tag:blogger.com,1999:blog-18927967564946293162024-03-19T05:55:39.469+01:00DuriMarcoMengoni Unofficial BlogBlog non ufficiale di Marco Mengoni Come uno stargate apre passaggi tra universi paralleli, questo blog è la chiave per aprire la porta del mondo di Marco Mengoni, artista italiano di straordinario talento che incanta per la bellezza della sua voce e per la sua incredibile capacità di comunicare le emozioni più intense e profonde. Giovane e coraggioso, Marco Mengoni sta rivoluzionando la musica pop italiana, imponendo uno stile tutto nuovo: il suo. Entra nel blog per saperne di più.Funichihttp://www.blogger.com/profile/12357401036017036453noreply@blogger.comBlogger774125tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-25368888552219798612018-11-22T15:45:00.001+01:002018-11-22T17:17:08.278+01:00Tutti i brividi del mondo<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vi è mai capitato in pochi istanti di provare "TUTTI I BRIVIDI DEL MONDO" ?</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di sentire rizzare tutti i peli del corpo come attraversati da una scossa da un MILIONE di volt?</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Forse vi è successo con il primo amore, se siete stati fortunati, ma dopotutto la SUA è una voce che non può far altro che farvi innamorare.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di chi stiamo parlando? Ma naturalmente di LUI, il SOLO e UNICO Marco Mengoni che ieri si è esibito come Guest Star al Fabrique di Milano al concerto del GRANDISSIMO Tom Walker.</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">TRE i duetti a cui abbiamo avuto la gioia di assistere, ma uno in particolare ha toccato TUTTI i punti giusti!</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dopo un intensa "RADIOACTIVE" degli Imagine Dragons quasi esclusivamente voce con solo un delicato accompagnamento con la chitarra elettrica (a voi il video!),</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='470' height='310' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwa63x66zO3oCzYSsxEv3qt4RjNgp5segjbICdN_mBBR1aqlQVnAMCyzAzj1p4dA6byCb5JcunuInXqHvuDJw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ecco che a<span style="text-align: left;"> sorpresa, per tutti i fan (accorsi per vedere Marco nel suo habitat naturale, il palco) e non solo, Tom Walker annuncia che si esibiranno nel nuovo pezzo "HOLA" nato dalla loro collaborazione e interpretato insieme per l'album di Marco, "ATLANTICO", in uscita il 30 novembre .</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La canzone parte con un leggero sottofondo di pianoforte sul quale si inserisce la calda voce di Tom Walker che accarezza delicatamente le parole del testo e già dalle prime note si percepisce la sua intensità, ma quando subentra Marco il battito del cuore inizia ad accelerare, i brividi risalgono la schiena e nel punto in cui la SUA voce raggiunge il culmine l'emozione (che solo la sua voce ci sa dare) esplode travolgendoci!</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Solo pochi istanti....solo un assaggio di questo pezzo, ma sono bastati per farci provare .........</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> "TUTTI I BRIVIDI DEL MONDO" !!!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='470' height='310' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyJWESTBZSxOVqnwlhlTx28dzvh_hFu12uBZpbmENsyUSuJn-OgAdYc-330is6dvKs4MzyvBsdCfiZyZD-YPA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un fantastico regalo in attesa dell'uscita dell'attesissimo #ATLANTICO ! E possiamo dire che dopo aver ascoltato questa piccola perla non stiamo più nella pelle! (non che prima ci stessimo!)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La serata si conclude in bellezza con Marco e Tom Walker che duettano divinamente sulle note della struggente "Leave a light on" grandissimo successo internazionale di Tom Walker stesso. E anche qui in quanto a emozioni non si scherza mica !!!</span></div>
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<blockquote class="tr_bq">
<br /></blockquote>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='470' height='310' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxzP8udXL9n1aD-cBZBK02pOmO_R9c-7BEawn53UIQV2Tv7PiMgFFUZyshIQ8wLsWcBAAdF9jHevv8oX4Bn3A' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una stupenda serata all'insegna della musica e dell'amicizia, indimenticabile com'è qualsiasi performance di Marco su di un palco !</span></div>
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Monica cahttp://www.blogger.com/profile/05357080329739620292noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-76149883953013539692018-07-30T17:02:00.000+02:002018-07-30T17:02:44.061+02:0030·11·18 | Marco Mengoni presto il nuovo disco <center>
</center>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/cpiXcrKuMu0" width="480"></iframe></center>
<br />
Finalmente ci siamo ! Ecco la notizia del giorno che sta facendo impazzire tutto il web e tutti i social possibili e immaginabili . Marco Mengoni ha annunciato il suo attesissimo ritorno . La data prefissata per il suo rientro in grande stile è il :<br />
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<b> </b><br />
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<b><span style="font-size: x-large;"> <span style="color: red;">30 NOVEMBRE 2018 !!!</span></span></b></center>
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<b><span style="font-size: x-large;"><span style="color: red;"><br /></span></span></b>
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Naturalmente l'annuncio ha scatenato il suo #ESERCITO che ha subito invaso TWITTER con una agguerrita FAN ACTION !!!<br />
Da nord a sud i FAN si sono scatenati per festeggiare la notizia all'urlo di #Mengoni30novembre !<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-XdyNctEYEOY/W18lew1HbhI/AAAAAAAAMYQ/QZYMHya4BlM6wDkKq7AXyMKa1lldBnVsgCLcBGAs/s1600/mengoni30%2Bnovembre.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="804" height="298" src="https://4.bp.blogspot.com/-XdyNctEYEOY/W18lew1HbhI/AAAAAAAAMYQ/QZYMHya4BlM6wDkKq7AXyMKa1lldBnVsgCLcBGAs/s640/mengoni30%2Bnovembre.JPG" width="640" /></a></div>
<b><br /></b>
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Quindi non ci resta che aspettare ! <b>STAY TUNED</b> !!!</div>
Monica cahttp://www.blogger.com/profile/05357080329739620292noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-31207395751124710602016-11-30T22:55:00.001+01:002016-11-30T22:55:47.152+01:00La scintillante verità di artista<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: x-small;">di Marghe Laurenti</span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;">Buio
improvviso. Il palazzetto esplode in un boato. Lame di luce fendono
l'aria disegnando motivi geometrici mentre gli strumenti materializzano
accordi tenuti. Tastiere, basso. Anche il più distratto dei distratti
capisce che sta iniziando il concerto. Pecussioni. La luce aumenta. Il
pubblico scandisce il nome dell'artista, batte le mani, i piedi.
Chitarre. Che la festa cominci. </span></span></span> </span></span></span></span><br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGdIuKBHu_i11qx7DbVR3tUumge6liwP2FWhuLluYoiYaFKlBoNBUkrZoCVhRSNd3h-njDCurRBJGweG0REPF1ZKYRy0ovqwN2_oe_w-U5RfIn7SMU-FcdWsqwXtrrkeedcYTSwoT-e-M/s1600/per-blog-dam.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGdIuKBHu_i11qx7DbVR3tUumge6liwP2FWhuLluYoiYaFKlBoNBUkrZoCVhRSNd3h-njDCurRBJGweG0REPF1ZKYRy0ovqwN2_oe_w-U5RfIn7SMU-FcdWsqwXtrrkeedcYTSwoT-e-M/s640/per-blog-dam.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: x-small;"> </span> </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;">Non ricordo più il primo concerto a cui ho partecipato, ma ricordo bene l'ultimo. <b>Marco Mengoni al PalaAlpitour</b> di Torino, novembre 2016.<br />Si sa che un concerto inizia molto prima della musica. Per qualcuno comincia con l'acquisto del biglietto (gare di velocità sulla tastiera che polverizzano ogni record precedente), per altri quando parte la marcia di avvicinamento alla venue <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">(</span>“aereo, treno, automobile, bicicletta o semplicemente a piedi”, dice Marco<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> </span> ringraziando il pubblico fin dall'inizio, come è sua abitudine). <br />Per altri è la coda per entrare, che fa scattare l'euforia... ma quando il basso ti fa vibrare le budella, allora l'astronave sta davvero per decollare.<br /><br />Il PalaAlpitour è davvero grande, ma con <b>dodicimila persone dentro che sorridono tutte insieme</b> diventa caldo e intimo come il salotto di casa. Marco continua a ripetere “Ma vi vedete quanto siete belli?”, ed in effetti il colpo d'occhio è, se mi si passa l'espressione, <b>positivamente devastante</b>.<br /><br />Marco Mengoni ha recentemente dichiarato in un'intervista: «<i>Un concerto è un viaggio su due strade parallele tra artista e pubblico, non è lo stesso viaggio se non è fatto insieme</i>». <br />Quindi tutti questi volti, tutte queste età, altezze, colori, gesti, abiti, capelli, tutte queste attitudini, idee, umori e verità stanno per fare un viaggio nel viaggio.<br /> </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Marco vede, sente, capta tutta l'energia che lo circonda</b>. Avverte il bisogno che tutte queste persone hanno di esprimere la propria emotività attraverso di lui. La gente arriva per la musica di Marco Mengoni, ma porta con sé la musica della propria vita, che non sempre è bella, non sempre è piacevole o allegra, ma può colorarsi in modo diverso grazie alle due ore che passerà con lui. <br />Allo stesso modo ogni concerto si connota di tutto quello che Marco vede e sente arrivare dal pubblico: come un pittore che può ritrarre lo stesso soggetto centinaia di volte senza mai dipingere lo stesso quadro.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;">Come potrebbe ignorare, ad esempio, che la bimba di pochi anni sulle spalle del papà potrebbe essere al primo concerto della sua vita? O che la coppia di signori a metà parterre forse ha imparato l'italiano anche tramite le sue canzoni, quelle che ora sta<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> </span>cantando a squarciagola?</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;">«<i>La musica è bisogno. Dobbiamo assecondare questo bisogno e fare uscire la verità</i>», ha dichiarato.<br /><br /><b>La verità esce dalla bellezza, dalla cura, dalla fantasia, dal calore</b>, dalla fusione con gli altri elementi della band, da quello <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">"</span>di suo" che Marco vuole offrire a chi viene ai suoi concerti: «<i>Non è vero che il pubblico non è pronto ad accogliere suoni ed accordi diversi, il pubblico è pronto ad accogliere la verità</i>». <br />Di nuovo questa parola forte, che Mengoni non teme di ripetere e che insieme a “libertà” e “rispetto” risuonano spesso nei suoi discorsi. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Nel tempo passato in sua compagnia tutto torna al giusto posto: si può essere bravi, belli, buoni e anche divertenti, <b>si può cambiare pelle senza cambiare vestito</b> e “zompare” da un'epoca musicale all'altra nel giro di un medley, trovarsi in un locale funky e molto cool, e un attimo dopo su una spiaggia giamaicana, oppure sotto la finestra dell'amato bene a ricordare l'amore che, in fondo, non ci ha mai lasciato.<br />Ed è tutto profondamente autentico e sincero: «<i>La verità che sta all'interno della canzone è la verità con la quale la comunichi</i>».<br /><br />Marco Mengoni sta terminando le date italiane conclusive del suo Progetto iniziato con "Guerriero" nel 2015, ed affronterà pubblici ben diversi nei concerti che terrà in Europa. Vedrà volti ed espressioni diverse, si esprimerà in altre lingue e “sentirà” altre vibrazioni, ma <b>la sua scintillante verità di artista</b> sarà l'arma migliore per conquistare le loro emozioni.<br /><br />P.S. Della bravura di Marco, del grandissimo lavoro che ha fatto sulla sua vocalità, del livello eccellente di tutti i suoi musicisti e delle vocaliste, della ricerca <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">de</span>i suoni e della cura maniacale <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">de</span>lla resa sonora non diciamo nulla: è appena uscito “Marco Mengoni Live” che è uno splendido, imperdibile ascolto.</span></span></span><br />
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-60397963055545257482016-10-23T21:14:00.000+02:002016-10-23T21:14:46.117+02:00Sai Che, un gesto artistico multiforme<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><i>- di Marghe Laurenti -</i></span><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYooBGGSaroRgGDbdf7OXqw-fqwxp5CD51ENyu7G3ltFwgrGfb3qYDfIO2ZDsRaMEBbJPnrTjrd0FzX_AJ_Rhza4mx6PJMefZjMwn8uWLDfZqFcD8BKN-QTYg9wzSkEO_2bV-rB3EUKgg/s1600/mengoni-sai-che-cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYooBGGSaroRgGDbdf7OXqw-fqwxp5CD51ENyu7G3ltFwgrGfb3qYDfIO2ZDsRaMEBbJPnrTjrd0FzX_AJ_Rhza4mx6PJMefZjMwn8uWLDfZqFcD8BKN-QTYg9wzSkEO_2bV-rB3EUKgg/s400/mengoni-sai-che-cover.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"></span><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Capitolo finale. Con queste parole Marco Mengoni conclude il video del singolo <b>Sai Che</b>, uscito venerdi 14 ottobre e balzato subito in vetta alle classifiche audio e video in Italia e anche in alcuni paesi europei. <br />Parole e colori, i tre fondamentali e i tre composti che erano la cifra grafica dei due album (<i>Parole In Circolo</i> e <i>Le Cose Che Non Ho</i>) che a loro volta hanno costituito il progetto dell'artista negli ultimi due anni.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Il video inizia con un <i>fade-in</i> e termina con un <i>fade-out</i>
entrambi molto delicati, le immagini sembrano emergere dal buio
dell'interiorità, e poi svaniscono in un vento che potrebbe portarle –
chissà – alla persona che ha ispirato la canzone.<br /><br /><b>Già questi elementi non strettamente musicali hanno un carattere ben preciso</b> e confermano la volontà di Mengoni di porgere un brano come un<b> gesto artistico multiforme</b>, con colori, suoni, testo scritto, immagini, atmosfere profondamente connessi tra loro.</span></span> </span></span><br />
<br />
<center>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/g2uPvxykFDM" width="560"></iframe>
</center>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Capitolo finale, quindi, come un <i>after-hour</i>, un tocco conclusivo e necessario ad un lavoro di grande respiro, che si è dipanato nel tempo e nello spazio coi suoi live enusiasmanti e che, in qualche modo, non poteva semplicemente esaurirsi quando l'ultimo dei tecnici si accendeva una sigaretta.<br /><br />È come se - dal debutto di Guerriero<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> </span>ad oggi – Marco avesse dato vita a <b>un evento artistico unico e ininterrotto</b> e voglia salutarci con questo “finale” malinconico, ma senza vera tristezza: finisce una vicenda e un'altra ne potrà iniziare.<br /><br />Quello che rimane, solida e inattaccabile, è la sempre maggiore focalizzazione dello stile di Marco Mengoni: <b>eleganza, cura estrema del particolare sonoro, uso della voce sempre più scolpito</b>, quasi tagliente nella sua nitidezza, mix di acustico e di elettronico. <br /> </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Sai Che</b><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> </span>non è né più né meno che una canzone d'amore, come da millenni se ne scrivono. Presenta, anzi, la più classica delle motivazioni amorose, quella di far tornare la persona amata ripercorrendo i momenti più belli della storia, riassaporandone ogni istante, facendola rivivere in modo da poterla riallacciare in futuro. <br /><br />Questa “lettera in musica” si muove sul doppio binario della voce che canta su due ottave diverse: quella più bassa, intensa, evocativa, e quella più alta volatile, eterea, che si perde nel cielo dei paesaggi ricordati e rimpianti.<br /><br /><b>Marco qui realizza un vero uso “grafico” della voce</b>: non c'è un punto della canzone in cui le due linee siano esattamente allo stesso volume. <br />All'inizio prevale la parte bassa dell'ottava, quella più dolente. Chiama il suo amore perduto e racconta come sia tornato nei luoghi in cui sono stati felici insieme: la parte più alta è come un'eco, un riverbero della felicità di allora. Poi torna alla realtà ed esprime chiaramente il suo dolore e la speranza che un giorno possano tornare insieme: la parte alta della voce viene avanti, è più solida, si materializza.<br /><b>Marco disegna, dipinge, inquadra, usa lo sfuocato, zooma, taglia...</b>insomma, crea continuamente portando chi ascolta esattamente al centro della vicenda, sperando e disperando insieme <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">con</span> lui.<br /><br />La parte strumentale alterna a sua volta questi due momenti, di ricordo e di desiderio, <b>di malinconia e di urgenza</b> di toccarsi e respirarsi di nuovo, attraverso la chitarra acustica ed il pianoforte<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> </span>inizialmente, che poi virano sull'elettrico mentre le percussioni e le tastiere elettroniche danno al brano il necessario spessore emotivo.<br />Il ritmo è esattamente quello di chi cammina perso nei propri pensieri: non veloce, ma continuo e sempre fluido.<br /><br />Cosa ci dà Marco Mengoni con <b>Sai Che</b>? Cosa aggiunge alla ricca esperienza di <i>Parole in Circolo</i>, che non avesse ancora espresso completamente? <br />È molto semplice: un'altra bellissima canzone.</span></span><br />
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-71819559557537686412016-05-27T19:30:00.000+02:002016-05-27T19:30:05.833+02:00Il Guerriero e la luna<h4>
<span style="font-weight: normal;"><i>di M LaMarghe Laurenti </i></span></h4>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO2Bwx-Mi9vQ5ybJ4oTItzI40Ei5zlk1fdpDdn7MLe0t49omeAYJrYaReRB_JgNNL28oxvVRzEz63snhk-17x8xYrqEUzsNE1jFumYBPMqOMFk84XVSzEBSnBxkIGqJ5eu-8UBRAxXO98/s1600/mengoni-verona-blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO2Bwx-Mi9vQ5ybJ4oTItzI40Ei5zlk1fdpDdn7MLe0t49omeAYJrYaReRB_JgNNL28oxvVRzEz63snhk-17x8xYrqEUzsNE1jFumYBPMqOMFk84XVSzEBSnBxkIGqJ5eu-8UBRAxXO98/s640/mengoni-verona-blog.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Alla fine resta lei a brillare sulle antiche pietre, appena velata da nuvole di passaggio. Piena, che muove il sangue e allunga le maree.</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sembra tornata a riprendersi il Guerriero che aveva accompagnato sulla Terra giusto un mese prima, allora appena calante, con la promessa di aprirgli nuovi territori e illuminare altri orizzonti per il suo cammino. Non prima, però, che il Guerriero abbia salutato chi crede in lui, promettendo di non abbandonarlo mai e vegliare sul suo destino.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Non si può che iniziare da questa immagine finale della prima parte del MengoniLive2016, tanta è la
potenza evocativa che questo show ha raggiunto.<b>Un susseguirsi di sold-out dalle Alpi all'Etna</b>, recensioni stellari, pubblico di ogni età entusiasta, supporto tecnico e logistico di prima categoria sono le caratteristiche di uno spettacolo che centra ogni suo obbiettivo.
Quando Marco Mengoni, dopo la suggestiva <i>Ti Ho Voluto Bene Veramente</i> (che introduce subito il tema del viaggio) apre il dialogo salutando il pubblico e ringraziandolo per aver scelto di passare la serata con
lui, si attua subito quella <b>straordinaria empatia</b> che è una delle
caratteristiche speciali dell'artista.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La prima parte (dal vivo) della seconda
parte (del lavoro in studio) a conclusione di un album doppio, ma
separato da quasi un anno nelle sue uscite. Lo spettacolo
“definitivo”, ma già pieno di premesse (e promesse) per il
futuro. E ancora, la title track del primo disco appare però nel
secondo, mentre quella del secondo (per ora) non è in scaletta...
tutto si realizza con fluidità, <b>in modo circolare e sincronico</b> nel
mondo musicale di Mengoni, artista che come pochi altri ha trovato la
strada giusta per rendere il pubblico testimone di un continuo
processo creativo.</div>
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<br /></div>
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Sappiamo dalle interviste che il
debutto di questo Live è stato segnato da mille idee e ripensamenti
del suo protagonista, sia in campo musicale (e il bravissimo Gianluca
Ballarin viene abbondantemente ringraziato per la sua pazienza oltre
che per la sua professionalità) che scenografico: una produzione ai
massimi livelli sia per la tecnologia degli schermi danzanti e
cangianti, che per la complessa logistica delle macchine di scena.
