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giovedì 25 settembre 2014



C'abbiamo pensato e ripensato, ma una traduzione migliore del nostro giudizio sulla app di Marco Mengoni non l'abbiamo trovata, per cui... 

È una figata pazzesca!!! 


Dopo l'immagine profilo dell'app, la foto del menu, tre screenshot e la riproduzione del simbolo grafico
che dà l'indicazione del movimento possibile sull'app


Dopo una settimana di corse da un social all'altro e di ipotesi – tutte molto fantasiose ma nessuna tanto azzardata – e persino con un giorno d'anticipo sul countdown, Marco Mengoni ha aperto il download della sua “casa”, lì #dovenasconoleidee

Una casa virtuale, aperta a tutti perché totalmente gratuita, da cui si può accedere sia via itunes che via android, costruita con i materiali tecnologici più avanzati che ci siano in giro e arredata con un gusto grafico davvero spettacolare! 

Andiamo con ordine e cominciamo proprio dall'arredo: la grafica. 
Scelti per le immagini i colori più giusti in assoluto, giallo – blu – rosso, e messi a contrasto con un elegantissimo bianco&nero, i dettagli colorati sembrano balzare fuori dallo schermo, come fossero dei portali liquidi dentro cui guardare qualcosa che realmente vive dall'altra parte. Poi, la semplicità (ah, chissà quanto c'hanno pensato prima di arrivare a questa soluzione “semplice”!) di due cerchi di diverse dimensioni che, posti uno sull'altro, danno il verso allo scroll, ovvero al movimento che bisogna dare allo schermo sfiorandolo con le dita. 

Questo è uno di quei dettagli tecnici che più ci è piaciuto: il movimento. L'app, grazie a chissà quali robe tecno-avanzate, è in continuo movimento. Si scrolla verso il basso e verso l'alto, va a destra e a sinistra, e basta bussare con un tap su un qualunque pezzo di schermo che si entra nella stanza di riferimento. Insomma, basta bussare e la porta viene aperta. 

Il movimento è davvero la particolarità di questa “casa”, che non solo si muove dall'artista verso i fan, ma anche al contrario: i fan, infatti, possono votare ogni singolo post o commento con il classico sistema dei pollici (pollice in giù rosso per “non mi piace” e pollice in su blu per “mi piace”), così da comunicare in tempo reale con il padrone di casa. Si possono votare i suoi post, ma addirittura anche tutti i commenti altrui grazie al fatto che nell'app vengono pubblicati in tempo reale tutti i tweet, tutti i post su facebook e tutte le foto su instagram che contengano l'hashtag selezionato da Mengoni: in questo momento il musicista segue #Mengonilive2015 e #8suoniper3colori, certo gli argomenti più felicemente scottanti di questi giorni. I due argomenti, in più, non stanno insieme in un unico guazzabuglio di tweet-immagini-post. Per ciascuno è riservata come una libreria nella stanza della Community, così da poter leggere tutto quello che succede in modo organizzato. 

C'è la stanza Tour, dove si comprano i biglietti per le attesissime otto date live del musicista targate 2015 (e se questi sono gli #8suoni, cosa saranno i #3colori?), e c'è la stanza Updates, ovvero quel posto in cui leggere tutte le comunicazioni ufficiali che riguardano Marco, i cui post scritti “di persona personalmente” stanno invece in un altro posto. Dove? Nella Community, lì, in una libreria a lui dedicata, a ribadire ancora una volta quanto lui desideri condividere tutto il condivisibile INSIEME con i suoi fan. 

C'è il pannello per accedere direttamente dalla app alle comunicazioni ufficiali su facebook, twitter, instagram e vevo (quest'ultimo è il canale primario su cui l'artista apre al pubblico i suoi video), e ci sono altre due stanze che, però, risultano ancora chiuse: Life e Exclusive. Forse serve ancora un po' di tempo per arredarle – come se non avessero ancora consegnato il mobilio e le tappezzerie... o la musica! – ma scommettiamo che saranno in futuro tra le più affollate. 

