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giovedì 14 giugno 2012

Il suo tour nelle parole dei fans



Marco Mengoni sul palco a La Spezia
il 16 maggio 2012 (ph. Germano Pozzati)

Ci aveva avvisato. A chi gli chiedeva cosa avremmo avuto del suo nuovo tour, ha risposto: 
Bè... inaspettatevi! 
E così è stato. Chi ha assistito anche a un solo suo concerto ne è rimasto colpito, stupito, sorpreso. Inaspettato. Sia dalla bellezza 
dello spettacolo che dalle proprie, personalissime reazioni. Impossibile pensare di riassumerle tutte, perché non esiste possibilità alcuna di tradurre emozioni vissute "per procura"... Così abbiamo chiesto 
a un po' di fans di descriverci le sensazioni provate sotto il palco del Tour Teatrale 2012, fans che ci hanno risposto sommergendoci di sorrisi, gioia e commozione. Non potendo pubblicare tutto, abbiamo preso un po' di pensieri sparsi che speriamo possano in qualche modo riassumere quello che Marco Mengoni regala al suo pubblico




FB - In questo nuovo tour ho imparato due modi diversi di 'vivere' una canzone. Ho imparato a distinguere quando per viverla avevo bisogno di 'entrarle dentro' e quando era lei a dover entrare dentro di me.

SP - Mi perdevo nella sua voce e al tempo stesso vedevo i suoi occhi emozionati, a volte anche sorpresi per l'affetto che il suo pubblico riusciva a trasmettergli. Non so che altro dire: la sua voce e la sua musica mi rendono felice. 

DA - Quella di Palermo mi è rimasta nel cuore, aveva una voce che definirei affettuosa. La Spezia nel pieno del suo splendore. Udine, con un pubblico come quello che vorrei sempre: gente adulta probabilmente venuta per i tre nuovi musicisti, ma che si è lasciata conquistare dalla sua bravura. E poi Roma, la paura di sentire alla fine dello spettacolo una sensazione di vuoto, invece l'enorme felicità e consapevolezza di Marco hanno riempito il mio cuore. Era come se ci avesse detto: sono felice, sono sereno, grazie... alla prossima! 

CP - Appena entrata a teatro, mi sono messa comoda nella poltroncina e non ho aperto bocca. Il concerto è iniziato, sembrava di essere in un sogno, Marco che cantava da Dio, che si divertiva, che ballava, rideva... È stato magnifico! La serata, mio malgrado, è svanita come uno schiocco di dita, come il fumo di una sigaretta, come il battito delle ciglia, come una lacrima che scende commossa. 

AH - L'inizio: Tonight, quel brano che ti entra nelle ossa, con la felicità tipica del sabato del villaggio, quando sai che ti aspetta la gioia, per due ore, e il sabato è appena iniziato. Verona: le tre standing ovation. Brescia: tutta la seconda parte del concerto, sotto il palco, in prima fila. Lui, di fronte a me, con un leggio, un lampione, la sua voce, la sua anima. Non esisteva nient'altro. 


Palermo, 5 maggio 2012 (ph. Lidia Borbone)

RCQ - Un concerto è come un salto spaziotemporale, in cui non esiste luogo geografico, non esiste più il tempo... esiste il bisogno famelico di quella voce. LA SUA VOCE. Aspetto...

LR - Quando sento la voce di Marco, sto veramente bene. Quando sto giù di morale ascolto lui e mi sento meglio! Spero che non lascerà MAI la musica, ho bisogno della sua voce  

SM - Arriva il SUO tour teatrale ed i miei 7 concerti, sudati… in tutti i sensi. Code, ansie, nottate in autostrada con mucche che sbucavano da ogni dove, corse in auto... ma rifarei tutto! Sette concerti indimenticabili, diversi, unici che porterò con me per sempre. Le lacrime, le risate, le amiche, il cuore che ti esce dal petto, la voglia di ballare, le corse sotto il palco. Chi non prova non può capire quello che questo straordinario ragazzo riesce a creare… GRAZIE MARCO!


EM - … Mi si ferma il cuore dalla gioia, dallo stupore per ritrovare un Marco diverso, più grande, con più spessore, con musiche diverse, con musicisti nuovi, con i fiati, con canzoni sue vecchie ma nuove negli arrangiamenti e altre che mi hanno fatto cantare e ballare da ragazza, suoni che mi entrano dentro e mi fanno vibrare. Sorpresa e felicità allo stato puro. 