</div>
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<br /></div>
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Su una cosa Mengoni non transige (si fa
per dire, data la meticolosità dei suoi interventi in tutti gli
aspetti dello spettacolo): i<b>l contatto diretto e più “umano”
possibile con il pubblico</b>. Questo è per lui un fattore fondamentale
non solo per la riuscita del concerto, ma proprio per il senso
interiore del suo stare sul palcoscenico.</div>
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<br /></div>
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Che siano megapalazzetti (come Assago,
Torino o Roma), strutture di grandezza intermedia o tascabile, come
quello di Perugia, <b>Marco vuole e riesce a guardare le persone in
faccia</b> e, anche solo per un istante, essere parte della loro storia.
Ecco perché anche in cima alla più ripida tribuna c'è un signore
che batte il tempo, o in fondo al parterre c'è un bambino che balla
scatenato. Il coinvolgimento del pubblico è totale: si canta, si
partecipa alle coreografie luminose grazie alla app dell'artista, si
agitano cartelli e bandiere. <b>Non si assiste, si fa</b>.</div>
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<br /></div>
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Quando poi per le ultime due date si
approda all'Arena di Verona, luogo mitico e mistico per la Musica -
senza altre etichette-, la voglia di Mengoni di darsi, di esserci
proprio per tutti è tale da provocare <b>fuochi d'artificio di energia
emotiva</b>, sorrisi e lacrime intensi come solo un grande Teatro può
ispirare.</div>
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<br /></div>
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Una menzione speciale in tutto questo
merita l'eccellente controllo del suono da parte di Alberto
Butturini: non c'è stata data in cui non si sentisse meno che bene e
in cui ogni sfumatura tonale non venisse esaltata. Se gli assoli tesi
di Alessandro De Crescenzo (chitarra rock) arrivavano diretti e
“spianati” con la giusta grinta ma senza sbavature, e gli arpeggi
delicati o le invenzioni jazzate di Peter Cornacchia (chitarre
acustiche e quant'altro) avevano rotondità ed eleganza, era per
merito suo.
</div>
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<br /></div>
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Se i due compari alla ritmica (Giovanni
Pallotti al basso e Davide Sollazzi alla batteria, sperimentale l'uno
e solido l'altro) potevano interagire nel modo migliore, e se la
brillantezza dei fiati - Francesco Minutello, tromba; Federico
Pierantoni, trombone; Mattia dalla Pozza, sax - inizialmente più
discreti e disciplinati e poi via via nel tour sempre più
protagonisti, se la geniale architettura delle tastiere di Ballarin e
le tessiture eleganti delle vocalist Barbara Comi e Yvonne Park
potevano arrivare al pubblico con calore e nitidezza, lo dobbiamo
alla magia del suo mixer.</div>
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<br /></div>
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Tutto importante, tutto “essenziale”
per dare a Marco Mengoni la possibilità di fare del “suo”
concerto <b>un mondo a parte</b>, un paio d'ore in cui “gli sbagli del
mondo” restano lontani, non ignorati, ma immobilizzati dalla
“gentilezza” che l'artista di Ronciglione invita ad usare sempre
di più nella vita di tutti i giorni.</div>
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<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Gentilezza, eleganza... quante parole
“antiche” evoca con il suo modo di essere artista! Proviamo ad
usarne una ancora più antica: “signorilità”. Che non significa
solo gusto e raffinatezza, ma un modo di essere insieme spontaneo e
sempre attento ai particolari.</div>
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<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E quante cose attuali troviamo invece
nel suo modo di fare musica! Quella capacità di prendere una certa
strada e poi voltare l'angolo improvvisamente, la voglia di
contaminare suoni e atmosfere, il desiderio di <b>far germogliare la
curiosità per qualcosa di nuovo</b> nell'ascoltatore. Sembra dire a
tutti, indistintamente: “Guarda, questo pezzo si può cantare così,
ma anche così e poi così”. <br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Mengoni fa crescere il suo pubblico
insieme con lui, lo rende partecipe delle sue scoperte e lo rende
complice mai passivo dei suoi entusiasmi.</b></div>
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<br />
Il dominio del suo mezzo vocale è
assoluto e gli permette di dare ad ogni nota l'esatta sfumatura che
lui desidera. Che siano acuti potenti o tenui sussuri, non c'è nulla
che non esprima la sua volontà in quell'esatto momento. Inoltre, in
linea con il tema del suo ultimo lavoro, si avverte la cura con cui
le parole vengono cesellate. Il testo è una nuova <b>forma di suono</b> con
cui Marco gioca e si misura, scolpendo in modo ancora più netto ogni
emozione in esso racchiusa.</div>
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<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Suono, accordo, testo, arrangiamento:
nulla è considerato minore, tutto ha un ruolo di primo piano per
lui.</div>
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<br /></div>
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Il risultato è sotto gli occhi di
tutti: chi si accosta a Marco dal vivo per la prima volta non vede
l'ora di tornare ad un suo concerto, a chi lo amava da prima non
resta che ampliare la collezione di biglietti.</div>
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<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il MengoniLive2016 appena terminato sta
già cambiando pelle per girare in Europa. Ogni volta sarà una
sorpresa, ogni concerto un nuovo momento di emozione per l'artista ed
il suo pubblico.</div>
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<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma abbiamo lasciato la luna in attesa
del Guerriero, che alla fine dell'ultimo concerto, durante il bis, si
concede di scivolare in un piccolo guizzo di improvvisazioni, una
capriola nel suo oceano primordiale, <b>un sorriso di musica nella
notte</b>, prima di riprendere la sua strada.</div>
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<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-26285384873470782092015-12-21T15:52:00.000+01:002015-12-21T18:59:28.517+01:00La quadratura del Circolo<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><i><span style="font-size: small;">di M LaMarghe Laurenti</span></i> </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">In una delle sue prime interviste, alla domanda su quale dei due Beatles lo ispirasse maggiormente <b>Marco Mengoni</b> rispose, con un sorriso dei suoi: «<i>Tutti si aspettano che io dica John Lennon, ma io dico Paul Mc Cartney</i>». Una dichiarazione che conteneva già una bella dose di insofferenza nei confronti dell'ampia schiera di etichettatori che lo attendeva al varco. </span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg0sr9b-F0fPMDHE-Khzwl-CZISojwrk8cqW8h4vqhfkwK0effXos3eY6KZQYH8q3O5TPNsd5q_HLRSQz8tmtjf21JE4DrTYerQNTOfk1vhSUgvzoLHlp7ajiiSgT7Oy-Yvzn-uqIJiW0/s1600/marco-mengoni-radio-italia.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg0sr9b-F0fPMDHE-Khzwl-CZISojwrk8cqW8h4vqhfkwK0effXos3eY6KZQYH8q3O5TPNsd5q_HLRSQz8tmtjf21JE4DrTYerQNTOfk1vhSUgvzoLHlp7ajiiSgT7Oy-Yvzn-uqIJiW0/s1600/marco-mengoni-radio-italia.png" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marco Mengoni nel corso dell'intervista rilasciata a <a href="http://api.marcomengoni.it/share/updates/post/le-cose-che-non-ho-tutti-i-video-del-nuovo-inizio" target="_blank">Radio Italia</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Permettersi il diritto di scegliere, di sperimentare, ma anche darsi <b>la libertà di divertire</b> e coinvolgere un pubblico vasto quanto il mondo, questo era il futuro artistico che sognava Marco allora e che oggi, con l'uscita del suo ultimo album, può sentire saldo nelle sue mani. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La seconda parte del progetto che lo ha impegnato nell'ultimo anno, iniziato con <a href="http://www.amazon.it/s/ref=s9_acss_bw_hsb_music_s1_n?__mk_it_IT=%C5M%C5Z%D5%D1&rh=n%3A8893396031%2Ci%3Apopular&ie=UTF8&pf_rd_m=A2VX19DFO3KCLO&pf_rd_s=merchandised-search-2&pf_rd_r=0WA62RFHK15RYRYR101B&pf_rd_t=101&pf_rd_p=787374747&pf_rd_i=412600031" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>#ParoleInCircolo</b></u></span></a> e concluso con <a href="http://www.amazon.it/s/ref=s9_acss_bw_hsb_music_s1_n?__mk_it_IT=%C5M%C5Z%D5%D1&rh=n%3A8893396031%2Ci%3Apopular&ie=UTF8&pf_rd_m=A2VX19DFO3KCLO&pf_rd_s=merchandised-search-2&pf_rd_r=0WA62RFHK15RYRYR101B&pf_rd_t=101&pf_rd_p=787374747&pf_rd_i=412600031" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>#LeCoseCheNonHo</b></u></span></a>, non delimita, in realtà, un arco di tempo. È una <b>raccolta di momenti di vita tradotti in musica</b> che non ha un inizio ed una fine ben precisi, così come non ha limiti la vena creativa di un artista. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ascoltando in sequenza i due album si avverte, però, una <b>focalizzazione sempre più netta delle soluzioni musicali</b>, quasi un estremizzarsi - nel secondo disco - delle proposte offerte dal primo. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Non deve stupire di trovare una <b>maggiore presenza autorale di Mengoni</b> non solo nei testi o nelle melodie, ma in quasi tutti gli arrangiamenti e le elaborazioni elettroniche. L'eclettico artista cresce insieme alla sua opera: corregge qualche ingenuità interpretativa, coltiva la sua portentosa vena ritmica, si diverte ad impiantare una canzone “semplice” - voce e chitarra o voce e piano – per poi allargarne quasi all'infinito le dimensioni con una rincorsa di fiati e mille piccole pennellate vocali. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E dato che <b>pensare i due lavori in successione temporale sarebbe un limite</b> (e quindi fuori dall'ottica mengoniana) è nel secondo che troviamo <i>Parole in circolo</i>, il brano che dà il titolo alla prima playlist e all'intero progetto, il suo “manifesto”, come lo chiama lo stesso Marco. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">In un oceano di suggestioni musicali in cui l'artista ha nuotato sin da piccolo (e che ha raccontato in modo affettuoso e geniale durante il suo ultimo tour), le parole, le <b>sue </b>parole, quelle da scrivere e a cui legare la musica sembravano inizialmente delle isole dall'attracco un po' difficile. Non sono bestie facili da domare, le parole, e poi con certi ritmi, soprattutto quelli più sciolti e divertenti, diventano quasi scogli da evitare. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il mondo del musicista è liquido, continuo, dove una cosa si innesta nell'altra in modo naturale. È illimitato perchè si possono sovrapporre suoni all'infinito per creare l'effetto voluto. Quello del paroliere è molto più rigido, schematico, anche facendo ricorso alla poesia. Esprimere un'idea all'interno di un certo numero di battute non è facile: mentre la musica corre libera, le parole hanno bisogno di scarpe. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Marco sta trovando la sua maniera di navigare usando come bussola il suo strumento personale: <b>la voce</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La usa in modo sempre più consapevole, donando al testo una vitalità musicale sempre più spiccata, sincopando come solo <b>un'anima jazz</b> può fare, fraseggiando diversamente in ogni brano e creando dei vuoti improvvisi tra una parola e l'altra che rendono più prezioso il seguito dell'ascolto. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>#LeCoseCheNonHo</b> è vario, ricco, pieno di sorprese eppure scorrevole come era #ParoleInCircolo, in cui prevaleva la morbidezza vocale e l'omogeneità della tessitura strumentale. In questa seconda parte gli sfondi si avvicinano ed ogni suono reclama l'attenzione. Le collaborazioni divengono più esplicite fino ad avere – per la prima volta nella discografia di Mengoni – la presenza di un'altra voce, quella di <b>Giuliano Sangiorgi</b>, nel brano da lui firmato. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">L'unico brano in inglese, scritto da <b>Sia Furler</b>, è reso da Marco con una così intensa partecipazione da renderlo <b>impensabile cantato da chiunque
altro</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Quanto <b>1UNO/di2DUE</b> era complessivamente <b>raffinato </b>e vocalmente equilibrato, <b>2DUE/di2DUE</b> è <b>speziato e sorprendente</b>. Come dice nella sua canzone-manifesto, Marco si sente <b>libero anche di gridare e di rappare</b> per esprimere l'urgenza di salvaguardare la sua capacità di amare, di dirne quattro a chi resta indifferente o di far trattenere qualcosa di indefinito tra le dita di chi ricorda un amore passato. Quindi <b>autore, interprete e regista di mille situazioni diverse</b>, tante quante sono quelle della vita che un giovane artista si trova a percorrere. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Tra qualche mese tutto l'intero progetto <b>ParoleInCircolo </b>suonerà live<b> </b>nell'<a href="http://www.livenation.it/artist/marco-mengoni-tickets" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>attesissimo tour</b></u></span></a> che Mengoni terrà in primavera. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Come dice Marco stesso nelle note di <b>#LeCoseCheNonHo</b>: «<i>Sempre in continua ricerca di qualcosa. In movimento e in mutamento di me stesso e di ciò che mi sta intorno</i>». </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E anche questa frase è già musica.</span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-16000206210310904452015-10-29T11:25:00.000+01:002015-10-29T14:59:24.994+01:00Il 30 ottobre la prima mèta<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">♫ <i>La mèta non è un posto ma è quello che proviamo | e non sappiamo dove né quando ci arriviamo</i>... ♫ </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Beh, questa volta (e non solo) non è proprio così. Perché oggi noi che seguiamo <b>Marco Mengoni</b> abbiamo una <b>méta ben precisa, sappiamo dove e quando</b>. </span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBpO7vbmlZCStpXrQLYsHOYCoAvp_7gKWn3hYSKhVBtKK1iflOdJJHwiJz2yWvJSgPY3MZRNb-u72kBfgiS250HV8Yhf4fKe_X0BQXQGYBW58ys1o5hU2pSE4PH2SnnO6wMgVeKjK1qak/s1600/backstage.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBpO7vbmlZCStpXrQLYsHOYCoAvp_7gKWn3hYSKhVBtKK1iflOdJJHwiJz2yWvJSgPY3MZRNb-u72kBfgiS250HV8Yhf4fKe_X0BQXQGYBW58ys1o5hU2pSE4PH2SnnO6wMgVeKjK1qak/s640/backstage.png" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La prima delle méte arriverà <b>questa notte</b>, non appena l'orologio segnerà l'inizio del nuovo giorno, del <b>30 ottobre</b>. Allora sarà disponibile in preorder <b>#LECOSECHENONHO</b>, l'attesissimo <b>2DUE/di2DUE</b>, il nuovo album di Marco. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Solo scrivere "nuovo album" ci emoziona, perché la premessa, quel <b>#Tihovolutobeneveramente</b>, ci ha letteralmente conquistato. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E a guardare bene i numeri, possiamo dire che siamo in ottima compagnia. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Non solo il singolo è vicinissimo ai <b>900.000 ascolti in streaming</b> <b>solo su Spotify</b> (potremmo aver superato la soglia già adesso), ma sono giorni che è <b>primo</b> nella <b>Top Viral</b> della stessa piattaforma: ovvero, è <b>la canzone più ascoltata e più condivisa in ASSOLUTO</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il <b>video </b>è alle soglie dei <b>5.000.000 di visualizzazioni su Vevo</b> (piattaforma "originaria", dove è sbarcato tre giorni prima di youtube) ed ha esordito su <b>iTunes</b>, come la traccia musicale anche su FIMI, direttamente al <b>primo posto</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">È vero che ora nella iTunes top chart musicale in vetta c'è Adele, ma... dopo 10 giorni al n.1 possiamo anche "accontentarci" di riposare qualche ora in seconda posizione. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ancora una cifra: <b>4</b>. Quattro è il numero di <b>account verificati</b> di Marco. E sono davvero pochissimi, molto molto molto pochi, gli artisti italiani che possono vantare questo record. Perché se è vero che l'account verificato su facebook o twitter non è una novità, se è vero che il <b>flag su instagram</b> viene "tributato" solo ai personaggi con altissimi dati di partecipazione (e gli italiani che ce l'hanno si contano sulle dita delle mani), su <b>Shazam</b> no, non lo è: <b>Marco è il primo artista non statunitense ad avere il flag blu</b> accanto al suo nome! Un onore immenso che Shazam "di persona personalmente" ha riconosciuto al Nostro artista!</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Di record in record, siamo arrivati al paragrafo <b>MTV EMA 2015</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Terzo Best Italian Act di fila</b> dal 2010 ad ora (nel 2012 e nel 2014 non ha partecipato, non ha ricevuto alcuna nomination perché in fase di scrittura dei dischi poi pubblicati), e <b>terzo Best European Act</b>, anche questo di fila. Con una differenza: quest'anno Marco è stato il vincitore tra tutti gli artisti in nomination provenienti dall'intera Europa (come per il 2010). </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Per questo si parla di <b>WorldWideAct/Europe!</b> </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E ora parliamo della nostra prossima méta: il <b>30 ottobre, domani</b>. Un domani che inizia questa notte, quando sarà disponibile il <b>preorder del nuovo album</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Giusto due parole sul <b>dove </b>e sul <b>perché</b> <b>preordinare #LECOSECHENONHO</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Tanto per cominciare, facendo il preorder su <b>iTunes</b>, oltre a poter leggere il messaggio speciale inserito come tracklist,<b> </b>potremo ascoltare <b>TRE tracce</b> del nuovo cd. Certo, una sarà la hit single, ma le altre due? Altra ragione per fare il preorder su iTunes è... la classifica! Arrivare primi con il solo preorder non è da tutti, anzi è cosa rarissima e riservata solo alle star internazionali (vedi Adele ora in prima posizione): immaginare il sorriso di Marco davanti a una classifica così brillante ci fa battere forte il cuore per la gioia! </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Si potrà preordinare anche su <b>Amazon</b>: pagando il costo del cd + 1 solo euro si riceverà, insieme con l'<b>album</b>, anche <b>la copia in vinile del singolo #Tihovolutobeneveramente</b>, ancora un pezzo da collezionare tra i dischi più preziosi; preordinando su <b>IBS</b> si riceverà la <b>copia del cd autografata</b> (fino ad esaurimento scorte "firmate"). </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Passiamo ai negozi: preordinando da <b>Mediaworld</b>, si avrà diritto ad uno sconto esclusivo; alla <b>Feltrinelli </b>si riceveranno tre cartoline, anche queste esclusive; mentre alla <b>Mondadori </b>(e nei negozi che aderiscono all'iniziativa) si potrà ritirare subito un poster. Ovviamente, cartoline e poster fino ad esaurimento scorte. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il singolo, uscito solo 14 giorni fa, è già legato a tutti questi record. Cosa succederà con l'album?</span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Stay tuned!</span></span></span><br />
<br />