Solo 2 dettagli tecnici: l'app funziona con i sistemi operativi dal 4.0 di android e dal 7.1 di iOs (apple). Questa “casa” è stata pensata e fatta per i #nuovifuturi, utilizzando tutto il meglio che c'è oggi a disposizione per poter offrire tutto il meglio a un esercito di appassionati. 

Appassionati, sì, ma anche molto attenti. Per questo abbiamo fatto un giro su altre app e, con tutta onestà, dobbiamo ammettere che non siamo stati capaci di trovare un'altra app che possa essere paragonata a questa per innovazione e per filosofia: in quelle da noi visitate, lo scambio di idee tra artista e fan non è pensato, non è possibile. Ed è questo movimento, oltre alla grafica elegantissima e alla qualità straordinaria delle immagini, che ci ha fatto esclamare: che figata pazzesca!!!

Stay tuned!

 
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domenica 21 settembre 2014



E se fosse “facile”? E se non ci fosse proprio niente da indovinare? E se tutto quello che c'era da dire è stato detto chiaramente?


Da una settimana i fan di Marco Mengoni volano da un social all'altro seguendo le parole che l'artista scrive ora qui, ora là cercando di coglierne un significato nascosto, quasi fossero indizi, indovinelli. E se non lo fossero? E se i suoi messaggi fossero chiari e limpidi, e proprio per questo avessero sortito l'effetto contrario, ché niente è meglio “nascosto” di quanto viene tenuto in bella mostra?

Noi abbiamo seguito la via più semplice, e il doppio mosaico che ne è venuto fuori ci ha resituito precisamente #8suoni:

1 – il suono del silenzio
(Quando senti il silenzio. E sai che devi riempirlo perché è così forte il suo rumore che non riesci a sopportarlo. Chiuso dentro questa stanza. Poca luce... Flash di colore. Odore di chiuso. I pensieri si accavallano. Silenzio_)

2 – il suono del vento
(Vorrei restare qui dentro. Se potessi chiuderci i pensieri e lasciarli sedimentare un po’. Sbatte di continuo che sembra mi faccia compagnia. Questo chiudersi e riaprirsi a tempo di vento... Quasi suggerendomi la ritmica giusta. Esco_)

3 – il suono (il ritmo) delle cose
(Tengo il tempo fuori tempo massimo. Il ritmo delle cose.)

4 – il suono del pianoforte
(Non penso questo suono possa mai staccarsi da me... È come fosse un prolungamento delle braccia, una connessione wifi costante. Le dita che toccano i tasti freddi. Quasi impersonali. Eppure io sento il caldo quando suono...)

5 – il suono di una matita su un foglio di carta
(Striscia e incespica. Incerta per la ruvidezza. Quasi faccio fatica a ripassarne il tratto. Poi ci riesco e ascolto solo questo. Una matita su cartoncino può regalare un bel viaggio. Soprattutto d'inverno!)

6 – il suono del tempo
(Sembra quasi sia trascorsa una settimana invece è solo un'ora che sono seduto qui dentro. Questo suono loopante tic tac tic tic. Devo cambiarlo, magari spostarlo nell'altra stanza. Ti ipnotizza e di colpo perdo la concentrazione... Tanta scrittura, troppi pezzi, non sono sicuro riuscirò a sacrificarne qualcuno_ )

7 – il suono delle voci altrui
(Parliamo? Mi viene da ridere se penso a tutte le volte in cui ho simulato una discussione con chi c'era fuori. Ho immaginato i loro discorsi, mi sono immedesimato nelle telefonate, cercando di ripercorrere con le parole su carta tutti i lori dialoghi. In qualunque stagione. Come se davvero potessi sentire il suono delle voci, di qua dal vetro_)

