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lunedì 30 marzo 2015

Il 27 ottobre del 2012 abbiamo portato sugli store Google e Apple la nostra Mengoni Fan App gratuita, una applicazione che consentisse ai fan di tutto il mondo di avere sempre in tasca l'universo social mengoniano, un'unica icona da sfiorare per accedere non solo ai profili social ufficiali, ma anche agli strumenti che abbiamo affinato perché la voce di Marco Mengoni risuonasse ovunque: la nostra pagina facebook, il nostro profilo twitter, i nostri canali soundcloud e youtube, e soprattutto il nostro blog, dove leggere le ultime news, gli approfondimenti, le informazioni più utili relative al dove/come/quando “tradotte” per tutti noi che ancora facciamo a pugni con il lessico moderno e tecnologico. Insomma, proprio come era nelle intenzioni, abbiamo realizzato una app che fosse fatta da fan proprio per i fan.

Il nostro obiettivo questo era all'inizio e questo è sempre stato, e sempre ci siamo ben guardate dal voler entrare in “concorrenza” con gli strumenti ufficiali, unica fonte di infomazioni che riconosciamo e che consigliamo sempre prima di ogni altra risorsa. 
All'indomani della pubblicazione della bellissima App Marco Mengoni, strumento ufficiale realizzato da professionisti in modo superbo, attingendo alle ultime novità tecnologiche, con gli unici e soli canali in grado di mettere in comunicazione i fan con l'artista e l'artista con i fan, proprio per evitare di occupare un terreno che non è il nostro, non lo è mai stato e mai lo sarà, abbiamo deciso di apportare modifiche importanti alla nostra Fan App, a cominciare dall'icona, che ha perso il volto sorridente dell'artista ma si è colorato con il rosso della nostra passione; e continuando con il nome: la Mengoni Fan App adesso è la Dam for Marco Mengoni, così da sottolineare ancora una volta la distanza tra questa nostra fan app e quella ufficiale.
Da fan per fan, quindi, la Dam For Marco Mengoni App si è aggiornata proprio come l'artista che omaggia, aggiungendo al suo menu anche l'accesso al profilo instagram ufficiale e quello al nuovo sito dell'artista, rinnovando anche la biografia fino ai nuovi e nuovissimi successi.

Un “lavoro” appassionato che ci viene premiato ogni giorno: oltre diecimila app scaricate in tutto il mondo, dalle Hawaii al Giappone e dall'Alaska all'Australia, e ben 60.000 visualizzazioni al mese (in media) della pagina facebook. Il blog, che può essere tradotto in qualunque lingua, vanta visualizzazioni da oltre 68 Paesi diversi (dagli Stati Uniti alla Cina) e ha raggiunto la cifra di circa 400.000 visualizzazioni
È, lo sottolineamo ancora, solo una fan app, che mantiene il suo carattere gratuito e disponibile per tutti i supporti (iphone, smartphone, iPad), che a garanzia della sua onestà vanta, nonostante i nuovi aggiornamenti e le nuove restrizioni imposte da apple, l'accesso immediato sullo store iTunes con la classificazione 4+, ovvero la migliore.
Su Google Play per Android la classificazione è di 4,6 su 5: non sarà perfetta, ma ci si può accontentare ;-)

read more "Sugli store la Dam for Marco Mengoni App"

mercoledì 18 marzo 2015


Riassunti, info e suggerimenti per partecipare ai tre contest che vedono protagonista Marco Mengoni 


 
Twix, Tim Music e App Marco Mengoni: i tre contest che stanno tenendo impegnato l'Esercito di Marco Mengoni. Facciamo un rapido riassunto su come partecipare (e ci aggiungiamo qualche consiglio utile che male non fa).

TWIX - fino al 10 aprile 2015


Sulla pagina dedicata al contest è spiegato abbastanza chiaramente come partecipare. Ma noi preferiamo fare uno schema ancora più semplice, così da evitare ogni possibile fraintendimento.