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-59020270319555456892015-10-12T18:10:00.001+02:002015-10-12T18:10:18.511+02:00Notizie da Numero Uno!<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Come un fulmine a ciel sereno, domenica 11 ottobre è arrivata la notizia dell'imminente uscita di <b>Ti ho voluto bene veramente</b>, il singolo che anticipa l'arrivo di <b>Parole in Circolo 2DUE/di2DUE</b></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqOaKglfQZrLU4GHdE7yieHgguemJZ3bKnY8Ap6Arn-1irnA6DVD5pNhtBhKQ6C-LsWZYbMxl7ysLH6xxjJd6dy_LoHp1sUokw9tjnglSwUxC3Wfnhbi3brvhULdojvCg_VhZc6eMUrsg/s1600/12066051_757244784382303_8833148147000504065_n.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqOaKglfQZrLU4GHdE7yieHgguemJZ3bKnY8Ap6Arn-1irnA6DVD5pNhtBhKQ6C-LsWZYbMxl7ysLH6xxjJd6dy_LoHp1sUokw9tjnglSwUxC3Wfnhbi3brvhULdojvCg_VhZc6eMUrsg/s640/12066051_757244784382303_8833148147000504065_n.png" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La notizia, piovuta sul fandom dopo la comunicazione dei <b>tre colori</b> del <b>2DUE/di2DUE</b> – <b>arancione</b>, <b>verde </b>e <b>viola</b> - ovviamente ha scatenato tutto l'esercito, che in soli 15 minuti ha portato <span style="color: #0b5394;"><b>#TIHOVOLUTOBENEveramente</b></span> in tendenza su twitter, nonostante fosse domenica sera, nonostante lo sport.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Un particolare apprezzamento per la bellissima copertina del singolo: su un fondo verde, le mani di Marco in bianco e nero sembrano danzare attorno alle sue iniziali, due <b>M</b> maiuscole, svelando così <b>una gestualità quasi misteriosa</b>, da più parti definita “magnetica”. Artisticamente bella e raffinata, <b>elegatemente musicale</b>.</span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIfJrJZ5s3isCS9UIbbqh8AMuc1H4AmBY4av1TVHpXSuZRIYBT-8y0zezKgJ5CN5iNBvv-UCnIGY0Z3NNCiajjKO7ELF3WkA2XNXOw-qbVeJD8hu0IRx0LPK-uxTZHi8xjKeD2vCMG-L4/s1600/blueroom.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIfJrJZ5s3isCS9UIbbqh8AMuc1H4AmBY4av1TVHpXSuZRIYBT-8y0zezKgJ5CN5iNBvv-UCnIGY0Z3NNCiajjKO7ELF3WkA2XNXOw-qbVeJD8hu0IRx0LPK-uxTZHi8xjKeD2vCMG-L4/s640/blueroom.png" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Sempre domenica sera, però, abbiamo appreso che <b>Marco Mengoni è l'artista scelto da Twitter Italia</b> per inaugurare la <a href="http://api.marcomengoni.it/share/updates/post/marco-mengoni-il-primo-artista-nella-blueroom-di-twitter" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>Blue Room</b></u></span></a>, stanza ipertecnologica da venerdì 16 ottobre disponibile anche in Italia. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">È in questo studio che il social cinguettante ospiterà i personaggi più accreditati per interviste, incontri, brevi live session e quanto si possa pensare di organizzare all'interno di uno <b>spazio fisico collegato in streaming</b> con twitter mirror, periscope e altre mille possibili connessioni live.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>L'evento inaugurale sarà venerdì 16 ottobre alle 13:45</b>, ovviamente su twitter. Per partecipare basterà seguire il profilo twitter <span style="color: #0b5394;"><b>@mengonimarco</b></span>: è qui che scopriremo come comunicare in live streaming con l'artista, sottoponendogli via twitter le domande per ascoltarne le risposte dalla sua viva voce.</span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl-udNwfP_gY-qD_siXxfab4T2yQ2n957Zw3uICYwFrn0hnE2QZKzxa-QJYKC7buqt7AA7TUSVztqeZ6hADon0QSDNZj9jnchNYrSjnK1RA_vmmBwtv44XrNUSBayeNeoncGotLEmlLxY/s1600/CRHHcKjXAAA7nWx.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl-udNwfP_gY-qD_siXxfab4T2yQ2n957Zw3uICYwFrn0hnE2QZKzxa-QJYKC7buqt7AA7TUSVztqeZ6hADon0QSDNZj9jnchNYrSjnK1RA_vmmBwtv44XrNUSBayeNeoncGotLEmlLxY/s640/CRHHcKjXAAA7nWx.png" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ma non è finita qui! </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Anche se questo è il riassunto di neanche 24 ore di vita mengoniana, ecco che una <b>seconda notizia straordinaria</b> si mette in evidenza: <b>Marco Mengoni sarà il primo artista italiano ad avere un <a href="http://api.marcomengoni.it/share/updates/post/shazam-sceglie-marco-mengoni-per-il-primo-artist-account-in-italia" target="_blank"><span style="color: blue;"><u>“artist account” su Shazam</u></span></a></b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Un onore concesso veramente a pochi già negli States, il Paese che più usa il social musicale, e che dal prossimo 16 ottobre vedrà il <b>Marco </b>nell'olimpo dei <b>profili autenticati</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Tanto per capirci, fino ad ora Shazam ha aperto <b>artist account</b> per Coldplay, Snoop Dogg, Calvin Harris,
Avicii, Jason Derulo, Pitbull e non tantissimi altri, ché per ottenere il flag di “official” non bisogna essere soltanto dei campioni di ascolto, ma <b>bisogna avere un progetto musicale innovativo</b>, che rappresenti per davvero una novità in campo discografico. Ecco perché questo nuovo riconoscimento è così speciale: non solo premia la popolarità del musicista, ma <b>ne riconosce soprattutto l'originalità e l'innovazione artistica</b>.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Noi, proprio attraverso il suo artist account, <b>potremo ascoltare la musica che Marco ascolta</b>, quella che lo incuriosisce, quella che gli piace, <b>e potremo farlo proprio nel momento stesso in cui lui la ascolta e la shazamma</b>. Una volta “riconosciuto” il brano, sarà proprio l'account di Mengoni a inviare una notifica a tutti i suoi follower, così da poter quasi “<b>ascoltare insieme</b>” <b>la stessa musica nello stesso momento.</b></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b> </b></span></span></span> <br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Tutte queste cose in meno di 24 ore</b>. Al 16 ottobre mancano ancora 4 giorni. Cosa arriverà ancora?</span></span></span><br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Stay Tuned!</span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"> </span></span></span>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-27283079449269151262015-09-21T19:15:00.000+02:002015-09-21T19:15:42.568+02:00La rivoluzione social(e) del #MengoniInCircolo<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Twitter? Facebook? Instagram? Pinterest? No. Marco Mengoni <b>di persona personalmente</b>. In carne e ossa, in <i>3D</i>, da guardare e ascoltare senza occhialetti rosso/verdi. Una genialata, è stato scritto sui social. Una "rivoluzione", rincariamo noi. </span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdkmeW8qp5KJGAjrLbQsbkoXkzDnYFi16QFQ7BEN-kST7IzT_l4ioJyC66vQCiDjWTBcapttp4PmOKiC1mrSHPretkX_DAPHNxsvjoCdeUMVERNrClqsSI4hymawBCbKhvTzDM_V7F1Es/s1600/12027541_749461645160617_1950013839763262665_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdkmeW8qp5KJGAjrLbQsbkoXkzDnYFi16QFQ7BEN-kST7IzT_l4ioJyC66vQCiDjWTBcapttp4PmOKiC1mrSHPretkX_DAPHNxsvjoCdeUMVERNrClqsSI4hymawBCbKhvTzDM_V7F1Es/s640/12027541_749461645160617_1950013839763262665_n.jpg" width="638" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marco Mengoni alla guida della sua auto per il suo rivoluzionario #MengoniInCircolo tour </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Sì, una <b>rivoluzione</b>. È questo quello che abbiamo pensato immediatamente dopo aver letto della sua nuova iniziativa: alla guida di una utilitaria, Mengoni è in giro per i piccoli centri italiani, invitando la gente ad ascoltare lì in macchina con lui una selezione dei brani del nuovo <b>#2DUEdi2DUE</b>, così da eleggere <b>insieme </b>il singolo apripista del nuovo album, appunto <b>Parole in Circolo 2due/di2due</b>.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Solo un piccolo reminder: già il <b>progetto Parole in Circolo</b> è nato come una rivoluzione, essendo il primo progetto discografico pensato e proposto come una <b>playlist aperta</b>, suddivisa in due momenti – pre e post tour – in modo da offrire agli ascoltatori suoni nuovi e suoni “maturati” al sole del pubblico che ha riempito i palazzetti lo scorso mese di maggio.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Parole in Circolo 1uno/di2due</b>, infatti, contiene solo 10 tracce, selezionatissime, così tanto che in realtà sono 10 singoli, ciascuno con una forza pazzesca, tanto che l'album – in top chart FIMI fin dalla sua pubblicazione lo scorso gennaio – ha guadagnato in pochi mesi il<b> triplo platino</b>.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Adesso ci troviamo di fronte a un'altra rivoluzione. In un <b>mondo virtuale</b>, e per questo piuttosto autoreferenziale, in cui “ce la si canta e ce la si suona” tra aficionados, zoccolo duro di fan, blogger e critici musicali, un mondo in cui contano <b>i numeri</b> – le visualizzaizoni su youtube, la classifica di iTunes, il numero di followers o di iLike; un mondo in cui quello che vale è decretato dal numero di click ricevuti, <b>Marco Mengoni arriva e sovverte completamente i giochi</b>.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Niente pixel, niente emoticon, niente contest: si mette al volante della macchina e va a cercare la gente (<i>gente</i>, gente vera, non quella con le tre g di “gggente”), persone normali, <b>che lo conoscono o anche no</b>, persone da <b>guardare in faccia</b> per leggerene le reazioni all'ascolto dei suoi preziosissimi inediti, persone <b>da ascoltare</b> e con cui <b>confrontarsi</b>, restando lontano mille miglia dai giudizi degli addetti ai lavori. Una follia? No, una vera genialata!</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">"<i>Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani</i>", ha scritto <b>Mengoni </b>in una sua bellissima canzone. Ed è proprio a questi <b>esseri umani coraggiosi</b>, alla <b>gente comune</b>, che il musicista si rivolge. Costruendo un rapporto <b>alla pari</b> con il mondo che lo circonda, allargando il più possibile l'orizzonte di questo suo mondo, perché il mondo – quello vero, quello reale, quello <b>coraggioso</b> – entri nelle sue canzoni.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">I fan sono preziosi, ovvio. E <b>i fan di Marco Mengoni</b> sanno bene che l'artista ha da sempre preferito i <b>contatti reali</b> a quelli virtuali. E Marco Mengoni sa bene che per i suoi fan qualunque cosa abbia la sua voce è irresistibile. Ma Marco, che certo i suoi fan li ascolta da anni alla fine dei concerti, davanti ai portoni delle emittenti in cui è ospite, per le strade nel corso di incontri casuali o durante le sue iniziative ai fan dedicati (come il "keep the secret" o il "dinner with Mengoni"), per non dire di tutti i post e i tweet scritti sui social che il musicista legge direttamente sulla sua <b>App</b>, ha voluto per questo 2Due/di2DUE aprirsi a molte <b>più voci</b> dando il via a un'iniziativa <b>sociale</b>, con la <b>E</b>. La E di quegli <b>Esseri umani</b> che sui social (senza E) non ha possibilità di incontrare.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Marco Mengoni ha inventato il <b>Social in 3D</b>. Dove niente è virtuale, dove tutto è <b>coraggiosamente umano</b>. Come lui.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #990000;">Stay tuned!</span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #990000;"> </span> </span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-57955088320066060622015-09-14T08:27:00.004+02:002015-09-14T09:39:14.314+02:00Un anno vissuto meravigliosamente <br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Proprio un anno fa, il 14 settembre 2014, comiciava una nuova, bellissima avventura segnata da colorate parole in circolo che, con la musica o con un hashtag, ci hanno regalato 365 giorni di magia</b></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvOm3U7p8itjIPKqM-t259oCUR1bdQj9csrDy3w0OAjgdb43UzTw42sjbI0h6Gw37jvJKsKr0Vv6Mi3bURn3sho7mMlBTy8j5D0sKh48zDTW5uBW_FGCfmoaYs3CCKWGgn2ax9SKl4PvU/s1600/14settedef.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvOm3U7p8itjIPKqM-t259oCUR1bdQj9csrDy3w0OAjgdb43UzTw42sjbI0h6Gw37jvJKsKr0Vv6Mi3bURn3sho7mMlBTy8j5D0sKh48zDTW5uBW_FGCfmoaYs3CCKWGgn2ax9SKl4PvU/s640/14settedef.jpg" width="620" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">È cominciata con un <b>punto giallo</b>, un vortice di emozioni – e anche un po' di follia – che ci ha spalancato la porta di una bellissima caccia al tesoro, segnata dai fori di una cover che si svelava lentamente e da indizi disseminati sui social, che fossero foto su instagram o hashtag lanciati su twitter...<br /><br /><span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">#8suoniper3colori</span> </span><span style="color: #073763;">#dovenasconoleidee</span> e poi <b>la app</b>, ovvero tutto il <b>“mengomondo” social</b> da tenere in tasca: dalla app, <b>Marco </b>ci ha parlato della sua musica, ci ha coinvolti in mille giochi divertenti (e chi se la scorda più la famosa <b>telefonata</b>!), ci ha svelato il calendario del <b>tour</b>, ci ha portati nella realtà aumentata dei suoi <b>video </b>proiettati su pagine di giornale o ticket dei concerti...<br />Dalla app, insomma, abbiamo iniziato a seguire le tracce di <span style="color: #073763;">#quellochesarà</span> fino a quel <span style="color: #073763;">#keepthesecret</span> che ci avrebbe portato il primo dei magnifici regali di questo anno mengoniano: <b>Guerriero</b>, “vinceremo contro tutti e resteremo in piedi”.<br /><br />Ancora non sapevamo che queste sarebbero state <b>parole profetiche</b>. Perché, a voler guardare cosa è successo nei mesi successivi, è stato proprio così: abbiamo (Marco+Esercito) vinto tutto e adesso siamo qui, in piedi, anzi, in punta di piedi, a cercar di volare fino al prossimo appuntamento, fino al prossimo singolo, fino al prossimo disco, fino al prossimo tour, lì dove si vola per davvero.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br /><span style="color: #073763;">#MengoniallaStatale<span style="color: black;">,</span></span> <span style="color: #073763;">#Guerriero</span>, <span style="color: #073763;">#MengoniRealTime<span style="color: black;">,</span></span> <span style="color: #073763;">#BuonCompleannoMarcoMengoni</span>, e si arriva a brindare al nuovo anno con una classifica iTunes che riempie ancora oggi gli occhi di felicità: <b>Guerriero </b>6° e <b>Se Sei Come Sei</b> 1° nella classifica <b>Top Singoli</b>; <b>Guerriero </b>video 2° nella <b>Top Video</b>; <b>Parole in Circolo</b>, un album ancora non pubblicato, 1° nella <b>Top Album</b>.<br /><br />Il <b>secondo platino</b> per Guerriero arriva prima dell'uscita di <span style="color: #073763;">#Paroleincircolo</span>, anticipato dalle <b>card </b>con le frasi di testi che presto avremmo imparato a memoria, <b>briciole di magia</b> che l'8 gennaio diventano la track list di un album che segnerà per davvero il 2015: il 15 gennaio, due giorni dopo la pubblicazione dell'album, nella <b>Top Singoli</b> di iTunes erano presenti <b>12 degli 11 brani</b> contenuti nella <b>Special Edition</b>. Sì, Guerriero era in calssifica <b>due volte</b>, come singolo (3°) e come estratto (9°).<br /><br />Interviste, ospitate, il tour instore. In dieci giorni <span style="color: #073763;">#ParoleInCircoloORO</span>, in quindici <span style="color: #073763;">#ParoleInCircoloPLATINO</span>, insieme con <span style="color: #073763;">#GuerrieroTRIPLOPLATINO</span>. Poi, dopo <span style="color: #073763;">#miePAROLEINCIRCOLO</span>, venne il tempo delle <span style="color: #073763;">#cosedafare</span> e quel <span style="color: #073763;">#TEMPOdiMarcoMengoni</span> di incomparabile bellezza.<br /><br />Vinto il Love Clash di MTV, arriva <span style="color: #073763;">#ESSERIUMANI</span> e <span style="color: #073763;">#credonegliESSERIUMANI</span>: il video scalza quello di Guerriero dalla vetta della Video Chart di iTunes e scrive <span style="color: #073763;">#PAROLEINCIRCOLODOPPIOPLATINO</span> su twitter. <br /><br />È già tempo di prove al PalaBam di Mantova. <br />Il 19 marzo <b>Mengoni </b>è <b>trending topic mondiale</b> mentre tutta l'attenzione si rivolge verso il <span style="color: #073763;">#MengoniLive2015</span>, tour già da mesi esaurito e pronto al raddoppio della prima data (solo una in più, per decisione dell'artista ché deve tornare in studio).</span></span></span><br />
<br />
<center>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/HYh5q2RcieU" width="560"></iframe>
</center>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #073763;">#MENGONILIVE2015</span> fa coppia con <span style="color: #073763;">#MENGONIGAME</span>: lampadine che si accendono su impossibili <b>messaggi whatsup</b> e <b>flash </b>che fanno la <b>coreografia di uno spettacolo premiato</b> da tutta la stampa. Un mese, un mese soltanto che ha sostenuto ancor di più i fan sulle pagine dell'MTV Awards 2015. Ancor di più quando, finito il tour, è arrivato <span style="color: #073763;">#MENGONIradioitaliaLIVE</span>, con una perfomarce da<b> spettinare tutte le centinaia di migliaia di teste in piazza Duomo</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">WebNotte a Genova, Il pescatore di Asterischi con Samuele Bersani e siamo già in estate, siamo già a <span style="color: #073763;">#IoTiAspetto</span> con <span style="color: #073763;">#MarcoMengoniAtWMA2015</span>: <b>tre i premi in palio, tre i premi conquistati – Superman, Artist Saga e Best Performance.</b><br /><br />Tra i premi del 2015, però, ce n'è uno che è davvero speciale. <span style="color: #073763;">#MengoniAlSenato</span> ci porta all'interno di Palazzo Madama, ad applaudire il “nostro” Marco mentre riceve dalle mani del <b>Presidente Pietro Grasso</b> il riconoscimento più prestigioso, quello all'<b>artista italiano con più “sentiment positivo” in assoluto</b>. <br /><br /><span style="color: #073763;">#IoTiAspetto</span>, CocaCola Summer Festival, Wind Music Awards, <span style="color: #073763;">#EsseriUmaniPLATINO</span>, la conquista della <b>vetta della Top Social Celebrities</b> (Mengoni è stato il più menzionato su Twitter Italia in assoluto), <span style="color: #073763;">#IotiaspettoRemix</span> e siamo ai giorni nostri, a <span style="color: #073763;">#ParoleincircoloTRIPLOPLATINO</span>, a <span style="color: #073763;">#SemplicementeNoi</span> e <span style="color: #073763;">#Guerriero4Platino</span>, a <span style="color: #073763;">#lanostraestate</span> e a <span style="color: #073763;">#IoTiaspettoPLATINO</span>.<br /><br />Adesso, con Marco fresco <b>vincitore dell'MTV Digital Army 2015</b>, siamo pronti a ricominciare: insieme con lui c'è sempre un nuovo inizio, anche se non ci si è mai fermati... E lo faremo a partire da domani, 15 settembre, quando ci ritroveremo ancora <b>insieme sulle pagine degli MTV EMA 2015</b> per eleggere, come primo step, il <b>Best Italian Act</b> dell'anno. Che vinca il Migliore: e noi sappiamo bene chi è!</span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Stay tuned!</span></span></span><br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-1788810111315946362015-09-09T18:06:00.000+02:002015-09-09T18:06:06.876+02:00Varie ed eventuali<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Mentre si resta in (im)paziente attesa del <b>#2DUEdi2DUE, </b>seguendo i coinvolgenti, travolgenti, emozionanti messaggi subliminali che ogni giorno arrivano da
instagram/facebook/twitter/app, facciamo un po' il punto della situazione mengoniana.</span></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span><br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">MTV Digital Army</span></span></span></b>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaSlZ7vOvbc6oJrbBVHoINJ5c2cCKVEBhGdAR3-gE4eflb2RSjyXy-0gplxWFOQ9ZJ0FBVlhRWfG5maaLjja8QMiyAcoBasp4ut0mOm4yJrSqhc_rooEdSUYRMXIvaBuMaKKq7RsUu2jc/s1600/digital.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="560" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaSlZ7vOvbc6oJrbBVHoINJ5c2cCKVEBhGdAR3-gE4eflb2RSjyXy-0gplxWFOQ9ZJ0FBVlhRWfG5maaLjja8QMiyAcoBasp4ut0mOm4yJrSqhc_rooEdSUYRMXIvaBuMaKKq7RsUu2jc/s640/digital.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Si è appena concluso in contest che assegna il premio MTV al <b>fandom più “guerriero”</b>. Il risultato lo sapremo solo durante lo svolgimento dei <b>Digital Days</b>, previsti a Monza l'11 e il 12 settembre. Aspettare e incrociare le dita è tutto quel che resta da fare.</span></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span><br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">#MTVSummerStar</span></span></span> </b><br />
<b> <span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6WR5xcjzu6L06TWqRFrjq4EczW-JCnfXknl4FKACBKEl0bcSjy5_iyFMxRJsgo7yfjaiFp9PRQwaHNo97UKODHl7ZcpRBqw9NFURxS9CbZtYRSmWbzJUj5fG1xMTwQoILZqWlj3qdVHY/s1600/summerstar.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="489" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6WR5xcjzu6L06TWqRFrjq4EczW-JCnfXknl4FKACBKEl0bcSjy5_iyFMxRJsgo7yfjaiFp9PRQwaHNo97UKODHl7ZcpRBqw9NFURxS9CbZtYRSmWbzJUj5fG1xMTwQoILZqWlj3qdVHY/s640/summerstar.jpg" width="640" /></a></span></span></span></b></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Tutt'ora in corso, questo contest è stato vissuto più o meno come un “gioco-social”: invece che sparare bolle o far scoppiare bottiglie per liberare orsetti, abbiamo impiegato qualche minuto del nostro tempo votando questo sondaggio di cui non si capisce neppure la data di scadenza. In ogni caso, Marco è <b>il primo italiano</b> e, visti i protagonisti, possiamo dire che la sua 13° posizione ci piace tantissimo.</span></span></span><br />
<br />
<br />