AR - Niente fronzoli e niente vincoli. Lui la sua musica ed il suo pubblico, e quella band in piena armonia. Mi ha colpito vedere gente adulta e non fan lasciarsi andare e farsi accompagnare per mano da Marco che ha saputo gestire l’intera serata. Lui impeccabile, preciso, energico e soddisfatto di quel pubblico che per l’intero spettacolo lo ha sostenuto, ha cantato con lui, ha ballato, ha gioito. 

NZ - L'ambiente del teatro è un vestito che, a mio parere, sta meglio addosso a Marco che non il palazzetto. La scelta di tornare alle origini soul e black, con l'inserimento dei fiati, è stata ottima, così come ho apprezzato moltissimo l'avventurarsi di Marco nel mondo delle note basse con cui è arrivato spesso a sconvolgermi. Ogni data è stata unica, del resto ogni giorno lo stato d'animo cambia in ognuno di noi,quindi le interazioni possono arrivare ad acquisire sfumature diversissime ed infinite. 


Genova, 21 aprile 2012 (ph. Germano Pozzati)
BS - Lui proiezione della mia psiche che si muoveva, danzava su un palco fatto di pensieri, emozioni, musica e parole. Luci. Movimenti imprecisi, agili, improvvisati. Movimenti musica, avvolti da una coltre di luci ed emozioni. 

RC - quello che si è potuto toccare con mano è l'amore ed il rispetto che Marco ha per la musica, quanto, se non di più,


di quello che ha per se stesso. 

FM - ...A volte ho chiuso gli occhi mentre Marco cantava, ed è stato come quando ti abbandoni e nella mente ti passano scene di cieli azzurri o di spazi enormi pieni di luce... Marco è completo, lo sappiamo e una cosa che mi ha colpito molto è stata leggere in lui l'eleganza delicata che gli appartiene, anche quando canta le canzoni più ''toste'' e rock. 

CP - Ama mettersi alla prova, sperimentare, aggiungere, sporcare, rischiare, lasciarsi andare, plasmare la musica e assoggettarla al suo istinto, giocare con lei, disegnarla non solo con la voce ma anche coi movimenti del corpo. E' una tavolozza ricca di colori che si mescolano, si fondono, si amalgamano, che inventano miriadi di sfumature impossibili da ricreare, per dipingere un acquarello ogni volta più fresco, incantevole e sorprendente. 

EB - Ho visto la rabbia di un giovane scatenarsi scagliando le mani contro un telo bianco e diffondersi come un cerchio nell'acqua fino a diventare gioia. Ho visto sul mio volto le lacrime piu belle. Quelle di gioia. Quando perfino ti manca l'aria perché non sai più cosa dire. Quelle che ti escono quando le parole non bastano più. 

CFS - INASPETTATO, in ogni senso possibile... mi aspettavo la sua voce, la sua arte, la sua musica, ma quello che ho trovato è stato ancora più sconvolgente! Ancora più musica, ancora più arte ancora più Marco! La sua essenza pura. E la sua anima nella sua musica è qualcosa di stupendo.

RA - Tutte le date sono state uniche e da 'riascoltare ed osservare' insieme. Marco: Mago, Artista, Fanciullo. Senza la Sua Musica saremmo sparse e sconosciute, ci ha unito e rafforzato, come Persone e come Pubblico.  

ANV - Se penso a questo tour mi rimbomba nella mente solo una parola...e non riesco a trovarne una più cogliente...FELICITA'. Marco con la sua musica fa sembrare lontana anche la morte... anzi, la fa sembrare affrontabile. 

Napoli, 19 maggio 2012 (ph. Pina Pichetti)
RA - Aria nuova, elettricità... positività in ogni singolo momento. LUI straordinariamente Mengoni... e sto beneeeee... come quaaando sogno... 

RM - La sensazione più bella che ho vissuto assistendo al concerto di Roma è stata quella di LIBERTÀ. Ho visto Marco libero, a suo agio. Mi ha meravigliato vedere tanta ARTE concentrata in una sola persona, e pensare che è così giovane mi riempie il cuore.