8 – il suono della sua voce
(Il suono della mia voce. Questo suono sto cercando di conoscerlo ogni giorno di più. Di non odiarlo e di non amarlo, troppo. Sto imparando ad usarlo meglio, ci sto giocando. Ogni errore o dubbio mi serve per cercare di migliorare, divertendomi sempre. Questi 8 suoni sono solo un riassunto della miriade di suoni che mi hanno accompagnato e accompagnano ognuno di noi. In questo caso hanno ingrassato le pagine vuote, hanno animato delle basi nude. 8 giorni, 8 suoni e un messaggio. A BREVE in una casa, insieme... dove nascono le idee_)



 
Sono proprio otto suoni, e sono proprio gli otto suoni con i quali si “costruisce” un disco.

Un disco nasce dal silenzio che, come un contenitore vuoto, deve  essere riempito. Deve essere riempito da quello che, pur arrivando dall'esterno, ci ispira, ci conquista, ci avvince, ci spettina: proprio come il vento. Il vento “suona” a ritmo, perché è il ritmo che pompa energia da e dentro un disco; e il ritmo, il “tempo” musicale, è il vero cuore pulsante di un disco.

Accanto alla ritmica, in musica c'è la linea melodica, qui rappresentata dal pianoforte, e nel suono della matita ritroviamo il momento della stesura dei testi, a quanto sembra scritti questo scorso inverno. Il suono di un orologio che ticchetta è il suono del tempo che passa, delle mille cose da fare e da decidere. Ma non da soli: ecco il suono delle altre voci, di tutto quel mondo che lì, dietro al vetro della sala d'incisione, collabora e lavora affinché il progetto diventi oggetto concreto.

Perchè questo accada, c'è un ultimo passaggio: la registrazione della voce, della parte cantata. La registrazione della SUA voce.

Ed è lui, l'artista, il musicista, il cantante, il suonatore di corde vocali la vera origine di tutto. Lui è l'energia per cui tutto comincia e prende vita. Lui è il giallo, così come dichiarato a grandi lettere dalla foto profilo della sua pagina facebook. Da qui è facile, limpido addirittura, comprendere come il blu sia la musica, l'essenza profonda attraverso cui il musicista giunge al suo pubblico, l'appassionato punto rosso che chiude la sequenza dei #3 colori.

Avremo indovinato? Lo sapremo solo nei prossimi giorni, aspettando di leggere il “messaggio” che Mengoni scriverà nella sua casa: sarà il suo sito?

(elucubrato e scritto da mlml, nz, eg)
Stay tuned!


read more "#8suoniper3colori - COME nascono le idee"

martedì 16 settembre 2014



#8suoniper3colori #dovenasconoleidee è il doppio fil rouge lanciato da Marco Mengoni ai suoi fan, tutti coinvolti in una speciale – e divertentissima – caccia al tesoro “con sorpresa”. 


Questa è la prima foto postata da Marco Mengoni sulla sua pagina facebook: è da qui che è partita una strepitosa caccia al tesoro per la quale l'artista sta lasciando messaggi su ciascuno dei suoi social

Sì, con sorpresa. Perché nessuno ha idea di cosa accadrà allo scadere del countdown, sincronizzato dal musicista con scadenza lunedì 22 settembre.

Intanto, tutto l'Esercito è in fibrillazione da domenica 14 settembre, quando Mengoni ha cambiato la cover della sua pagina facebook: un enorme rettangolo bianco da cui si intravedevano, granzie a un buco, le nocchie della sua mano. Ma neanche il tempo di porsi la questione del significato di questa novità, che viene sostituita la foto profilo: via la cover dell'ep spagnolo, su un punto giallo in campo grigio.

Qui bisogna soffermarsi un attimo, perché se le cover “vanno e vengono”, le foto profilo – che nel mondo dei social rappresentano il brand e quindi sono la parte più importante dell'iconografia – le foto profilo, dicevamo, si cambiano solo per eventi importantissimi. Di solito i musicisti usano come foto profilo le cover delle loro ultime fatiche discografiche.