<b> <span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">MTV EMA 2015</span></span></span></b><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXmaQBjE96U5Si6Ix9ZOGnx98S-ZmidZo9aIwRcXSmI0bTHTWEVyOXrJkoYU0rQUsJ43Bhh80JGu4Qc2vPf2YVuzFyvKmk65nNDPXt4BvXGEEv9PRpaV6LMvYy7glS04DP6vw6rLc9h6o/s1600/marco-ema.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXmaQBjE96U5Si6Ix9ZOGnx98S-ZmidZo9aIwRcXSmI0bTHTWEVyOXrJkoYU0rQUsJ43Bhh80JGu4Qc2vPf2YVuzFyvKmk65nNDPXt4BvXGEEv9PRpaV6LMvYy7glS04DP6vw6rLc9h6o/s640/marco-ema.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Qui il discorso si fa serissimo. Dal 15 settembre i fan di Marco Mengoni sono chiamati a raccolta sulla pagina delle votazioni per il <b>premio MTV</b> (international mode) <b>più importante dell'anno</b>. Un premio che inscrive il vincitore in un albo d'oro che non passa di moda, che non viene dimenticato, che fa curriculum... insomma, <b>una di quelle cose importanti che l'Esercito sa ben riconoscere</b>.</span></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Marco ha già vinto nel 2010 e nel 2013: quest'anno tocca a noi fargli fare il grande slam: <b>una tripletta che lo consegnerebbe</b> (già da sola) <b>alla Storia della Musica</b>.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Controllate la <b>tastiera</b>, fate il check al <b>mouse </b>e la manutenzione al <b>pc</b>: dal 15 settembre <b>saranno queste le nostre (pacifiche!) armi</b>. Perché per regalare a Marco il trofeo EMA 2015 non basta vincere una battaglia: bisogna vincere la guerra (sempre e solo a suon di click!).</span></span></span><br />
<br />
<b> <span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">♫ Dalla notte al giorno, da Occidente a Oriente / Io sarò con te e sarò il tuo guerriero ♫</span></span></span></b><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #990000;">Stay tuned!</span> </span></span></span><br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-82517404349734016472015-08-02T18:37:00.001+02:002015-08-02T18:57:54.756+02:00Tutti i tagli Remix per Io Ti Aspetto<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Certo che stare dietro ai progetti di Marco Mengoni non è proprio così semplice come possa sembrare! </span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUYvv2THypsyEjrcjSi0Kr2O6GCt5dYmGaZed0iHXCZ-fJjVDmqUER-jxV645_wxsxdF4bnY68WpCgPa92E2b-SCmkucICkmDiR91X-2wZlXM_tKWNHBzk-izG3smMFdMRFY1SmAcscaE/s1600/marco-mengoni-fa-ballare-con-io-ti-aspetto-remix-mdncx.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUYvv2THypsyEjrcjSi0Kr2O6GCt5dYmGaZed0iHXCZ-fJjVDmqUER-jxV645_wxsxdF4bnY68WpCgPa92E2b-SCmkucICkmDiR91X-2wZlXM_tKWNHBzk-izG3smMFdMRFY1SmAcscaE/s640/marco-mengoni-fa-ballare-con-io-ti-aspetto-remix-mdncx.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ancora di più da quando ha capito - ci sembra che sia tra i primissimi ad averlo fatto - che la musica non va più pensata in termini di "album" o "singolo", bensì in termini di <b>playlist</b>.</span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Per prima cosa, ha costruito il suo terzo "album", <b>Parole in Circolo</b>, proprio come una playlist, di cui abbiamo avuto già la prima parte (restiamo in attesa della seconda), annunciata dall'unico singolo vero, la bellissima <b>Guerriero</b>, e che è sbarcata sul mercato discografico proprio come una playlist di brani dal diverso sapore, così da poter essere condivisa in tutto ma anche solo in parte nelle playlist personali. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Da questa playlist, successivamente, sono stati estratti (= condivisi pubblicamente) altri due pezzi, <b>Esseri Umani</b> e <b>Io Ti Aspetto</b>, due canzoni bellissime che, insieme con <i>Guerriero</i>, <b>rappresentano in modo completo il senso dell'intero progetto musicale</b> (almeno per questa prima parte): un lavoro che guarda all'essere umano <b>oggi</b>, così fragile e impaurito dai mille accadimenti con cui bisogna fare i conti ogni giorno, un essere umano che ha le stesse paure e le stesse aspirazioni di tutti, ché non esiste alcun superuomo, ché siamo tutti uguali, e <b>che ha certo il diritto di essere quello che è davvero</b>. Anche quando vuole solo divertirsi un po': si può restare in attesa di giorni migliori, ma nel frattempo perché sprecare anche solo 5 minuti di vita?</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Divertimento </b>è la chiave per leggere (secondo chi scrive) anche il progetto Io <b>Ti Aspetto Remix</b>, 12 versioni (più 1) del terzo estratto dall'album, <b>altra playlist</b> <b>da cui scegliere la versione danzereccia che più piace</b>, che più coinvolge. Un disco che non ha supporto fisico, nato proprio come playlist, sorta di <i>divertissement </i>degli artisti che, avendo per le mani un pezzo che si presta ad essere pettinato anche con acconciature non usuali, si lanciano in mille e una sperimentazione.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">
Sì, in fondo un remix è solo questo: <b>una diversa acconciatura</b>, che si sperimenta con tagli diversi, dal corto (di solito le <i>radio edit</i> sono più corte dell'originale, ma non in questo caso), al lungo (come le <i>extended version</i>), dal riccio al permanentato passando per l'apposizione di extension o da più canoniche meches.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Certo è che si tratta di una operazione che si può fare non solo dietro autorizzazione del "proprietario della capigliatura", ma addirittura solo per sua esplicita volontà: chiunque sia l'artista delle forbici e della spazzola, i "capelli", per così dire, sono dell'autore e quindi suo - e di nessun altro - è il compito di gestire, indirizzare, valutare, confermare ogni singolo intervento. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Trattandosi di acconciature abbastanza fantasiose, è ovvio che si indossano o per esuberanza e passione oppure per specifiche occasioni: un remix è perfetto per la discoteca, da sparare in macchina a tutto volume, per ballare, per avere un break dalla noia quotidiana... Per una passeggiata romantica al tramonto forse è meglio far ricorso a una delle eleganti ballads del progetto originale, quel <i>Parole In Circolo</i> che non stanca mai.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">A proposito di elenganza, ci piace annotare qui come proprio <b>l'eleganza, ormai la cifra stilistica di Marco Mengoni</b>, sia proprio la qualità che in ciascuna di queste 12 (+1) versioni remixate <b>viene fuori con maggior forza</b>: il famoso "tunz-tunz" che da sempre connota le versioni radio edit e remix qui è quasi un sottofondo, perché la parte melodica, seppur declinata nei colori dell'elettronica, non cede un sol passo alla parte ritmica, componendo <b>una struttura perfettamente equilibrata con gusto e tanta classe</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Per chiudere, ricordiamo i <b>nomi dei deejay</b> presenti nella playlist <b>Io Ti Aspetto Remix</b>: Dj Ross, Max Savietto, Tommy Vee, Mauro Ferrucci, Keller, Edo Marani, The ReLoud, The Grizzly Brothers, KeeJay Freak e, per la versione ghost track nella App Marco Mengoni, Dj Tess.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Io Ti Aspetto Remix è disponibile su: <a href="http://bit.ly/iTunesIOTIASPETTOremix" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>iTunes</b></u></span></a>, <a href="http://bit.ly/GooglePlayIOTIASPETTOremix" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>Google Play</b></u></span></a>, <a href="http://bit.ly/AmazonIOTIASPETTOremix" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>Amazon</b></u></span></a>, <a href="http://bit.ly/SpotifyIOTIASPETTOremix" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>Spotify</b></u></span></a>, <a href="http://bit.ly/DeezerIOTIASPETTOremix" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>Deezer</b></u></span></a>.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #990000;">Stay tuned!</span></span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-31576714028050010972015-05-31T19:39:00.001+02:002015-05-31T19:39:41.122+02:00Certi sconvolgenti cortocircuiti...<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">di Margherita Laurenti</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span> </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Per fortuna ci sono loro, <b>gli artisti</b>. Quelli veri. Quelli che dentro di sé hanno mondi così vasti e così intensi da non aver posto per il chiacchiericcio inutile degli sputasentenze. Quelli che dicono “mi piace” e “non mi piace” perché così è, e non per la ricerca di un consenso che li porterebbe ad andare dietro al pubblico, mentre loro -<b>gli artisti</b>- sono sempre, per forza di cose, avanti.</span></span></span><br />
<br />
<center>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/G8invkksEz8" width="560"></iframe>
</center>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Un artista, famoso o meno, sa che una condizione gli sarà sempre estranea, quella dell'<b>immobilità</b>. La sua anima ha gli stesso colori del mondo, ne avverte gli odori, i suoni, ed il cambiamento (rapido o lento che sia) è una costante che le appartiene quanto la vita stessa.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Invece molti tra il pubblico di questi stessi artisti (a volte proprio tra i più antichi ed accaniti) li vorrebbe sempre uguali a se stessi, fermi in un santino che ripete sempre lo stesso modulo anno dopo anno, decennio dopo decennio.<br /> </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ma ci sono artisti che neanche la morte può fermare, la cui forza creativa resta dirompente ed innovativa anche attraverso i giovani che hanno avuto accanto e che in molti casi hanno aiutato a crescere.<br />Lucio Dalla e Fabrizio De André. Due pietre miliari, ci viene da dire, ma due “rolling stones”, pietre che non riescono a star ferme nemmeno sotto la lapide della beatificazione mediatica, e che continuano a mandare il loro messaggio di poetica irriverenza anche attraverso quei social networks che non hanno frequentato nella loro vita terrena.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Non si può parlare di Samuele Bersani senza citare Lucio Dalla. L'autore di <i>Giudizi Universali</i> lo ricorda con un affetto palpabile ad ogni suo concerto, in ogni intervista. Poter crescere artisticamente con un genio simile accanto è un privilegio che Bersani conferma in ogni suo brano.<br />E Lucio Dalla ha potuto tendere una mano anche a Marco Mengoni, giovanissimo cantautore degli anni Duemila, proveniente dal mondo dei talent show che la critica (ed il pubblico) più snob non voleva neanche sentir nominare.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Marco rese splendidamente <i>Meri Luis</i> e il suo autore ebbe per lui parole di grandissima stima artistica ed umana.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Ma dato che il nostro Paese vive sulla chiacchiera, possibilmente inutile, Mengoni ha “dovuto” conquistare agli occhi di quel pubblico che si considera <b>di élite</b> un “permesso di soggiorno” artistico che, oltre alle classifiche (e da questo punto di vista non vola più una mosca da tempo), gli permettesse di frequentare i nomi più scelti del nostro panorama musicale.<br />Poco importa se fin dai suoi esordi artisti del calibro di Mina, Renato Zero, Celentano e altri lo avessero incoraggiato e sostenuto: per un certo tipo di pubblico Mengoni era solo da ignorare. Perfino dopo lo “sdoganamento” di molti giornalisti inizialmente assai diffidenti, la roccaforte degli alfieri del <i>cantautorato d'antan</i> o della <i>musica per pochi eletti</i> non ha mostrato aperture. Come se Cesare Cremonini, Ivano Fossati e, appunto, Lucio Dalla fossero gente di tutt'altro mestiere.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Il 30 maggio Samuele Bersani ha tenuto un concerto al Parco della Musica di Roma in cui ha ripercorso tutta la sua carriera di autore e musicista. E molti dei puristi di specchiata inutilità si sono sentiti sorpresi e traditi quando tra <b>nomi DOC</b> come Carmen Consoli, Caparezza, i Musica Nuda e Pacifico è spuntato quello di Marco Mengoni. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ma come? Il cantautore di miglior pedigree, prediletto di Dalla e Guccini, autore di testi che richiedono a volte l'uso del vocabolario, ha voluto accanto a sé il cinguettante re delle classifiche, adorato da schiere di donne senza cervello? Il “palazzettaro” di turno? </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Mentre nella loro bocca spalancata volavano le mosche, Marco e Samuele hanno ricamato <i>Il Pescatore di Asterischi</i>, brano amoroso e poetico, dolce ed ironico, dalla melodia avvitata e dal tempo insidioso, portando ciascuno fili colorati secondo il proprio stile e rendendolo emozionante in modo nuovo. Il padrone di casa ha condiviso con l'ospite uno dei suoi gioielli più amati, con la sua sorridente riservatezza e la certezza di aver realizzato un desiderio di Lucio, quel “commendator Domenico Sputo” che delle paturnie degli altri si faceva beffa ogni momento.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Ma i puristi hanno passato un brutto fine settimana anche per un altro fatto. <b>Cristiano De Andrè</b> ha partecipato ad <b>Amici</b> duettando con Emma Marrone su <i>Bocca di Rosa</i>.<br />Apriti cielo e spalancati terra! Da parte dei pretesi custodi delle sacre memorie è arrivata una valanga di insulti e maledizioni al cantautore, di cui perfino la paternità è stata messa in discussione.<br />Con molta eleganza Cristiano <span style="color: blue;"><b><a href="https://www.facebook.com/CrisDeAndre/posts/10153378937263637" target="_blank">ha risposto</a></b></span> che nessuno si può arrogare il diritto di aver conosciuto suo padre più e meglio di lui, e che le barriere di qualsiasi natura erano il contrario di quanto Fabrizio avesse detto e cantato in tutta la sua vita.<br /><br />Ma di cosa ha paura chi teme il “mezzosangue” Mengoni che duetta con Samuele Bersani? Cosa c'è di sconvolgente in un Cristiano De Andrè che canta un classico di suo padre in un talent show?</span></span><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"> </span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">È </span><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">molto semplice: si rompe un modo di pensare la musica fatto a camere stagne, in cui il meglio è riservato a pochi mentre la “massa” si crogiola nella poltiglia commerciale... No, non è affatto così: si creano cortocircuiti, si inventano nuovi linguaggi. Si contamina.<br /><b>Si fa arte, vita.</b></span></span></span><br />
<br />
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<br />Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-79438899681881154052015-05-17T15:26:00.000+02:002015-05-17T15:26:33.896+02:00Il viaggio nella musica del MengoniLive2015<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: x-small;">di M La Marghe Laurenti</span> </span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2105SXlASFN9HieCVrVaT9j1AFFgHIJdobRPFwWUF0AAGX_kb4dWzTQ-06Ukwy28gFoF_a4MRHleWPBUY0YiVSKdMgHbMH5vf4est1y7y4WRLCs1_CM5DaM9GlQ1hfi8ZW-q87SqW28I/s1600/11203304_1384039175260228_2045928570_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2105SXlASFN9HieCVrVaT9j1AFFgHIJdobRPFwWUF0AAGX_kb4dWzTQ-06Ukwy28gFoF_a4MRHleWPBUY0YiVSKdMgHbMH5vf4est1y7y4WRLCs1_CM5DaM9GlQ1hfi8ZW-q87SqW28I/s640/11203304_1384039175260228_2045928570_n.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marco Mengoni on stage. Foto tratta dal profilo instagram ufficiale <a href="https://instagram.com/p/2ZRdrtw9N1/?taken-by=mengonimarcoofficial" target="_blank">@mengonimarcoofficial</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Dire che Marco Mengoni è bravo è come dire che il sole splende.</b> Anche il più accanito dei suoi detrattori della prima ora non ha mai potuto negarlo. Sappiamo, anzi, che un “eccesso di bravura” è stato il motivo di rifiuto da parte di alcuni discografici troppo impegnati alla ricerca di giovani che rispecchiassero lo “stile del momento”.<br /><b>Anche dire “quanto” è bravo sta diventando inutile</b>. Nei concerti del suo Live 2015 è riuscito a coinvolgere – e sconvolgere – pubblico e critica che ora procedono felicemente a braccetto come era giusto che accadesse.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br /><b>Dire “come” è bravo invece lascia ancora qualche margine</b>. <br />Con Mengoni la parola <b>talento </b>ha ritrovato la sua dignità. Indica dote, qualità, ma anche rarità. Indica qualcosa di eccezionale rispetto alla media, una caratteristica innata, ma che può essere sviluppata e raffinata quasi all'infinito. Un purosangue che corre velocissimo non ha talento, segue la sua natura. Il talento è quello del fantino che sa come e quando amministrare le doti dell'animale. <br />Il nostro musicista nel 2013 ha scelto il titolo <i><b>Pronto a Correre</b></i> per il suo secondo disco (i precendenti <i><b>Marco</b></i> e <i><b>Re Matto</b></i> –2009 e 2010- sono solo EP, mentre il primo album <i><b>Solo 2.0</b></i> è del 2011, <i>nda</i>), ovvero quando si è sentito capace di esprimersi dosando sapientemente tutte le sue qualità artistiche.<br /><br />Nel live 2015 che segue l'uscita del primo capitolo del <b>progetto</b> <i><b>Parole in Circolo</b></i>, Marco offre al pubblico una grande serata sotto tutti i punti di vista: musicale, emozionale, visivo e di partecipazione. Affiancato da musicisti non solo eccellenti tecnicamente, ma in perfetta sintonia con la sua eclettica personalità, l'artista può volare a piacimento attraverso i diversi momenti che formano il concerto e sviluppare la tavolozza che ha deciso di usare.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Il palco è ampio quanto un tour nei palazzetti richiede («quanto la casa dei miei sogni», ha candidamente ammesso il cantautore). All'occhio si presenta occupato solo dalla strumentazione che verrà utilizzata, fra cui spicca un pianoforte classico a mezzacoda circondato da una fitta prole di tastiere di vario genere.<br />È stato lo stesso Mengoni a disegnarlo – e a modificarlo poche settimane prima del debutto – <b>calibrando attentamente ogni spazio a seconda dei passi che avrebbe eseguito sui vari brani</b>: gradini, scivoli, passerella, botola, piattaforme rivelano la loro presenza solo quando l'artista vi si muove con la sicurezza di chi ne conosce ogni centimetro. Ma dato che la bidimensionalità non gli appartiene, sulla parete frontale si erge un enorme vidiwall all'interno del quale trovano spazio tre megaschermi che alterneranno momenti del live a racconti di grafica, filmati e cartoons sempre a firma del poliedrico musicista.<br />Completa l'allestimento un impressionante assortimento di luci che in un istante trasformano la scena da un coloratissimo sogno stile <i>Magical Mistery Tour</i> beatlesiano ad uno struggente bianco e nero in cui rivivono atmosfere <i>cinéphile</i>, passando per una discoteca newyorchese anni '80 per poi lasciare spazio ad un semplice occhio di bue in perfetto stile teatrale.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Ma a Mengoni persino le tre dimensioni non bastano. Se ne può aggiungere una quarta, una quinta... si può volare per essere al centro di un'esplosione di parole importanti, si può coinvolgere il pubblico attraverso i cellulari e creare coreografie luminose mai viste prima in Europa... Questo è il “campo di gioco” in cui Marco ha deciso di scendere, questa è la cena speciale che sa imbandire in due ore e in cui tutto è sapientemente dosato.</span></span></span><br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNYVUSjNEtu8sMsru0B_R0wtGGhO0f1VOMrhoHpNcD0PCRGiyT7dzMhT3NIrofwVbJx83KOh602oZMi7cVxKdBmxAZKQJWQa3w_vi56Igl-pT1jqSPe7aBfiu6t33zhgosZwW1E1_AiIw/s1600/17433223931_4cf4eafc43_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNYVUSjNEtu8sMsru0B_R0wtGGhO0f1VOMrhoHpNcD0PCRGiyT7dzMhT3NIrofwVbJx83KOh602oZMi7cVxKdBmxAZKQJWQa3w_vi56Igl-pT1jqSPe7aBfiu6t33zhgosZwW1E1_AiIw/s640/17433223931_4cf4eafc43_b.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href="https://www.flickr.com/photos/gerrypozz/sets/72157652067999910" target="_blank">Germano Pozzati</a></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La scaletta si apre alla grande con <b>Guerriero</b>, e chi era venuto per ascoltare la sua hit del periodo è subito accontentato. Seguono <b>Non Me Ne Accorgo</b> e <b>Se Sei Come Sei</b> portando subito il tachimetro a forte velocità, sfrecciando con <b>Pronto a Correre</b> su un rettilineo pieno di sole, con le palme a destra e l'oceano a sinistra. Su <b>Invincibile</b> e <b>Mai e Per Sempre</b> c'è una sosta romantica per ammirare il panorama, prima di ripartire a velocità di crociera con la new version di <b>Dove si Vola</b>, pop morbido e scorrevole in cui il Marco di oggi passeggia tranquillo e sorridente.<br /><br />Un attimo di buio e ci troviamo in un altro tempo e in tutto un altro spazio emotivo. Mengoni canta un brano in spagnolo con un accompagnamento di chitarra acustica e fiati che ci proietta in Messico. È la sconvolgente <b>Llorona</b> di Chavela Vargas, in versione breve ma “picante y sabrosa” da far ammutolire un palazzetto stracolmo.