CCM - Che dire... questo tour teatrale è stato magnifico, sublime direi. Grazie, Artista 

BL - Marco è qualcosa di incredibile per me, è magia. Non solo la sua voce, tutto il suo essere! qui in teatro, essendo a soli pochi metri da lui, sono riuscita a guardare le sue espressioni, il suo corpo in movimento, i movimenti delle sue mani, il suo sorriso felice. 

TG - Il concerto di Catania è stato quello di un Marco al di là delle aspettative. I miei occhi hanno visto un ragazzo febbricitante, ma che ha dato più di quello che avrebbe potuto sul palco. In una sola parola, è andato OLTRE!


SS - Senza troppo contorno è uscita la vera essenza di Marco, un artista che ha la capacità di sedurre il pubblico con un voce potentissima e una presenza scenica difficile da trovare in un cantante così giovane, difficile da trovare non solo in Italia. 



FDB - Questo ho notato: una crescita enorme, sua e del gruppo, arrangiamenti più "strutturati" e corposi, uso più sapiente sia degli "strumenti" che dello "strumento principe", maggior controllo, una creatività più "mirata" al raggiungimento di un fine espressivo, e non solo gioco e divertimento.  


RC - Mi sono ricordata di quanto aveva scritto Enzo Biagi riguardo a Modugno,  e credo valga anche per Marco: "Non appare sul teleschermo, lo occupa; non canta i suoi motivi, li impone; non vi invita ad ascoltarlo, ve lo ordina. Ve lo ordina con i capelli, gli occhi, i baffi, le mani: è fortissimo e prepotente".

Marco Mengoni con Sarah Jane Morris e Giovanni Sollima al Teatro Valle Occupato, Roma 17 marzo 2012
(ph. Pina Pichetti)
        





5 commenti:

  1. Splendide e commoventi le testimonianze,felice che ne abbiate inserita anche una mia. :)

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  2. Un viaggio nell'intimità delle emozioni e nell'esplosione dell'energia psicofisica. Dalla profonda emozione ed empatia di Castelleone e del nuovo capitolo che si stava aprendo, passando per la folle serata di Verona che a mio giudizio è stato il miglior concerto di questo tour, e fino alla gran festa di Roma ho visto un ragazzo libero, gioioso, caparbio, testardo. Ho visto un ragazzo crescere esponenzialmente e diventare un'artista che non ha bisogno (non ha mai avuto bisogno...) di sovrastrutture, costumi scintillanti, ballerini e quant'altro per riempire un palco ed arrivare al cuore e all'anima del suo pubblico. Ho ascoltato e sentito finalmente suoni e arrangiamenti nella loro purezza ed interezza, eleganza e raffinatezza, potenza e ritmica, far da delicata cornice alla superba maestria vocale, recitativa ed interpretativa di Marco. E dico di nuovo, finalmente...

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  3. :,) mamma mia i brividi qui è racchiuso tutto ciò ke provo ank'io marco un artista vero e puro, un talento straordinario,OGNI QUAL VOLTA LO SENTA CANTARE TIRA FUORI DAL SUO CUORE E DALLA SUA ANIMA TUTTI I SENTIMENTI CHE PROVA IN QUEL MOMENTO "AMORE, RABBIA, FORZA, FELICITà, TRISTEZZA " TUTTO ... poi è una persona fantastica, umile, buona ...e vedere nei suoi occhi lo stupore di tutto quell' affetto che gli dimostravamo soprattutto durante i live e vedere come lui ci dimostrava affetto anche con un solo sorriso è stato un qualcosa di magico *_* ti regala gioia felicità amore AFFETTO! senza rendersene conto perchè lui lo fa così spontanenamnete e non mi resta che Dirgli ancora una volta GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE

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  4. DS-Questo tour e' stato un sogno fantastico...un regalo meraviglioso...
    a Roma e'stato una meraviglia..pieno di gioia la sua voce stupenda...
    lo schernirsi per gli applausi...dirgli che e' bravo e' limitativo e'...
    semplicemente...UNICO!!!

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  5. Quoto tutti in particolare TG - Il concerto di Catania è stato quello di un Marco al di là delle aspettative. I miei occhi hanno visto un ragazzo febbricitante, ma che ha dato più di quello che avrebbe potuto sul palco. In una sola parola, è andato OLTRE!
    STREPITOSO MARCO!!!!!!!

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