1. Comprare uno di questi prodotti a scelta:
Twix 50gr, Twix 50gr +15%, Twix multipack x3, Twix multipack x6, Twix multipack x7, Twix Miniatures 130g -- Mars minis 170g, Mars 51gr, Mars multipack x4, Mars multipack x6, Mars multipack x7, Mars Miniatures 130 gr. -- Snickers 50gr, Snickers multipack x4, Snickers multipack x6 -- Bounty Minis, Bounty Miniatures, Bounty 57 gr, Bounty x6, Bounty x5, Bounty x9 -- M&M’s single peanut 45 gr,  M&M’s single chocolate 45 gr, M&M’s single crispy 36 gr.

2. Farsi dare lo scontrino (consigliamo scontrino singolo per ogni pezzo)

3. Andare sul sito e cliccare, in basso al centro, su PARTECIPA. Qui dovete aggiungere la vostra data di nascita (il concorso è riservato ai maggiorenni residenti in Italia), e poi compilare il form inserendo tutti i dati richiesti con l'asterisco. Il numero dello scontrino è quel numero che di solito è anticipato da SF

4. Dopo aver compilato il form, cliccare su PARTECIPA (sempre in basso) perché c'è anche la possibilità di vincere un biglietto per il tour. Della serie, tentar non nuoce.

5. Andare su twitter e scrivere un tweet che inizia con #twixonstageprivateshow e che racconti quali emozioni regalano le canzoni di Marco e/o perché si vuole vincere un concerto privato.

Dall'11 aprile verrà selezionato 1 vincitore che avrà diritto a partecipare, insieme con 5 amici, al concerto privato che Marco terrà per l'occasione per questi soli 6 spettatori. A tutti i 6 fortunati verrà pagato viaggio e alloggio.


TIM MUSIC - fino al 30 marzo


Su questa pagina c'è Marco in un video che spiega come si partecipa, ovvero:

1. Andare sulla pagina http://marcomengoni.timmusic.it/

2. Cliccare sulla freccia sotto il video.

3. Inserire il numero di telefono TIM - richiedere il codice - inserire il codice - cliccare su verifica.

4. Registrarsi compilando il form (il concorso è riservato ai residenti in Italia).

5. Scegliere la canzone tra le 11 proposte (sono le tracce di Parole In Circolo Tim Music Version, quella con la bonus track For You I Will).

6. Caricare la foto che avete fatto su ispirazione della canzone scelta.

7.  Scrivere il perché della foto e della canzone con un testo lungo massimo 60 caratteri spazi inclusi (praticamente la metà di un tweet).

8. Accettare la liberatoria sull’uso del contributo (la foto) fornito.

Se siete minorenni, dovete scaricare la liberatoria che trovate sul sito, farla firmare da mamma o papà e inviarla sempre tramite sito insieme con il documento di identità di chi ha firmato la liberatoria. 

Non inviate foto non vostre o che ritraggono altre persone o cose che possono essere pubblicità (niente lattine, bottiglie d'acqua o robe che abbiano un marchio visibile).

Si può partecipare solo 1 volta.


Agli 11 vincitori sarà pagato il pernottamento e il trasporto da stazione/aeroporto di Roma fino al luogo della cena.
(tutto il regolamento lo trovate qui)


#credonegliESSERIUMANI - App Marco Mengoni


Qui non si vince un incontro, ma si "vince" in modo diverso. Si vince un sorriso da parte di chiunque vedrà quello che verrà condiviso, e partecipare è semplicissimo:

1. Trovare un essere umano che ha coraggio di essere umano

 
2. Fargli una foto


3. Caricarla su instagram con un breve testo che racconti la storia di questo essere umano (non superate i 1000 caratteri spazi inclusi: instagram ha i suoi limiti) e che inizi con mi chiamo XXX (il nome della persona nella foto) e #credonegliESSERIUMANI

Dopo qualche giorno (sono foto, quindi vanno "moderate") la foto sarà disponibile nella sezione Community della app - cartella Il Racconto. Tra queste foto ne verranno scelte 7 che ogni domenica saranno pubblicate nell'album #credonegliESSERIUMANI sulla pagina facebook di Marco Mengoni.