<br />Qui non c'è trucco e non c'è inganno. Il silenzio del pubblico è un foglio bianco su cui la mano del maestro, con tratti sottili e veloci come coltellate, crea un disegno che si attacca al cuore in modo indelebile per non togliersi mai più.</span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Improvvisamente, il bianco e nero si colora del rosso degli schermi. Torniamo alla nostra epoca con una versione di <b>Solo</b> scandita dal martellare della batteria, come camminata di un condannato a morte.<br />Marco, poi, ci tira fuori da questo turbine emotivo con una <b>Valle dei Re</b> liberatoria e illuminata di verde acido. Siamo di nuovo a pieni giri e si fila via su <b>Ed è Per Questo</b> e <b>Bellissimo</b>, in cui regna di nuovo la fantasia multicolore.<br /><br />Dalla curva spunta un nuovo panorama ed è giusto fermarsi per assaporare il medley tra <b>20 Sigarette</b> e <b>Natale Senza Regali</b>, lì dove la band sfoggia un suono curatissimo e pieno di accenni a quel maestro di <i>glamour </i>musicale che è stato Burt Bacharach.<br />I motori rombano di nuovo, l'oceano risplende e si va a tutta birra con <b>Come Un Attimo Fa</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Una rampa, una curva improvvisa e con <b>I got the fear</b> siamo al funky jazz più esplosivo, col basso e la batteria che pulsano nelle vene come non mai. Chitarre elastiche e fiati danzanti. Tastiere sornione e stop improvvisi in cui lo strumento-voce dardeggia come una fiamma nel buio.</span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Non si può correre sempre, e anche il Nostro rallenta, recuperando la dimensione della tenerezza su <b>Non passerai</b>, sempre amatissima dal pubblico e illuminata da migliaia di accendini digitali.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Siamo a tre quarti del concerto e se c'è qualcosa di importante da dire è meglio farlo adesso, prima di entrare nel rettilineo finale.<br />Mentre un testo registrato dall'artista introduce <b>Esseri Umani</b>, il brano più socialmente impegnato della sua produzione, Mengoni appare tranquillamente seduto in poltrona a svariati metri di altezza, al centro di un surreale salotto che presto svanisce per lasciarlo circondato dalle parole che ha scelto. Parole importanti, primordiali, che diventano sempre più grandi fino ad esplodere in una grandine di note. <br />Il pubblico è compatto nel suo canto e sembrano tornati i tempi in cui le canzoni erano cose dense che invece di far “passare il tempo” lo inondavano di significato.</span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Dopo serve la dolcezza di <b>La Neve Prima che Cada</b> per riprendere fiato.<br /><br /><b>Le sorprese in questo live non danno tregua</b>. Grazie ad un ricordo d'infanzia, di Marco che viaggiava in macchina coi suoi genitori, sul vidiwall si forma l'immagine di un videogioco ormai vintage come <i>Tetris</i> o <i>Super Mario</i>. Mentre il pubblico viene coinvolto attraverso il cellulare a partecipare a questa simpatica epifania, la band ne esegue la musichetta dal vivo. Chicca deliziosa per chi non smette di ascoltare, e <i>divertissement </i>per i brillanti musicisti.<br /><br />Il sole sta tramontando in questo viaggio molto americano su una fuoriserie tutta italiana. Possiamo fermarci? Certamente no. La notte serve per divertirsi.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Tastiere a go-go, sfondi geometrici che cambiano a ritmo, un frontman biancovestito, un po' David Bowie e un po' David Byrne quando negli anni '80 tornarono in Europa a dirci che la <b>dance music</b> poteva essere anche molto <i>cool</i>, <i>fashion</i>, insomma: roba da grandi.<br />Mengoni lo fa con un altro suo hit degli esordi, <b>Stanco</b>, ironico e divertente mentre tra una mossa e l'altra sbuca un assolo di sax. <br />Sembra che la festa continui con <b>Una Parola</b> e tutti sono pronti a ballare quando il brano viene stravolto da una ritmica sincopatissima e sofisticata in cui fiati e la sezione ritmica creano continui momenti di sospensione e Marco canta il testo in un tempo che è la metà dell'originale.</span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ma si deve ballare o ascoltare? Si può fare l'uno e l'altro. <b>A quanto pare siamo in un nuovo territorio che Mengoni ha appena iniziato ad esplorare, una cosa tutta sua che potrebbe chiamarsi “disco jazz”.</b><br /><br />A questo punto possiamo fermarci, sembra dire Marco.<br />Scendere dalla macchina e guardarci negli occhi.<br />Il musicista guadagna l'estremità della passerella ed è proprio in mezzo al pubblico. Luce semplice. Non serve altro per cantare insieme <b>L'Essenziale</b>.<br /><br />Un primo bis sempre occhi negli occhi con <b>In Un Giorno Qualunque</b> e poi a briglia sciolta con Io <b>Ti Aspetto</b>, quando grandi e morbidi palloni vengono lanciati sul pubblico. Un saluto festoso , un “arrivederci” gridato con gioia mentre la seconda parte del progetto è già “in forno” e manda un profumo allettante.<br /><br /><b>Il successo di Marco Mengoni ha un sapore diverso da quello di molti altri artisti italiani degli ultimi decenni</b>. Ha radici in quel “mangianastri di ultima generazione” che cita nel monologo che precede la parte del videogioco. Marco è cresciuto cantando, e quello che si canta in macchina da piccoli, per far passare il tempo e contrastare la nausea, non passerà mai più. Quindi – come ha raccontato in molte occasioni – Mina, i Beatles, Battisti, De Gregori, De André, Gabriella Ferri e molti altri – le canzoni “vere”, che andavano cantate dall'inizio alla fine senza sbagliare una parola e con tutti gli effetti musicali, dal “bom bom bom” di <i>Yesterday </i>al “nainanananana” de <i>I Giardini di Marzo</i>. La melodia con tutte le sue mille interpretazioni, ma anche l'armonia dei cori e delle variazioni.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Frequentando gli stage di jazz da adolescente ha scoperto un mondo nuovo, affascinante, che apriva nuove prospettive. <b>La voce come strumento vero e proprio</b> che non solo poteva veicolare una melodia o fare dei virtuosismi, ma anche creare tessiture, richiamare atmosfere di altri tempi, fondersi col suono di altri strumenti.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />C'è voluto del tempo perché la volontà di esplorare tanti e diversi modi di fare musica portasse Marco a cucirsi addosso un concerto su misura.<br />Coadiuvato da Gianluca Ballarin, col quale Mengoni sembra aver trovato un equilibrio molto produttivo, dal suo gruppo storico (Giovanni Pallotti al basso, Davide Sollazzi alla batteria e Peter Cornacchia alle chitarre) e dagli altri brillanti musicisti, <b>l'artista sta osando portare il pubblico ad apprezzare tipi di musica che sicuramente nei palazzetti non erano mai stati ascoltati</b>, tenendo sempre saldamente nelle sue mani le redini della sua straordinaria bravura.</span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Stay tuned! </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-62055962405896268772015-05-10T17:53:00.000+02:002015-05-10T17:53:51.386+02:00"Siete le mie stelle!"<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>«Siete le mie stelle!»</b>, dice <span style="color: #134f5c;"><b>Marco Mengoni</b> </span>subito dopo aver cantanto <i>Dove Si Vola</i>. La sua voce riesce a far comprendere a tutti quanto sia stato orgoglioso del suo pubblico, quanto ne sia felice. Perché ha ragione, e non esagera: per il tempo di una canzone il Forum di Assago si è trasformato in un cielo stellato, e lì a brillare tutto attorno al “<span style="color: #134f5c;"><b>Sole</b></span>” delle due serate c'erano i dodicimila accorsi da ogni parte d'Italia (e non solo) per applaudirlo all'inizio del suo tour targato 2015. </span></span></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjie6kbE_YUIHq-eQmmMzy_Oo2RJ4KiLXPEw7HYhSnE1bkq02FakVnHuy07oG3AqwJHCiaBffzk9cGblUUMrbzuKLO4sYsvUVDdagxPc5DG8bUOsjsY31Mq3pWD6UHbwg84_eL3JZDX8l0/s1600/luci-ok.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="395" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjie6kbE_YUIHq-eQmmMzy_Oo2RJ4KiLXPEw7HYhSnE1bkq02FakVnHuy07oG3AqwJHCiaBffzk9cGblUUMrbzuKLO4sYsvUVDdagxPc5DG8bUOsjsY31Mq3pWD6UHbwg84_eL3JZDX8l0/s640/luci-ok.png" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ma non siamo qui per parlare del concerto, ché per farlo ci serve altro tempo: <b>c'è così tanto</b> e così <b>tanto bello</b> che le nostre parole – per fare la citazione – stanno ancora circolando, e sono così piene di meraviglia che ancora non riescono a trovare una forma adatta alla comunicazione scritta (mica possiamo scrivere “WOW” senza spiegarne tutta la densissima consistenza!). </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Adesso, oggi, siamo qui per parlare dell'<b>effetto app</b>, di chi, cosa, come, quando e soprattutto perché <b>proprio noi fan </b>abbiamo la possibilità di fare una piccola cosa per il <b>nostro Marco</b>. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Innanzi tutto, ci piace sottolineare il fatto che Marco ha scelto di delegare al pubblico una parte importante della scenografia del suo spettacolo. Uno spettacolo in cui la tecnologia – e le luci sporattutto – giocano una parte fondamentale. Ecco, l'idea che l'artista sia così <b>sicuro</b> dell'affetto dei suoi fan ci piace moltissimo. Perché è vero, perché sono anni che glielo dimostriamo e adesso per la prima volta <b>lui ci affida un compito</b>, <b>un ruolo serio e importante</b> all'interno della sua carriera, per di più proprio quando lui è al massimo della visibilità: <b>sul palcoscenico del tour più atteso dell'anno</b>.
Insomma, è un regalo che renderebbe orgoglioso chiunque, figuriamoci i fan, i rappresentanti di quell'<b>Esercito</b> che lo sostiene da sempre e che lui non manca mai di tenere presente in ogni suo gesto, in ogni sua scelta. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Noi fan sappiamo ormai benissimo cosa fare. Abbiamo scaricato la <b>app Marco Mengoni</b> (che è gratis, cosa rarissima nel panorama musicale), e sappiamo che quando dal palco si sente il suono di un battito (il classico <i>tu-tump</i> <i>tu-tump</i>) e sul megaschermo appare il simbolo della mano che tiene il cellulare, proprio in quel momento dobbiamo prendere il nostro telefonino o iPad che sia, <b>aprire la app</b> (che si apre proprio nella sezione LIVE), <b>cliccare al centro della banda grigia</b>, lì dove c'è lo stesso simbolo della mano che tiene un cellulare, e poi semplicemente <b>alzare lo smartphone</b>.
Nient'altro. Solo questo. </span></span></span><br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/l4SjMs8Gytk" width="560"></iframe>
</center>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Come potete vedere nel video di Letizia Gi,<b> l'effetto è strepitoso!</b> Grazie a una tecnologia nuovisima, che in Europa non è mai stata usata (è una novità persino per gli States), ogni singola app presente nel palazzetto viene utilizzata dal computer centrale del <b>MengoniLive2015</b> per emttere luci che si accendono e si spengono al ritmo della musica, trasformando così il buio del palazzetto in un luminosissimo tappeto di stelle. Incredibile! Credeteci sulla parola: <b>si rimane senza fiato!</b>. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Noi fan tutto questo lo sappiamo e lo facciamo, per la grande gioia del nostro artista. Però Marco quest'anno ha messo a segno una tripletta davvero entusiasmante prima con <i>Guerriero</i>, poi con il cd <i>Parole In Circolo</i> e poi con il secondo estratto <i>Esseri Umani</i>, conquistando nel giro di un paio di mesi un pubblico molto ma molto più vasto di quello rappresentato dal suo Esercito. Ecco, questo pubblico che è accorso ad Assago riempendo il Forum fin sugli spalti sotto il tetto e che ha velocizzato i sold-out di tutte le altre date del tour, questo pubblico che ha scoperto da pochi mesi l'incanto dell'universo musicale mengoniano, prorpio questo pubblico dell'app – ovviamente – ancora non sa nulla. E in tantissimi (ne siamo testimoni diretti) avrebbero voluto partecipare, avrebbero voluto essere parte di quel cielo stellato ma, come si sa, all'interno dei palazzetti la connessione internet viene schermata, per cui più o meno dopo le 20:30 non è più possibile scaricare la app se si è all'interno della location. </span></span></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifngH0FrpjkML5Au6oO-PdakgkWb4d8gxQyV-oChxvF1PCk0qehSjS7J5LNypGC5vEgc8mo93t3LEF2yQO6H9s5RyF-RNayXRdIPozpMVVyb9PnJB2AzLsM6HU2LMF44Yr79fsYygJcz8/s1600/marco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifngH0FrpjkML5Au6oO-PdakgkWb4d8gxQyV-oChxvF1PCk0qehSjS7J5LNypGC5vEgc8mo93t3LEF2yQO6H9s5RyF-RNayXRdIPozpMVVyb9PnJB2AzLsM6HU2LMF44Yr79fsYygJcz8/s640/marco.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Noi che sappiamo, noi che ci siamo e che niente ci è più prezioso di un sorriso di Marco, noi che stiamo in fila per il parterre o che gironzoliamo dalle parti dei varchi per le tribune, noi sì che <b>possiamo raccontare della app</b>, dell'effetto scenografico, della sua semplicità e soprattutto <b>della sua utilità</b>. Tra un sorriso e una battuta, possiamo accendere davanti agli occhi di Marco, sgranati per la meraviglia, il cielo più stellato che lui abbia mai visto! </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Noi lo abbiamo fatto e, superato un primo momento di imbarazzo, tutti coloro che abbiamo avvicinato hanno scaricato l'applicazione, ascoltato le nostre istruzioni e assicurato la partecipazione. D'altronde, quando si accende un intero palazzetto come si può non aver voglia di partecipare? </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Noi siamo l'Esercito. We Are One. L'Esercito + Marco = <b><span style="font-size: x-large;">∞</span></b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>È questo quello che ci rende speciali</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Adesso tocca a noi rendere un po' più speciale Marco a chi lo ha appena conosciuto. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Stay <span style="color: #990000;">APP</span>lauding!</b></span></span></span><br />
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-20235542569831562062015-04-28T21:31:00.000+02:002015-04-29T11:33:49.637+02:00Con l'app siamo apposto!<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>L'App Marco Mengoni</b> è diventata in 24 ore la protagonista delle comunicazioni ufficiali che riguardano l'ormai prossimo <b>Mengoni Live 2015</b>. Un motivo ci sarà: noi ancora non lo sappiamo ma possiamo provare a ragionarci su.</span></span></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHaJVDMgR11zOg118IFj5MR-D5Onpse1DnhERMjqfgdZz4DOOi9ZxSAHS_3e0KMEERbJPg9PHomk9xUBKik4m0ELCKKq-l4QTwnFo2Rozctxpw9xQGSenoMqJUhBGIJEHsZzjQyCexBk8/s1600/LIVE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHaJVDMgR11zOg118IFj5MR-D5Onpse1DnhERMjqfgdZz4DOOi9ZxSAHS_3e0KMEERbJPg9PHomk9xUBKik4m0ELCKKq-l4QTwnFo2Rozctxpw9xQGSenoMqJUhBGIJEHsZzjQyCexBk8/s1600/LIVE.png" height="400" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Dal numero di tweet e post a firma dello Staff e dalle parole dell'artista («<i>per essere protagonisti ai miei concerti servirà anche l'App, vi basta scaricarla</i>», ha detto nel corso dell'ultima intervista a Radio Norba), si intuisce che <b>la casa dove nascono le idee</b> avrà un ruolo importante nel corso del <span style="color: #0b5394;">#MengoniLive2015</span></span></span>
</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Sappiamo che questa app, innovativa sotto ogni punto di vista, consente la comunicazione sia da Marco ai fan, sia dai fan a Marco, cosa che abbiamo trovato entusiasmante fin da subito. E visto che adesso lo slogan è "<b>Al MengoniLive2015 il protagonista sarai anche tu</b>", diciamo che si può supporre che verrà utilizzata la parte che mette in comunicazione <b>noi fan</b> con <b>Marco</b>.<br /><b><br />Come?</b> Dovremo stare attenti alla app invece che al concerto? <br />Indubbiamente questa ci sembra un'ipotesi da scartare, visto che nessun artista vorrebbe trovarsi di fronte una folla di fan "distratti". È più plausibile che ci verrà chiesta una <b>interazione </b>in momenti ben precisi, chissà se durante lo spettacolo o forse anche prima (le code sono lunghe e piene di momenti di "stanca").</span></span></span></span></div>
<span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Che tipo di interazione? Ah, saperlo!<br />Però è vero che adesso la app si apre sulla sezione <b>Live</b>, con avviso golosissimo: <b>"entra qui e rendi il tuo concerto unico!</b>". Se "unico" vuol dire "irripetibile", vuol dire che sarà qualcosa di importante e a quanto pare <b>semplicissimo</b>, perché adesso cliccando su questo grigio "ansiogeno" si arriva solo a un ancora più ansiogeno countdown... Quindi, tutto quello che sarà, sarà possibile forse con un solo tap sul grigio.</span></span></span><br />
<br />
<br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwYE8NPDNVmGzL4tmoVocAbdkm9mJQ_T1X7sgKVmpzwfp8A6KstiAuTrSQg5KeKqRBhohf1dr2u26M8c5eqY9wGrmubKnUn3njdwH0UAs0gp4NiuaUGX6SY4_k8qn3mKIdhPdvRLk_nGg/s1600/game.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwYE8NPDNVmGzL4tmoVocAbdkm9mJQ_T1X7sgKVmpzwfp8A6KstiAuTrSQg5KeKqRBhohf1dr2u26M8c5eqY9wGrmubKnUn3njdwH0UAs0gp4NiuaUGX6SY4_k8qn3mKIdhPdvRLk_nGg/s1600/game.png" height="320" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Altro fatto su cui vogliamo speculare è il <b>#MengoniGame</b>, all'interno della sezione <b>Parole In Circolo</b>.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />Visto che non ci si arriva così facilmente, è possibile che si tratti esattamente di quello che sembra: <b>un gioco</b>. Avendo imparato a <b>inaspettarci</b> di tutto quando si tratta di Marco Mengoni, ci sembra estremamente difficile che possa trattarsi di un "Mengoni Crush Saga", di un "Bubble Marco Adventure" o di un "Collapse Mad King"! In ogni caso, un gioco (che si tratti del gioco dell'oca o di risiko o di monopoli) ha sempre un percorso, un punteggio (?), un premio in palio. E se questo gioco sta su una <b>app gratuita</b>, certo i premi in palio non potranno essere per un solo vincitore, né per pochi.<br /><br />Insomma, sia come sia, intanto noi la app l'abbiamo, tutta aggiornata. Sia quel che sia, ma è certo che <b>se riguarda Mengoni ci sarà solo da divertirsi</b>. E volete vedere che si tratta di un divertimento per tutti quanti insieme? Quel <b>We Are One</b> targato 2013 continua a ronzarci in testa...<br /><br /><span style="color: #990000;">Stay Tuned!</span></span></span></span><br />
<br />
</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-48898892338643876102015-03-30T19:34:00.001+02:002015-03-30T19:34:41.179+02:00Sugli store la Dam for Marco Mengoni App<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il 27 ottobre del 2012 abbiamo portato sugli store Google e Apple la nostra <i>Mengoni Fan App</i> gratuita, una applicazione che consentisse ai fan di tutto il mondo di avere sempre in tasca l'universo social mengoniano, un'unica icona da sfiorare per accedere non solo ai profili social ufficiali, ma anche agli strumenti che abbiamo affinato perché <b>la voce di Marco Mengoni risuonasse ovunque</b>: la nostra pagina facebook, il nostro profilo twitter, i nostri canali soundcloud e youtube, e soprattutto il nostro blog, dove leggere le ultime news, gli approfondimenti, le informazioni più utili relative al dove/come/quando “tradotte” per tutti noi che ancora facciamo a pugni con il lessico moderno e tecnologico. Insomma, proprio come era nelle intenzioni, abbiamo realizzato una app che fosse fatta da fan proprio per i fan.</span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJtVt8-dRdYvoxtHNAPugdaAqddsv1eSxL5HBhX1DodExj11GxgQJFeDGgDU6rOyoW4gv7Vz78v-Ocrf_2XPWsDswQQW9NvQva3qkZJsSYM4GpYaOOubJsvjBfyZk_ZbojznDy7RPSDEo/s1600/applee-android.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJtVt8-dRdYvoxtHNAPugdaAqddsv1eSxL5HBhX1DodExj11GxgQJFeDGgDU6rOyoW4gv7Vz78v-Ocrf_2XPWsDswQQW9NvQva3qkZJsSYM4GpYaOOubJsvjBfyZk_ZbojznDy7RPSDEo/s1600/applee-android.jpg" height="400" width="353" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il nostro obiettivo questo era all'inizio e questo è sempre stato, e sempre ci siamo ben guardate dal voler entrare in “concorrenza” con gli strumenti ufficiali, unica fonte di infomazioni che riconosciamo e che consigliamo sempre prima di ogni altra risorsa. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">All'indomani della pubblicazione della bellissima <a href="http://www.marcomengoni.it/#appmarcomengoni-video" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>App Marco Mengoni</b></u></span></a>, strumento ufficiale realizzato da professionisti in modo superbo, attingendo alle ultime novità tecnologiche, con gli unici e soli canali in grado di mettere in comunicazione i fan con l'artista e l'artista con i fan, proprio per evitare di occupare un terreno che non è il nostro, non lo è mai stato e mai lo sarà, abbiamo deciso di apportare modifiche