È chiaro che a questo punto di domenica sera l'Esercito era completamente, ma felicemente, disorientato, proprio come quando un bimbo si ritrova tra le mani il regalo che tanto aspetta ma in un tempo assolutamente non previsto.

Tempo. Parola fondamentale visto quello di cui stiamo discutendo. Perché di tempo Marco non ne ne ha dato che pochissimo prima di postare su facebook la sua immagine scattata in sala di registrazione accompagnandola con queste parole:


«Quando senti il silenzio. E sai che devi riempirlo perché è così forte il suo rumore che non riesci a sopportarlo. Chiuso dentro questa stanza.
Poca luce... Flash di colore. Odore di chiuso. I pensieri si accavallano. Silenzio_
#8suoniper3colori #dovenasconoleidee

- 8 > next stop > instagram
»

Confusi e felici (e ci scappa pure la citazione!), i fan sentono moltiplicare l'eccitazione ancor di più a fronte di quel tempo scandito: -8 > next stop > instagram.

Più che uno stop, è stato un pit-stop ché pochi minuti dopo ecco apparire sul social fotografico il profilo Mengonimarcoofficial. Tutto vuoto, tutto bianco (eccezion fatta per la foto profilo che riprende il segno grafico del punto, qui declinato nei tre colori fondamentali giallo-blu-rosso) ma con il conta-follower impazzito.

È già lunedì 15 settembre. E proprio su instagram arriva la seconda foto del protagionista, con un gioco di riflessi su una porta che ha fatto letteralmente “dare i numeri” ai blogger: se ne sono sentite di cotte e di crude ( “È il Tizio!” -  “È il Caio!”), e tutte ovviamente senza alcuna base di fondatezza. 

Torniamo alla foto, perché anche da qui passa il fil rouge di questo tour labirintico tra i social: come didascalia leggiamo:

«Vorrei restare qui dentro. Se potessi chiuderci i pensieri e lasciarli sedimentare un po’. Sbatte di continuo che sembra mi faccia compagnia. Questo chiudersi e riaprirsi a tempo di vento... Quasi suggerendomi la ritmica giusta. Esco_
#8suoniper3colori #dovenasconoleidee 


7 > next stop > twitter
»

Sarà anche uscito, ma prima di andare ha aperto un altro buco (anonimo) sulla sua cover facebook...

Immaginatevi come si è svegliato l'Esercito! Non vogliamo dire che tutti cinguettassero, ma è certo che twitter deve essere stato preso d'assalto fin dalle prime ore del mattino,  perché i tempi mengoniani conosciuti erano quelli notturni... Ma no, questa volta il cantautore di Ronciglione sbaraglia ogni scommessa e posta ad ora di pranzo la foto delle sue dita che accarezzano i tasti di un pianoforte. Con questa didascalia:

«Tengo il tempo fuori tempo massimo. Il ritmo delle cose. #8suoniper3colori #dovenasconoleidee 
-6 >next step> YouTube»

Fuori tempo massimo, come dire “in corto circuito”, sono andati i neuroni di chi segue con affetto e passione la carriera di questo Artista: leggere che domani mercoledì 17 settembre verrà postato qualcosa sul social che suona... bè, dovreste avere anche solo una vaga idea degli errori di battitura commessi per scrivere questo post per comprendere a quale livello di curiosità, ansia, eccitazione, divertimento Marco Mengoni sta portando i suoi fan!

Tempo. Mentre sulla cover della pagina facebook spunta un terzo buco (da cui occhiegga - sembra - una giacca di velluto giallo) tutti quanti si stanno ponendo le stesse domande: quanto tempo manca davvero alla pubblicazione del prossimo album? quanto tempo manca alla pubblicazione del nuovo singolo? Ma soprattutto, quanto tempo manca alla follia totale dei suoi fan più appassionati? “Poco, forse pochissimo” è la risposta per tutt'e tre le domande.

-6 (quasi -5) > next step > YOUTUBE


read more "Adesso è solo questione di TEMPO"