 
Un modo per fare sentire all'artista che il suo Esercito c'è, che ha ricevuto il messaggio e che credere negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani fa veramente il mondo un posto migliore. Provare per credere!


read more "Il "come, dove e quando" per i contest mengoniani"

domenica 1 marzo 2015


di Emilia Gatti

"La finzione è come una tela di ragno attaccata, sempre leggermente forse, ma comunque attaccata alla vita con tutti e quattro gli angoli. Spesso il legame è appena percettibile" 

Marco Mengoni in un frame del video Esseri Umani

Sì, prendiamo in prestito le parole di Virginia Woolf per sottolineare un paio di cose che abbiamo trovato nel video di Esseri Umani e che ci hanno colpito molto, che ci sono sembrate importanti. 

La finzione è una ragnatela, un velo leggero che sembra debolissimo ma che cresce, si allarga, quasi dilaga, lasciando vedere il mondo - e noi al mondo - in modo poco nitido, opaco. Fuori fuoco, proprio come viene messo in evidenza dalle immagini pensate da Marco Mengoni e puntualmente dirette da Cosimo Alemà. 

È una sfocatura funzionale, che quasi nasconde le brutture di un mondo fatto di rovine, di cumuli di spazzatura, di grigio anonimo che tutto sembra voler contenere. Un senso di uniformità che non ha segni di vita, se non per il colore sgargiante delle maschere, di quel giallo che prorompe da ogni cuore pulsante, da ogni essere

Essere come essere che vive, e poco importa che sia rosso, bianco, nero o tutto colorato. Esseri che non sono perfetti, che indossano canottiere e camicette con la scollatura sgualcita, come ogni giorno, come sempre, ma soprattutto come ovunque. 

Esseri che si perdono a guardare la finzione altrui (cercando la verità dietro una fiction), in un gioco di rimandi che potrebbe non aver fine se non ci fosse un urlo, quell'urlo, quel «credo negli Esseri Umani» che aggiunge un aggettivo, e con lui la verità di ciò che siamo. Umani, ovvero consapevoli di avere diritto al rispetto e alla comprensione.

Comprensione soprattutto della nostra umanità, e quindi in grado di riconoscerla negli altri, perché negli altri ci specchiamo. Di nuovo un rimando senza fine: se cerchiamo la nostra verità negli altri, se gli altri indossano maschere si rischia di non vedere, di non vedersi più fino a non sentirsi più. 

Ecco l'importanza della lingua dei segni. Puoi essere sordo a te stesso, sordo a quell'urlo lanciato sulle macerie del mondo, ma puoi sempre vedere la realtà schietta e senza fraintendimendi in un gesto, che sia una lingua o semplicemente una mano tesa in aiuto. 

Non c'è emozione nei volti con le maschere gialle. Non c'è alcun segno di distinzione "umana". Tutti uguali, tutti egualmente fingitori. Tutti: la bella bionda, il giovane riccioluto, il tatuato... ognuno dei personaggi del video ha qualcosa che lo potrebbe rendere speciale, eppure non c'è alcuna messa a fuoco sull'avvenenza della bionda, sul piercing della rossa o sui bicipiti del forzuto. Niente. Tutti sotto la stessa, uguale, piatta maschera. 

Un messaggio che messo così sembra "senza speranza", ma il video - grazie alla profondità del soggetto e alla bella regia - infonde coraggio e forza. Perché non c'è retorica
Niente, neanche un accenno. 

Non ci sono "diversi", non c'è alcuna traccia di compassione. Non c'è alcun "poverino!" per cui parteggiare anche solo per i 4 minuti del video. Persino la ragazza con la sindrome di Down è un'atleta olimpionica, negando così ogni possibile effetto pietas al nostro ego in cerca di "inferiori". Siamo tutti uguali

Non c'è alcuna via d'uscita da questo - scomodo - concetto. Siamo tutti uguali, tutti ugualmente mascherati, addirittura tutti mascherati allo stesso modo. Perché tutti, in fondo, vogliamo le stesse cose. Anzi, la stessa identica cosa: vogliamo essere amati, e per di più vogliamo essere amati per quello che siamo davvero

L'immagine finale, la smorfia amara di chi si guarda allo specchio e non si riconosce, è il monito più terribile del video. Monito cui segue l'unica vera indiscutibile via d'uscita: siamo umani. Riconosciamolo agli altri, riconosciamolo a noi stessi. Accettiamoci per quello che siamo e accetteremo tutti per quello che sono.

La storia degli esseri umani lo insegna: l'amore ha vinto, vince e certamente vincerà.


read more "La leggera inconsapevolezza del fingere"