importanti alla nostra Fan App, a cominciare dall'icona, che ha perso il volto sorridente dell'artista ma si è colorato con il rosso della
nostra passione; e continuando con il nome: la <i>Mengoni Fan App</i> adesso è la <b>Dam for Marco Mengoni</b>, così da sottolineare ancora una volta la distanza tra questa nostra fan app e quella ufficiale.</span></span></span><br />
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Da fan per fan, quindi, la <b>Dam For Marco Mengoni App</b> si è aggiornata proprio come l'artista che omaggia, aggiungendo al suo menu anche l'accesso al profilo instagram ufficiale e quello al nuovo sito dell'artista, rinnovando anche la biografia fino ai nuovi e nuovissimi successi.</span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6n64DREDjoh3aoK1h5bYw8RlZfJZNXk38t1SrO7a4C7Iz82of9B8IvMVfOMVKNhb2TMAnIIZqb7OBZAD4W0PsR8hdPG98sXYeYC9aMPYDfG3kwMvtJHdu3oDjEOkcbNZAbZXlqa-XeWs/s1600/mappa-app-al-1-nov-2014.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6n64DREDjoh3aoK1h5bYw8RlZfJZNXk38t1SrO7a4C7Iz82of9B8IvMVfOMVKNhb2TMAnIIZqb7OBZAD4W0PsR8hdPG98sXYeYC9aMPYDfG3kwMvtJHdu3oDjEOkcbNZAbZXlqa-XeWs/s1600/mappa-app-al-1-nov-2014.jpg" height="238" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Un “lavoro” appassionato che ci viene premiato ogni giorno: <b>oltre diecimila app scaricate in tutto il mondo</b>, dalle Hawaii al Giappone e dall'Alaska all'Australia, e ben <b>60.000 visualizzazioni al mese </b>(in media) <b>della pagina facebook</b>. Il blog, che può essere tradotto in qualunque lingua, vanta visualizzazioni da oltre <b>68 Paesi diversi</b> (dagli Stati Uniti alla Cina) e ha raggiunto la cifra di circa <b>400.000 visualizzazioni</b>. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">È, lo sottolineamo ancora, <b>solo una fan app</b>, che mantiene il suo carattere gratuito e disponibile per tutti i supporti (<a href="https://itunes.apple.com/it/app/dam-for-marco-mengoni/id570926677?mt=8" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>iphone</b></u></span></a>, <a href="https://play.google.com/store/apps/details?id=com.conduit.app_99cda8ec01304b9187565b39e0f29f34.app&hl=it" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>smartphone</b></u></span></a>, <a href="https://itunes.apple.com/it/app/dam-for-marco-mengoni/id570926677?mt=8" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>iPad</b></u></span></a>), che a garanzia della sua onestà vanta, nonostante i nuovi aggiornamenti e le nuove restrizioni imposte da apple, l'accesso immediato sullo store <b>iTunes</b> con la <b>classificazione 4+</b>, ovvero la migliore. </span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Su Google Play per <b>Android</b> la classificazione è di <b>4,6 su 5</b>: non sarà perfetta, ma ci si può accontentare <span style="color: #990000;">;-)</span></span></span></span><br />
<br />
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-524517660010921732015-03-18T15:46:00.000+01:002015-03-18T15:46:19.960+01:00Il "come, dove e quando" per i contest mengoniani<br />
<h4 style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Riassunti, info e suggerimenti per partecipare ai tre contest che vedono protagonista Marco Mengoni</span></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span></h4>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk3j4w228OnO9yH8hG2FOuenz0y4Mrs-2enDar9DmSxVjwaBblQr8nJUUWYnVbc2CmA2FQmSGmm8bpuNgI9NAbC_6CLxVoGL8noHheVtXe5Y0DB5L3N6FN05ZsHPX5s0cP7-aO3GJ9nGw/s1600/marco-contest.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk3j4w228OnO9yH8hG2FOuenz0y4Mrs-2enDar9DmSxVjwaBblQr8nJUUWYnVbc2CmA2FQmSGmm8bpuNgI9NAbC_6CLxVoGL8noHheVtXe5Y0DB5L3N6FN05ZsHPX5s0cP7-aO3GJ9nGw/s1600/marco-contest.jpg" height="640" width="640" /></a>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Twix</b>, <b>Tim Music</b> e <b>App Marco Mengoni</b>: i tre <b>contest </b>che stanno tenendo impegnato l'Esercito di <span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span>. Facciamo un rapido riassunto su <b>come partecipare</b> (e ci aggiungiamo qualche consiglio utile che male non fa)</span></span></span><b>.</b></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #274e13;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><b>TWIX</b> - <b>fino al 10 aprile 2015</b></span></span></b></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTn7sZ5unt42IHzMcnOG20WDNwOml_kMswAM76VtGn2R54UgdhjhwJtoS6vWXXVEajDENGZY7v1pDDsz9sGtRqOv5QqGavuVcoPZ2YiJ1dXkySAnKxDahpVKoxMl9uyw17rUgN5VeshyU/s1600/twix.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTn7sZ5unt42IHzMcnOG20WDNwOml_kMswAM76VtGn2R54UgdhjhwJtoS6vWXXVEajDENGZY7v1pDDsz9sGtRqOv5QqGavuVcoPZ2YiJ1dXkySAnKxDahpVKoxMl9uyw17rUgN5VeshyU/s1600/twix.jpg" height="374" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Sulla <a href="http://www.twixonstageprivateshow.it/HomePage.asp" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>pagina dedicata al contest</b></u></span></a> è spiegato abbastanza chiaramente come partecipare. Ma noi preferiamo fare uno schema ancora più semplice, così da evitare ogni possibile fraintendimento.<br /><br />1. Comprare uno di questi prodotti a scelta:<br /><b>Twix</b> 50gr, Twix 50gr +15%, Twix multipack x3, Twix multipack x6, Twix multipack x7, Twix Miniatures 130g -- <b>Mars </b>minis 170g, Mars 51gr, Mars multipack x4, Mars multipack x6, Mars multipack x7, Mars Miniatures 130 gr. -- <b>Snickers </b>50gr, Snickers multipack x4, Snickers multipack x6 -- <b>Bounty </b>Minis, Bounty Miniatures, Bounty 57 gr, Bounty x6, Bounty x5, Bounty x9 -- <b>M<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">&</span>M’s</b> single peanut 45 gr, M<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">&</span>M’s single chocolate 45 gr, M<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">&</span>M’s single crispy 36 gr.<br /><br />2. Farsi dare lo scontrino (<i>consigliamo scontrino singolo per ogni pezzo</i>)<br /><br />3. Andare sul <a href="http://www.twixonstageprivateshow.it/HomePage.asp" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>sito </b></u></span></a>e cliccare, in basso al centro, su <b>PARTECIPA. </b>Qui dovete aggiungere la vostra data di nascita (<i>il concorso è riservato ai maggiorenni residenti in Italia</i>), e poi compilare il form inserendo tutti i dati richiesti con l'asterisco. Il <b>numero dello scontrino</b> è quel numero che di solito è anticipato da <b>SF</b>. <br /><br />4. Dopo aver compilato il form, cliccare su <b>PARTECIPA</b> (sempre in basso) perché c'è anche la possibilità di vincere un biglietto per il tour. Della serie, tentar non nuoce.<br /><br />5. Andare su twitter e scrivere un tweet che inizia con <span style="color: #0b5394;">#twixonstageprivateshow</span> e che racconti quali emozioni regalano le canzoni di Marco e/o perché si vuole vincere un concerto privato.<br /><br />Dall'11 aprile verrà selezionato 1 vincitore che avrà diritto a partecipare, insieme con 5 amici, al concerto privato che Marco terrà per l'occasione per questi soli 6 spettatori. A tutti i 6 fortunati verrà pagato viaggio e alloggio.</span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #274e13;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><b>TIM MUSIC - fino al 30 marzo</b></span></span></b></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidwudIsMvZEpd_PgqzlZp620yevqpWvliTVxwTfgoXaofJxPNQ1ux9AsTdTuTVNWyx9tLegSRzTOPUHao5DlKX4e4czJB4L_hObedvhFiB8l9DYEByq-uEpkVFF-VS9naFgoZQpeNLLHo/s1600/tim-cont.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidwudIsMvZEpd_PgqzlZp620yevqpWvliTVxwTfgoXaofJxPNQ1ux9AsTdTuTVNWyx9tLegSRzTOPUHao5DlKX4e4czJB4L_hObedvhFiB8l9DYEByq-uEpkVFF-VS9naFgoZQpeNLLHo/s1600/tim-cont.jpg" height="374" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Su questa <a href="http://marcomengoni.timmusic.it/" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>pagina </b></u></span></a>c'è Marco </span></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">in un video </span></span></span>che spiega come si partecipa, ovvero:<br /><br />1. Andare sulla pagina <a href="http://marcomengoni.timmusic.it/"><span style="color: blue;"><u><b>http://marcomengoni.timmusic.it/</b></u></span></a><br /><br />2. Cliccare sulla freccia sotto il video.<br /><br />3. Inserire il numero di telefono TIM - richiedere il codice - inserire il codice - cliccare su verifica.<br /><br />4. Registrarsi compilando il form (<i>il concorso è riservato ai residenti in Italia</i>).<br /><br />5. Scegliere la canzone tra le 11 proposte (<i>sono le tracce di </i>Parole In Circolo Tim Music Version<i>, quella con la bonus track </i>For You I Will).<br /><br />6. Caricare la foto che avete fatto su ispirazione della canzone scelta.<br /><br />7. Scrivere il perché della foto e della canzone con un testo lungo massimo 60 caratteri spazi inclusi (<i>praticamente la metà di un tweet</i>).<br /><br />8. Accettare la liberatoria sull’uso del contributo (<i>la foto</i>) fornito.<br /><br />Se siete <b>minorenni</b>, dovete scaricare la liberatoria che trovate sul sito, farla firmare da mamma o papà e inviarla sempre tramite sito insieme con il documento di identità di chi ha firmato la liberatoria. <br /><br /><b>Non inviate</b> foto non vostre o che ritraggono altre persone o cose che possono essere pubblicità (<i>niente lattine, bottiglie d'acqua o robe che abbiano un marchio visibile</i>).<br /><br /><b>Si può partecipare solo 1 volta</b>.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Agli 11 vincitori sarà pagato il pernottamento e il trasporto da stazione/aeroporto di Roma fino al luogo della cena.<br />(tutto il regolamento lo trovate <a href="https://cert1.engbms.it/fe-cmeng/static/doc/Regolamento_Special_Dinner_Mengoni.pdf" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>qui</b></u></span></a>)</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #274e13;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><b>#credonegliESSERIUMANI - App Marco Mengoni</b></span></span></span> </span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDHXenra6WaQZiPAqarR_1r_ibotVcwR33jw61Te6d_5GwJHeaXwnm4wDws1ptjh41NMOl42D4y_Xk6mHhw4fXDQLDOxRIsslh4teBO9drSNS2tT-nfmd2D4TM1P47gOr1hMhpMhuCa9w/s1600/racconto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDHXenra6WaQZiPAqarR_1r_ibotVcwR33jw61Te6d_5GwJHeaXwnm4wDws1ptjh41NMOl42D4y_Xk6mHhw4fXDQLDOxRIsslh4teBO9drSNS2tT-nfmd2D4TM1P47gOr1hMhpMhuCa9w/s1600/racconto.jpg" height="566" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Qui non si vince un incontro, ma si "vince" in modo diverso. <b>Si vince un sorriso</b> da parte di chiunque vedrà quello che verrà condiviso, e partecipare è semplicissimo:<br /><br />1. Trovare <i>un essere umano che ha coraggio di essere umano</i></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><i> </i><br />2. Fargli una foto</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />3. Caricarla su <b>instagram </b>con un breve testo che racconti la storia di questo essere umano (<i>non superate i 1000 caratteri spazi inclusi: instagram ha i suoi limiti</i>) e che inizi con <b>mi chiamo XXX</b> (<i>il nome della persona nella foto</i>) <b>e <span style="color: #0b5394;">#credonegliESSERIUMANI</span> </b><br /><br />Dopo qualche giorno (<i>sono foto, quindi vanno "moderate"</i>) la foto sarà disponibile nella sezione <b>Community </b>della app - cartella <b>Il Racconto</b>. Tra queste foto ne verranno scelte 7 che ogni domenica <b>saranno pubblicate</b> nell'album #credonegliESSERIUMANI <b>sulla pagina facebook di Marco Mengoni.</b></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b> </b><br />Un modo per fare sentire <b>all'artista</b> che il suo <b>Esercito </b>c'è, che ha ricevuto il messaggio e che <b>credere negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani</b> fa veramente il mondo un posto migliore. Provare per credere!</span></span></span><br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-40327288535393841742015-03-01T21:32:00.000+01:002015-03-01T21:32:51.427+01:00La leggera inconsapevolezza del fingere<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">di Emilia Gatti </span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">"La finzione è come una tela di ragno attaccata, sempre leggermente forse, ma comunque attaccata alla vita con tutti e quattro gli angoli. Spesso il legame è appena percettibile" </span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD_8v8bcDOGo_L_8S4_LVHHQ6hKFK6lq3bp6TfL17m1kSaJxfjY0-njiUvOfHMZLXemCyADa-TTRrPsy8DTq4mPn73xVxaMnhjXy58cJGqfjTa1CamQrQGYs4xQCS01spEsfSz7pSuBJA/s1600/marco-per-blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD_8v8bcDOGo_L_8S4_LVHHQ6hKFK6lq3bp6TfL17m1kSaJxfjY0-njiUvOfHMZLXemCyADa-TTRrPsy8DTq4mPn73xVxaMnhjXy58cJGqfjTa1CamQrQGYs4xQCS01spEsfSz7pSuBJA/s1600/marco-per-blog.jpg" height="350" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marco Mengoni in un frame del video <a href="http://youtu.be/U-4OrzSBfm8" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>Esseri Umani</b></u></span></a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Sì, prendiamo in prestito le parole di Virginia Woolf per sottolineare un paio di cose che abbiamo trovato nel video di <b>Esseri Umani</b> e che ci hanno colpito molto, che ci sono sembrate importanti. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La finzione è una ragnatela, un velo leggero che sembra debolissimo ma che cresce, si allarga, quasi dilaga, lasciando vedere il mondo - e noi al mondo - in modo poco nitido, opaco. <b>Fuori fuoco</b>, proprio come viene messo in evidenza dalle immagini pensate da <b>Marco Mengoni</b> e puntualmente dirette da Cosimo Alemà. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">È una sfocatura funzionale, che quasi nasconde le brutture di un mondo fatto di rovine, di cumuli di spazzatura, di grigio anonimo che tutto sembra voler contenere. Un senso di <b>uniformità</b> che non ha segni di vita, se non per il colore sgargiante delle maschere, di quel <b>giallo </b>che prorompe da ogni cuore pulsante, da ogni <b>essere</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Essere </b>come essere che vive, e poco importa che sia rosso, bianco, nero o tutto colorato. Esseri che non sono perfetti, che indossano canottiere e camicette con la scollatura sgualcita, come ogni giorno, come sempre, ma soprattutto come ovunque. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Esseri che si perdono a guardare la finzione altrui (cercando la verità dietro una fiction), in un gioco di rimandi che potrebbe non aver fine se non ci fosse un urlo, <b>quell'urlo</b>, quel «credo negli Esseri Umani» che aggiunge un aggettivo, e con lui la verità di ciò che siamo. <b>Umani</b>, ovvero consapevoli di avere diritto al rispetto e alla comprensione.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Comprensione soprattutto della nostra umanità, e quindi in grado di riconoscerla negli altri, perché negli altri ci specchiamo. Di nuovo un rimando senza fine: se cerchiamo la nostra verità negli altri, se gli altri indossano maschere si rischia di non vedere, di <b>non vedersi</b> più fino a <b>non sentirsi</b> più. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ecco l'importanza della lingua dei segni. Puoi essere sordo a te stesso, sordo a quell'urlo lanciato sulle macerie del mondo, ma puoi sempre vedere la <b>realtà schietta</b> e senza fraintendimendi in un gesto, che sia una lingua o semplicemente una mano tesa in aiuto. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Non c'è emozione nei volti con le maschere gialle. Non c'è alcun segno di distinzione "umana". Tutti uguali, tutti <b>egualmente fingitori</b>. Tutti: la bella bionda, il giovane riccioluto, il tatuato... ognuno dei personaggi del video ha qualcosa che lo potrebbe rendere speciale, eppure non c'è alcuna messa a fuoco sull'avvenenza della bionda, sul piercing della rossa o sui bicipiti del forzuto. Niente. Tutti sotto la stessa, uguale, piatta maschera. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Un messaggio che messo così sembra "senza speranza", ma il video - grazie alla profondità del soggetto e alla bella regia - infonde coraggio e forza. Perché <b>non c'è retorica</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Niente, neanche un accenno. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Non ci sono "diversi", non c'è alcuna traccia di compassione. Non c'è alcun "poverino!" per cui parteggiare anche solo per i 4 minuti del video. Persino la ragazza con la sindrome di Down è un'atleta olimpionica, negando così ogni possibile effetto pietas al nostro ego in cerca di "inferiori". <b>Siamo tutti uguali</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Non c'è alcuna via d'uscita da questo - scomodo - concetto. Siamo tutti uguali, tutti ugualmente mascherati, addirittura tutti mascherati allo stesso modo. Perché tutti, in fondo, vogliamo le stesse cose. Anzi, la stessa identica cosa: vogliamo essere amati, e per di più vogliamo essere amati <b>per quello che siamo davvero</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">L'immagine finale, la smorfia amara di chi si guarda allo specchio e non si riconosce, è il monito più terribile del video. Monito cui segue l'unica vera indiscutibile via d'uscita: <b>siamo umani</b>. Riconosciamolo agli altri, riconosciamolo a noi stessi. Accettiamoci per quello che siamo e accetteremo tutti per quello che sono.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br />La storia degli <b>esseri umani</b> lo insegna: l'amore ha vinto, vince e certamente vincerà.</span></span></span><br />
<br />
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-8682108865323194742015-02-21T20:40:00.001+01:002015-02-24T09:14:04.787+01:00Un tempo da sognare<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">di Marghe Laurenti </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> <i><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">...Ogni vibrazione che i tre artisti creano è un nuovo momento che in quei quadri si rispecchia e vola via...</span></i></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUhs9XwJV3z_fVPlTxgwJcs8YBFyyo07AvkeF60laz2o-SkN1bCaoTVQYHNBYNKdRz3Kg4cX4FbXUaFdM7MV9EFpozFBBt8UwoKlpH0qu2THQi5o8vIDRfjW3DBKpxrqDAx6Bh_HQLvCw/s1600/10929079_651538021619647_3755313793521413836_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUhs9XwJV3z_fVPlTxgwJcs8YBFyyo07AvkeF60laz2o-SkN1bCaoTVQYHNBYNKdRz3Kg4cX4FbXUaFdM7MV9EFpozFBBt8UwoKlpH0qu2THQi5o8vIDRfjW3DBKpxrqDAx6Bh_HQLvCw/s1600/10929079_651538021619647_3755313793521413836_n.jpg" height="640" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da sinistra: Serafino Tedesi, Marco Mengoni, Gianluca Ballarin.Foto dalla <a href="https://www.facebook.com/marcomengoniofficial/photos/a.425544114219040.1073741827.170049176435203/651538021619647/?type=1&permPage=1" target="_blank"><span style="color: blue;"><u>pagina facebook</u></span></a> di Marco Mengoni</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><i><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></i></span></span></span> </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Se un luogo fosse uguale all'altro, se ogni gesto artistico vivesse solo per se stesso, all'interno del proprio universo, allora tutti gli eventi lascerebbero la stessa traccia. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>I musei</b>, come i teatri e i templi religiosi, <b>sono luoghi a parte</b> rispetto alla vita di ogni giorno. Chi vi entra cambia modalità interiore, parla a voce più bassa, respira con lo sguardo un senso di grandezza e si sente pronto ad accogliere ciò che gli verrà offerto. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E soprattutto avverte, percepisce le migliaia e migliaia di persone che in quel luogo hanno dato al proprio cuore la possibilità di arricchirsi. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Lo scorso 14 febbraio <b>Marco Mengoni</b> ha cantato <a href="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f7db7539-6d02-4209-a7bd-eeb657e5a035.html" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>C'è Tempo</b></u></span></a> di Ivano Fossati in una sala della Pinacoteca di Brera, precisamente quella in cui molti quadri di Hayez, tra cui il famosissimo “Bacio”, galleggiano come isole preziose nella tonalità azzurra delle pareti. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Tre strumenti - un violino, un pianoforte e la voce umana - realizzano <b>un'opera invisibile nel regno del visibile</b>, vestono il tempo di movimento, là dove la dimensione temporale sembra non contare più.
Eppure il pezzo parla proprio di lui, il grande assente. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">
</span></span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">«</span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><i>Dicono che c'è un tempo per seminare</i>...</span></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">»</span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> è un inizio solenne (il riferimento è addirittura la Sacra Scrittura), ma anche disteso e sereno, come il primo passo di una lunga passeggiata. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E di lui si parla in tutto il brano: di tempo notturno e diurno, di tempo facile e difficile, di tempo battagliero, di tempo magico, di tempo da soli e di tempo insieme. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>L'aria intorno ai musicisti prende vita</b> ed il suono sembra entrare e perdersi tra le mura dell'antico castello in cui i due innamorati si baciano eternamente, sembra sfiorare dolcemente il giglio e la pelle marmorea della fanciulla bruna di “Pensiero malinconico” per poi fare l'occhiolino all'espressione benevola di Alessandro Manzoni. E via via animare gli altri quadri e le statue della sala, fino a volteggiare libero nel museo. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ogni vibrazione che i tre artisti creano è un nuovo momento che in quei quadri si rispecchia e vola via.
<b>L'umanità</b>, la “Fiumana” di Pellizza da Volpedo, <b>nel brano è </b></span></span></span><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">«</span></span><i>quel mare infinito di gente</i></span></span></span></b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">»</span></span> che continua a camminare</b>, che crede e che vuole un avvenire migliore. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Tutti i volti e i passi delle persone</b> che in quella sala hanno sostato, hanno guardato e hanno pensato a cosa li divide e cosa invece li unisce a quelle figure dipinte <b>vibrano nella musica</b>. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La voce di <b>Mengoni </b>è la linea che dà forma ai pensieri, che evoca le emozioni dell'autore, parole scritte da un altro, sì, ma a cui sa di poter dare molto di se stesso. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Così, quando le parole sono finite, anche lui <b>si trasforma in strumento</b> e si unisce, come in una treccia finemente dipinta, agli altri due in un finale che è come un tramonto. </span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">No, non tutti i luoghi sono uguali. Ognuno ha la propria risonanza che rende ancor più ricca la qualità della musica che sta ospitando. Difficile, sicuramente, sarà trovare un accordo così perfetto come è avvenuto in questa esecuzione di <i>C'è Tempo</i> nel suo speciale, sontuoso teatro.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span> </div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-67708847639138709932015-02-16T19:01:00.001+01:002015-02-16T19:29:16.961+01:00È tempo di futuro<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: x-small;">di Emilia Gatti</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">«C'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare». Parole preziosissime di Ivano Fossati cui <b>Marco Mengoni</b> ha dato una profondità infinita. Parole che ci sollecitano pensieri in libertà. </span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyreRFi5lnuJOTkcJ6sbRgDJIdPToWcdNM3v_0cNrFz-aoCafbpiUFsEh70v9wNo_nuxkKu5jpKkTDWK7e5Lf0lJYfpDe_6LMQwdpgNc8V1nteyQIIY1pfnBP3gRw7cxBF7215vX9p4B4/s1600/1551473_652050201568429_4364320372525517052_n.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyreRFi5lnuJOTkcJ6sbRgDJIdPToWcdNM3v_0cNrFz-aoCafbpiUFsEh70v9wNo_nuxkKu5jpKkTDWK7e5Lf0lJYfpDe_6LMQwdpgNc8V1nteyQIIY1pfnBP3gRw7cxBF7215vX9p4B4/s1600/1551473_652050201568429_4364320372525517052_n.png" height="355" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marco Mengoni canta <i>C'è Tempo</i> di Ivano Fossati alla Pinacoteca di Brera. Foto dalla <a href="https://www.facebook.com/marcomengoniofficial/photos/pcb.652052634901519/652050201568429/?type=1&theater" target="_blank">pagina facebook</a> dell'artista</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Perché chi ha seminato attenderà paziente, chi non ha seminato, e nulla ha da aspettare, allora sì, cercherà di riempire questa attesa come si fa con uno spazio vuoto, con un sacco dentro cui cacciare ogni sorta di inutile ammennicolo. Che sia musicale o no. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Due anni lontano dai riflettori - da quanto ci azzardiamo a presupporre (le nostre, sia ben chiaro, sono tutte ipotesi, pensieri in libertà, appunto) - sono stati per <b>Marco </b>un lungo <b>periodo di semina</b>. Il primo germoglio che abbiamo potuto ammirare è stato <span style="color: #134f5c;"><b>Guerriero</b></span>. L'albero, il primo di due, è stato <span style="color: #134f5c;"><b>Parole in Circolo</b></span>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">In un tempo così veloce, due anni di silenzio sono un'eternità.
Ha atteso a lungo. Ha seminato e poi è rimasto lì, a prendersi cura del suo giardino. Un giardino in cui crescono <b>parole e note</b>, un giardino che va innaffiato, nutrito, curato con passione. Un amore che non è mai certo del risultato, perché quello - alla fine - arriverà solo dopo l'esposizione al pubblico di quanto si è creato. E in quel momento, di questo c'è assoluta certezza, non ci sarà più tempo per rimediare. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Tempo</b>. Parola mistica. Il tempo esiste a prescindere da ogni cosa. Il tempo si prende, si perde, si occupa, si spreca. Il tempo si condivide e si risparmia, si tiene e si lascia. Certo, il tempo non torna. E non perdona. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Essere padroni del proprio tempo è la ricchezza più ambita, e saper usare il proprio tempo mette al riparo da rimorsi e amarezze. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il tempo, per chi è timido, è un amico-nemico. Perché lo si vede scorrere e non sempre si riesce ad acchiapparlo in quell'istante che è giusto, preciso, l'unico possibile. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Per chi è riservato, è una cosa ancora più seria e temibile, perché chi pensa tanto trova sempre il tempo per riflettersi da qualche parte, <b>guardarsi, vedersi, giudicarsi</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Sul tempo <b style="color: black;">Mengoni </b>ha detto tutto quello che si poteva dire. <b style="color: black;">Tempo come Vita</b> nelle parole di Fossati. E su <u><b><span style="color: blue;"><a href="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f7db7539-6d02-4209-a7bd-eeb657e5a035.html" target="_blank">questa interpretazione</a></span></b></u> non c'è bisogno di impiegare neppure un secondo per raccontarla, ché è stata così tanto <b style="color: black;">semplicemente perfetta</b> che ogni parola sarebbe uno spreco. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Tempo invece bisogna concederlo alla <b>necessità di comprendere quel tempo</b> che il musicista ha impiegato a seminare. Quello dedicato a tracciare la strada del futuro, il <b>tempo sognato di domani</b> che bisogna sognare oggi per poter costruire. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>È il tempo di Marco Mengoni</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">È il suo tempo, e oggi più che mai sarà pieno di quello che lui vorrà, di quello che sente, di quello che batte dentro il suo petto. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Sua la semina, <b>suo il raccolto</b>. In questo tempo mediocre si potrebbe anche restare confusi e abbagliati da un mutamento così radicale, proprio come lo è quello che trasforma un germoglio in albero possente. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">È una rivoluzione, con i suoi estimatori, i detrattori, difese appassionate e inquisizioni cieche. Ma è <b>una rivoluzione</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">«</span></span></span>Eppur si muove</span></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">»</span></span></span> disse Galileo per sovvertire l'ordine (sbagliato) delle cose. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E ci è voluto un intero futuro per comprendere quanto <b>coraggioso </b>fosse quel passato inquisito.</span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-66144468001787243982015-01-18T19:04:00.001+01:002015-01-18T19:04:43.864+01:00La forza del Guerriero<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">di M LaMarghe Laurenti </span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">
</span></span></span></b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">[...] Questo <i>uno di due</i>, il primo step di un progetto in continuo divenire,
ha di <b>Mengoni </b>l'eclettismo e l'eleganza, l'irrequietezza del giovane di
26 anni e la maturità di chi ha sudato su ogni passo del proprio
cammino [...]</span></span></span><b> </b></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiooT5r_7GHVgnivEI_uE78mAcL01qiffqHtK2AYyFv7ZCuPMVx9Jl8vV51Rmxz618ESFxsEXJyOwABhWbD191izAlBrOY8gzUZ-QEDJznbE2cnGXGAWQm00aKsX5VEr4hcqCpAGFOh-ME/s1600/Marco-al-microfono.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiooT5r_7GHVgnivEI_uE78mAcL01qiffqHtK2AYyFv7ZCuPMVx9Jl8vV51Rmxz618ESFxsEXJyOwABhWbD191izAlBrOY8gzUZ-QEDJznbE2cnGXGAWQm00aKsX5VEr4hcqCpAGFOh-ME/s1600/Marco-al-microfono.jpg" height="370" width="640" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Parole in Circolo</b> è il titolo – decisamente esplicito – con il quale <span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span> ha voluto dare la soluzione ancora prima di presentare l'enigma che ogni manifestazione artistica rappresenta. </span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"> </span></span></span> </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Nelle numerose interviste seguite all'uscita del suo nuovo album, il musicista spiega che a questo punto del suo percorso ha sentito il bisogno di lavorare maggiormente sui testi per raccontare di più e <b>trasmettere con maggiore sviluppo le sue emozioni</b> rispetto al passato. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">E questo è sicuramente vero anche se, come sempre, l'artista nella sua opera <b>si rivela e si nasconde</b>, si mostra sì, ma attraverso trucchi e maschere. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il testo di una canzone è un po' come la fotografia di una persona o il disegno della pianta di un edificio, ovvero un elemento di ottima fattura, già interessante se a realizzarlo è una mano sapiente, ma rimane statico, inerte senza l'effetto vitalizzante della musica che lo cambia e lo completa allo stesso tempo: le parole vanno veramente <b>in circolo</b>, diventano parte di chi le ascolta, entrano in lui fisicamente <b>solo attraverso la voce</b>. Così smettono di essere segni e diventano suoni. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">La voce è quella parte invisibile di noi che ci caratterizza profondamente e ci sfugge al tempo stesso. Nessuno può “sentire” la propria voce come la percepiscono gli altri, esattamente come l'immagine che di noi rende lo specchio ha il vizio di essere rovesciata rispetto alla realtà.
Lavorare sulla propria voce vuol dire <b>scendere nei nostri abissi</b>, capire da dove arriva la nostra allegria, cosa ci commuove, cosa ci fa gridare e mormorare parole smozzicate nel sonno. Non è facile, e ci vuole molto tempo. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span> - ragazzo giovanissimo con una voce incredibile per estensione, limpidezza, intonazione, consistenza - ha dovuto faticare immensamente per conoscerla e domarla, allontanandosi dalle trappole del sensazionalismo e trovando i canali giusti per esprimesi pienamente attraverso di essa, non solo sul piano superficiale della <b>bravura</b>, bensì su quello più denso della <b>creazione musicale</b>, dell'impronta dell'artista vero.
Infatti, avere una voce “bella” o “brutta” non è così fondamentale per fare il cantante se si sanno veicolare delle emozioni intense (e da Bob Dylan a Vasco Rossi, da Maria Callas a Gianna Nannini gli esempi si sprecano), ma quando la voce più che bella è spettacolare, incantevole, dotata quasi di vita propria rispetto alla persona da cui arriva, può diventare una trappola mortale per un artista. Se ne può diventare schiavi, come un'attrice della propria bellezza, entrando nel labirinto di un ruolo da cui molti sono stati spezzati. </span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKu_grd27cSkf9eaqrq-sJ2fyjdzjULkB2d6fKNNI6mKCaDjxwfppdcczXIeeVv2XMMhJIKcO9ZIhqvUwZAwOemcbGRWvb5CK1U0H7g4jdyHbjNA6aP9SKgC-fnggYxFfsW0DRGFHXM6I/s1600/Marco1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKu_grd27cSkf9eaqrq-sJ2fyjdzjULkB2d6fKNNI6mKCaDjxwfppdcczXIeeVv2XMMhJIKcO9ZIhqvUwZAwOemcbGRWvb5CK1U0H7g4jdyHbjNA6aP9SKgC-fnggYxFfsW0DRGFHXM6I/s1600/Marco1.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Questo <b>uno di due</b>, il primo step di un progetto in continuo divenire, ha di <span style="color: #134f5c;">Mengoni </span>l'eclettismo e l'eleganza, l'irrequietezza del giovane di 26 anni e <b>la maturità di chi ha sudato su ogni passo</b> del proprio cammino.
<b>È frutto di un lavoro minuzioso, certosino</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #134f5c;">Marco </span>dichiara di essere intervenuto anche <b>180 volte</b> su una sola traccia, ma nessuno degli intervistatori di turno ha fatto un commento in proposito. Per arrivare al risultato di 180 interventi su un pezzo vuol dire che ogni <b>dieci secondi</b> di quel brano sono stati riascoltati e modificati almeno una ventina di volte ciascuno, un lavoro incredibile. Come se uno chef per arrivare al sapore perfetto buttasse tutto e ricominciasse 500 volte. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ogni suono è stato calibrato rispetto agli altri per ottenere l'esatto effetto voluto da <span style="color: #134f5c;">Marco </span>e dal suo produttore Michele Canova. Il risultato è tale che se in <b>Guerriero </b>si sente il soffio del vento, lo scalpitare dei cavalli, cento voci diverse che si intrecciano (incise da <span style="color: #134f5c;">Marco </span>su ottave diverse, in modo da sembrare un coro misto di uomini e donne ); se in <b>Io Ti Aspetto</b> il cantato è elegante e preciso come un bisturi dal manico di madreperla - ben diverso dall'intenzione diretta e coinvolgente di <b>Esseri Umani</b> - è perché <span style="color: #134f5c;">Marco </span>è saldamente <b>alla guida del suo io vocale/musicale</b>. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Ascoltare <b>Parole in Circolo</b> significa salire su di un veicolo (astronave, carrozza, vascello, deltaplano...) <b>progettato, realizzato e condotto</b> da <span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span>, che si è avvalso certamente di vari ed illustri collaboratori, ma che ha dato un'impronta assolutamente personale ad ogni minimo particolare.
È un album molto più omogeneo dei precedenti, che scorre quasi senza soluzione di continuità da un brano all'altro nelle modalità di un pop a volte più melodico, a volte più ironicamente stuzzicante ma sempre di grande eleganza. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Come enunciarono i pionieri del design industriale del xx secolo: la gente, tutta la gente, ha diritto di avere nella propria quotidianità la stessa bellezza cui nei secoli precedenti avevano diritto solo le classi agiate. Anzi, tanto maggiore è la diffusione di un prodotto, tanto più meticolosa ed accurata deve esserne la progettazione. <span style="color: #134f5c;">Marco</span>, per dirla in metafora, ha realizzato per questa sua playlist una serie di brani sì molto "indossabili”, ma curati in ogni dettaglio.
Ad esempio, è straordinario come gli strumenti acustici e l'elettronica si fondano in una tensione anche molto “visuale”: certi sfondi, le atmosfere, i <i>mood</i> che solo l'elettronica può realizzare si sposano con la chiarezza di un arpeggio di chitarra, nitido, quasi solido nella sua matericità. Così <span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span> firma una “collezione” che ha tutta la genialità e la cura dei particolari del vero <b>Made in Italy</b>, ma con un respiro internazionale che le assicura un grande futuro. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Il <b>due di due</b> è ancora in viaggio e sicuramente porterà altri suoni ed altre atmosfere. Forse piatti dai gusti più decisi, profumati con spezie di altri continenti...
<b>Parole in Circolo</b> parte <b>uno </b>è un album pop di altissimo livello, inventato, pensato, realizzato e “suonato con la voce” da un artista che ha tutto il tempo e le qualità per stupirci ancora in mille modi diversi.</span></span></span><br />
<br />
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-5793506405151179792015-01-14T16:58:00.000+01:002015-01-14T18:38:51.784+01:00Parole e suoni per un mondo tutto nuovo<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;"><span style="font-size: x-small;">di Emilia Gatti </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">«Le parole sono pesanti», dice <span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span> parlando del suo ultimo disco, <b>Parole In Circolo</b> (<i>uno di due</i>). Ha ragione, noi lo abbiamo sempre saputo che le parole sono pietre, e come tali possono essere usate per lapidare o per costruire. In questo caso, ascoltando il cd dell'artista, possiamo dire a ragion veduta che le parole sono <b>mattoni</b>. E <span style="color: #134f5c;">Mengoni </span>ci <b>costruisce un mondo tutto nuovo</b>. </span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFg1WUZi2sCb1r_PwwFgoPNlMoZWNWyeCq_xlqJMa-5WJmA4HrfmlEkI3ZahEqyyqvNps4nhothxhiv_UYFtne2p60Bu6nVw4xeHDL0Js_nK75rXkGshVFkl5wFC7cur2VUcaa6LunqQ8/s1600/PAROLEINCIRCOLO.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFg1WUZi2sCb1r_PwwFgoPNlMoZWNWyeCq_xlqJMa-5WJmA4HrfmlEkI3ZahEqyyqvNps4nhothxhiv_UYFtne2p60Bu6nVw4xeHDL0Js_nK75rXkGshVFkl5wFC7cur2VUcaa6LunqQ8/s1600/PAROLEINCIRCOLO.png" height="635" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La copertina di Parole in Circolo (1/2) di Marco Mengoni</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">Folgorati da <b>Guerriero</b>, perfetto connubio di parole e musiche, avevamo molte aspettative per <b>Parole In Circolo</b>. E dopo averlo ascoltato una sola volta ci siamo ritrovati stupiti (ancora!) dal fatto che quello che abbiamo avuto non è quello che ci aspettavamo, ma molto di più. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;"><b>Parole pesanti</b>, mai taglienti anche se spruzzate qui e là di acido, che si accompagnano a <b>musiche</b> leggiadre, frizzanti, soavi, ma <b>sempre eleganti</b>. E tutto un <b>progetto in divenire</b> che giorno dopo giorno svela la sua grandezza, la sua spinta innovativa che ci fa ragionare su molte cose, a cominciare dal fatto che un artista così proiettato verso il futuro forse l'Italia non lo ha mai avuto. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">«<span style="color: #134f5c;">Le parole sono pesanti</span>», dice <span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span> rispondendo alle domande dei giornalisti, e chissà se è per questo che di parole lì sulla carta stampata oppure tra quelle degli speaker radiofonici abbiamo letto/ascoltato solo quelle di Mengoni. Forse perché c'è troppo da dire? Forse perché ancora non c'è la visione complessiva del progetto? Forse perché non ci si può sperticare in complimenti perché non usa per un giovane “ex talent”? Mah... Noi siamo fan, non abbiamo un canone da rispettare, possiamo sbagliare senza essere crocifissi, e abbiamo il tempo per approfondire l'argomento.
A cominciare dal “progetto”. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">Progetto che vede in un unicum <b>stile/fruizione/tecnologia/musica</b>. <span style="color: #134f5c;">Mengoni </span>si è caricato del ruolo di icona – e visto che lo è davvero, la sua non è neanche una scelta, ma piuttosto un'<b>espressione naturale</b> – e in quanto tale detta e anticipa la moda (dal pantalone arrotolato sulle caviglie che gli conosciamo da tre anni ai colori "impensabili" come il giallo puro), scegliendo di lavorare sull'<b>immagine </b>(abbigliamento e grafica) in modo assolutamente innovativo: tanto per fare un esempio, il suo booklet, pur essendo stampato su carta, dà la sensazione del <b>movimento</b> grazie a una <b>grafica in stile 3D</b>. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">E visto che parliamo di movimento, ecco che ci troviamo nelle mani la sua <b>app</b>, flusso di informazioni a doppio senso di circolazione (mai vista una uguale prima di adesso), che si va riempendo di contenuti che aprono, oltre che nuove “stanze”, <b>nuove vie di fruizione musicale</b> (cosa sarà mai tutta la sezione ghost track?).
Fruizione musicale che già si colora di nuovo quando il musicista annuncia “[...] <span style="color: #134f5c;">questo potrebbe essere uno dei miei ultimi cd fisici, di plastica</span> [...]” e scegliendo di rivolgersi a <b>Parole in Circolo - 1/2</b> come a una prima <b>playlist</b>, in attesa che le emozioni del suo tour 2015 gli ispirino il sound di quel <b>Parole in Circolo 2/2 </b>che ci verrà offerto, a quanto pare, entro l'anno.
E se così fosse? E se <span style="color: #134f5c;">Mengoni </span>stesse preparando il mercato a questa nuova <b>rivoluzione/evoluzione</b>?
E se questo “ex talent” fosse il primo a scegliere di pubblicare playlist al posto di dischi, playlist che si arricchiscono di nuove canzoni tutte le volte che un brano viene finito, viene modificato, riarrangiato, rimodellato?</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">(<i>Riflessione da fan: l'idea che questa rivoluzione sia stata approvata e che venga sostenuta dalla Major tra le major discografiche ci rende limpido il “peso specifico” di questo artista nell'ambito della discografia nazionale... e forse un po' di più.</i>) </span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtrnv0_spm52TtRWGRWhc3evaSZw01aQhrzJSLzqvwjqVHyq-vrSKmbr8Fs8cyk0zdWVj48yrlJk2ZGJw09EaSozzDjBL7rlyajNMaviMoA-g21t6IWr6DTY2395QXzPyC1TLtMqrdwOc/s1600/marco-x-blog.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtrnv0_spm52TtRWGRWhc3evaSZw01aQhrzJSLzqvwjqVHyq-vrSKmbr8Fs8cyk0zdWVj48yrlJk2ZGJw09EaSozzDjBL7rlyajNMaviMoA-g21t6IWr6DTY2395QXzPyC1TLtMqrdwOc/s1600/marco-x-blog.png" height="638" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">Nuovo. <b>Un mondo tutto nuovo</b>. Che si muove sui quattro elementi di filosofica memoria: <b>terra</b>, <b>aria</b>, <b>fuoco</b>, <b>acqua</b>. Platone e Empedocle ci scuseranno per l'accostamento, ma... ma noi siamo fan, ce lo possiamo concedere! </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">Cominciamo dall'<b>aria</b>, dalla <b>musica</b>, intesa qui proprio come prodotto degli strumenti musicali. Che si tratti di sintetizzatori o di un classico pianoforte poco importa, perché l'eleganza del risultato è così piena che non c'è differenza alcuna. Abbiamo ascoltato brani sostanziati solo da tastiere e brani che contengono oltre 160 tracce sonore (la maggior parte elettroniche), il tutto messo insieme in modo <b>delicato e forte nello stesso tempo</b>. Come l'aria, che soffia sul viso la brezza di una sera estiva o il vento tagliente di un temporale autunnale. Ci sono nuvole leggere di archi a fare più blu – per contrasto – il cielo infinito di questo disco; ci sono soffi di neve che cadono per dare più calore al nostro inverno; ci sono aliti di scirocco che sottolineano quel deserto di umanità in cui rischiamo di insabbiarci. Tutto con la stessa leggerezza (che è più <b>trasparenza</b>, non certo fragilità) di una giornata chiara in cui ci si attarda per una passeggiata primaverile sotto il sole.
Leggerezza, sì, ma mai volo inteso come perdita di contatto con la terra. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">E se l'armonia è aria, la <b>ritmica </b>è <b>terra</b>, è materia, è onda sonora concreta che ti investe e ti sposta. Fisicamente. Grancassa di batteria e effetti elettronici che sanno di selvaggio, di piedi nudi su roccia e sassi, di <b>contatto fisico</b> con una realtà che è da ballare o da abbracciare; da tenere stretta o da offrire, così come si offre un dono. E se è facile pensare a <b>Io Ti Aspetto</b>, <b>Come Un Attimo Fa</b> ed <b>È Per Questo</b>, vi invitiamo ad ascoltare <b>Esseri Umani</b>, introdotto da quella nuvola leggerissima del pianoforte e poi tradotto in realtà, in “<b>cosa possibile</b>” dal battito che segna la coda del brano, quello che ripete come un mantra “amore è amore e amore ha vinto, vince e vincerà”. Eccoli qui i brividi, eccola qui la matericità dell'<b>onda sonora</b> che ci investe e che ci sposta. E non solo fisicamente. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">Onde sonore “pesanti”, pesanti come <b>le parole delle liriche</b>. Che sono il <b>fuoco </b>di questo <b>Parole in Circolo</b>. Non c'è uno solo dei dieci testi che non vada ascoltato, letto con attenzione. Perché qui non c'è solo la bella canzone, la bella poesia. <b>Guerriero </b>non è solo una canzone d'amore. <b>Se Io Fossi Te</b> non è solo una favola. L'argomento trattato, affrontato da 10 angolazioni diverse è sì l'amore, ma è quello con la maiuscola. È l'<b>Amore degli umani</b>, è <b>Rispetto</b>. È <b>Libertà</b>. Ed è rispetto (chiesto e offerto) per la libertà, propria così come per quella altrui. </span></span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">Se un paio di anni fa <b>We Are One</b> è stato solo un hashtag, oggi è un sentimento che cresce sempre più vigoroso, seminato e innaffiato dall'<b>onestà del musicista</b>. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;"><b>Acqua</b> come il <b>suono della voce</b> che è il portale unico-e-solo per questo mondo. Suono come acqua perchè <b>tutto permea</b>, <b>tutto travolge</b>, <b>tutto riempie</b> e niente la può comprimere. Acqua che scorre, che si muove – e che muove - sempre, anche quando sembra ferma. </span></span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">Specchio d'acqua che sotto il sole delle emozioni completa l'aria, onda su cui riflettono fulmini, marea che sposta la terra. E che dalla terra, dissetata, si sposta in una nuvola, per poi piovere giù. Ma è come se piovesse all'insù, perché questa pioggia sembra sgorgare dalla parte più interna e più intima di chi la ascolta.
Una voce che con <b>Parole In Circolo</b> parla, <b>osando</b>, di Amore Universale. Una voce che si fa ascoltare, diventando <b>inattesa speranza</b> per i cuori più giovani, <b>dichiarazione d'onestà</b> per i cuori meno giovani. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black; font-size: large;">In ogni caso, non c'è nulla da temere, ché quel batticuore, quel sorriso, quella gioia nata senza neanche sapere perché non può far male.
In fondo, sono solo canzoni.</span></span>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-11026504997890130092015-01-06T09:53:00.000+01:002015-01-06T10:03:58.384+01:00La differenza tra pubblico e privato<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Parole in Circolo - Making of</b>. Ovvero: tutto quello che si cela dietro la "costruzione" di un disco. Ma c'è molto di più, come ci racconta la <b>clip n. 3</b>.</span></span></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg90syOsR5uIBlAwHlBJuWyW9kIDeiTYNQutrYc0a2XGP2n0RJc5urBEChyphenhyphenAJKZlLAPcWXEWXxGdS_Z5erHHywVMY_m6Tm24PruqRcHdAhk7QVg4Cigwp0b651XBk5h6eFU4scOuqZtBMU/s1600/marco-real.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg90syOsR5uIBlAwHlBJuWyW9kIDeiTYNQutrYc0a2XGP2n0RJc5urBEChyphenhyphenAJKZlLAPcWXEWXxGdS_Z5erHHywVMY_m6Tm24PruqRcHdAhk7QVg4Cigwp0b651XBk5h6eFU4scOuqZtBMU/s1600/marco-real.png" height="360" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Dopo aver visto l'arrivo a Los Angeles, lo studio di registrazione, l'incontro con i musicisti (<a href="http://www.realtimetv.it/video/marco-mengoni-paroleincircolo-making-of-clip-1/" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>clip n. 1</b></u></span></a>); dopo aver visto le prime fasi di lavorazione, con la registrazione della voce (<a href="http://www.realtimetv.it/video/marco-mengoni-paroleincircolo-making-of-clip-2/" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>clip n. 2</b></u></span></a>); ecco che <span style="color: #134f5c;"><b>Marco Mengoni</b></span> offre nella <a href="http://www.realtimetv.it/video/marco-mengoni-paroleincircolo-making-of-clip-3/" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>clip n.3</b></u></span></a> la parte fino a ora <b>più preziosa</b> del suo lavoro backstage: <b>se stesso</b>, il suo mondo ben diviso tra<b> pubblico e privato</b>. </span></span></span><br />
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<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">E questo è davvero un regalo immenso, perché ci dà modo di conoscere un po' <b>Marco-persona</b>, l'uomo lontano dalle telecamere, quello "quotidiano", quello che nessuno (a parte i suoi parenti e i suoi amici più intimi) conoscerà mai: <span style="color: #134f5c;">Marco </span>ci ha fatto vedere con i suoi occhi quello che lui ha visto, dall'Hard Rock Café alle pale eoliche nell'interland losengelino, dagli scaffali del supermercato fino alle immense highways, percorse con lo spirito della gita, con tanto di rifornimento "fai da te" e pulizia dei vetri.<br /><br />La clip è un riassunto della <b>vita dell'artista</b>, quella che di solito non si racconta, e che è fatta di privato e di pubblico insieme, tutto mescolato di continuo. </span></span></span><br />
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<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">La prima parte ha come protagonista <b>Mengoni-pubblico</b>, che parla della sua musica, del suo lavoro, del suo continuo confrontarsi con altre persone da un punto di vista professionale. Ma "<span style="color: #134f5c;"><i>il confronto è libertà, perché è così che si oltrepassano i propri limiti</i></span>". </span></span></span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;"><br />Infatti, <b>la telecamera oltrepassa il limite consentito ai fan</b>, e si sposta su <b>Mengoni-privato</b>, quel ragazzo che si concede una gita insieme con un paio di amici al solo scopo di godersi una giornata normale, visitando un parco naturalistico ("<span style="color: #134f5c;"><i>che è veramente enorme, più grande di Villa Ada, diciamo...</i></span>"), giocando senza maschera alcuna, tanto da ammettere che avevano finito per perdersi ("<span style="color: #134f5c;"><i>c'è pure scritto: LOST</i></span>") </span></span></span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;"></span></span></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwiBXKb0zkWDcd_EwADqxzDwXqItYaxtEGrxWciSHTG9vBqGqdCRT3M4YR6o16kRjBLoT3D6xj1bOnM-pwWz1WpauGoYndHqIRplq6hPvkgMZmqlvPKiiFd4TU5zwZzhG4aCzuWVH7NYw/s1600/real2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwiBXKb0zkWDcd_EwADqxzDwXqItYaxtEGrxWciSHTG9vBqGqdCRT3M4YR6o16kRjBLoT3D6xj1bOnM-pwWz1WpauGoYndHqIRplq6hPvkgMZmqlvPKiiFd4TU5zwZzhG4aCzuWVH7NYw/s1600/real2.png" height="358" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="color: #134f5c;">Marco</span> che gioca a fare il selvaggio, la cugina Iaia e la compagna d'avventure Marta che lo guardano complici e divertite... Poi il ritorno al lavoro, con <b>lo sguardo</b> serio e infinito <b>di Marco sul suo futuro</b>.<br /><br />Futuro che è fatto di lavoro. C'è tempo per un'ultima battuta, un ultimo lazzo arguto ("<span style="color: #134f5c;"><i>Tutto si crea, tutto si distrugge, niente si trasforma</i></span>") prima di tornare a essere il "<b>Signor Mengoni</b>", la faccia da fotografare e stampare in ogni minima espressione <i>glamour</i> possibile. </span></span></span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">Per lavoro, solo per lavoro.<br /><br />Ora si resta in attesa dell'ultima clip, la quarta, che verrà messa in onda su <b>Real Time</b> alle 21.05 di <b>domenica 11 gennaio</b>. </span></span></span><br />
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<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">Cosa ci riserverà di ancora più prezioso il nostro musicista?</span></span></span><br />
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<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="color: #990000;">Stay tuned!</span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="color: #990000;"> </span> </span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1892796756494629316.post-25265346862116930822014-12-18T19:02:00.000+01:002014-12-18T19:05:50.773+01:00Un Making Of che sorprende in anticipo<br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><b>Parole In Circolo – Making Of</b>. </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Quattro appuntamenti dedicati da Real Time al prossimo disco di <span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span>. </span></span></span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsVYkQ_7aZlp3PlH0B1Pg4JM2qm8ZNNS1hh8bHDqMU2TIvhpk2qcf4NXkZE9-QM_qxRj8jVSndfZp5hYY01GmLU35b3tmeC8f3jD9R9ZmYhai8K9vBSUMMyksBICaRCU8oppsT1Y11ZZc/s1600/pic.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsVYkQ_7aZlp3PlH0B1Pg4JM2qm8ZNNS1hh8bHDqMU2TIvhpk2qcf4NXkZE9-QM_qxRj8jVSndfZp5hYY01GmLU35b3tmeC8f3jD9R9ZmYhai8K9vBSUMMyksBICaRCU8oppsT1Y11ZZc/s1600/pic.jpg" height="546" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><a href="http://www.marcomengoni.it/share/updates/post/marco-mengoni-paroleincircolo-making-of" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><b>La notizia</b></u></span></a>, così come la leggiamo, ci ha fatto balzare sulla sedia. Perché di solito, per quanto ci ricordiamo, i “making of” vengono sì pubblicati (in forma di video, film, documentari, a volte anche libri), ma sempre <b>dopo </b>l'uscita del disco. Diciamolo: normalmente sono operazioni celebrative legate a un prodotto musicale di grande successo, messi in vendita per continuare a cavalcare l'onda perfetta. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #134f5c;">Marco Mengoni</span>, invece, la pensa diversamente. Anzi, ci sembra che invece di pensare – come fanno tutti – in prima persona singolare (io), l'artista laziale pensi in prima persona plurale, <b>NOI</b>.
Così, dopo aver fornito gratuitamente a tutti i suoi fan un nuovo fan club tecnologicamente avanzato, la sua app (gratuita e bellissima!), la casa <span style="color: #0b5394;">#DoveNasconoLeIdee</span> come lui stesso l'ha presentata, ecco che sembra volerci far partecipi del suo lavoro, mettendoci a disposizione tutta la fase di lavorazione di un disco che già ci appartiene e che man mano che verranno trasmesse le quattro puntate di questo speciale sarà sempre più <b>NOSTRO</b>. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Un Artista trasparente. Perché non c'è trucco né inganno: è tutto a disposizione, gratuitamente, ché Real Time, il canale televisivo che trasmetterà in quattro parti questo <b>Making of</b>, è un canale presente sul digitale terrestre, quindi senza bisogno di abbonamento. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="color: #0b5394;">#SemplicementeNOI</span> è stato un hashtag lanciato dal musicista qualche mese fa. Più trascorrono i giorni, più ne capiamo il senso e più ci accorgiamo di quanto immenso sia il suo modo di farci sentire davvero parte del suo progetto. Un progetto che nasce certo da una esigenza personale, quella di esprimersi in musica, ma che è pensato proprio per chi lo vorrà ascoltare, per chiunque voglia entrare a far parte del suo mondo. </span></span></span><br />
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<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: black;">Un mondo che è fatto di note e che usa tutta la tecnologia più nuova per farci sentire protagonisti, come se fossimo sempre sotto al suo palcoscenico a cantare e ballare e ridere e scherzare insieme con lui. <b>Insieme</b>. </span></span></span><br />
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<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Parole In Circolo – Making Of </span></span></span><br />
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">su Real Time </span></span></span><br />
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">canale 31 del digitale terrestre </span></span></span><br />
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">alle 21,05 </span></span></span><br />
<span style="color: #990000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">domenica 21 e 28 dicembre 2014; 4 e 11 gennaio 2015</span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0