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mercoledì 30 maggio 2012

"I talenti come lui sono stretti in Italia", dice Enrico Melozzi

 

Enrico Melozzi: Il futuro di Mengoni
è all'estero, dove il suo talento verrebbe capito



Roma, Gran Teatro, 27 maggio.
Tra i primo e il secondo tempo
del concerto conclusivo
del Tour Teatrale di Marco Mengoni,
abbiamo avvicinato
il Maestro Enrico Melozzi
mentre, chiacchierando
con un gruppo di fans
del protagonista, commentava:
“Marco è un mito,
è incredibile come sa stare
su un palco…”.
Da qui lo spunto
per fargli un paio di domande
.




(nella foto, il Maestro Enrico Melozzi - ph_ Sergio Marcello Gregorat)




Come ha visto Mengoni stasera rispetto allo show di apertura, lo scorso 19 aprile agli Arcimboldi di Milano?
"Molto più sciolto e padrone della situazione, fa mille variazioni, inventa sempre”.

E della band cosa ne pensa?
"Sono musicisti straordinari, una delle migliori band che ho sentito in questo periodo in Italia. Anche la band di Noemi è straordinaria! E che dire di quella di Fiorella Mannoia, è fantastica! Ma sono in quindici a suonare, questi sono solo in sette!”.

Possiamo dire che qui c'è Marco che fa per gli altri otto?
“Eh si!”-

Possiamo affermare allora che è stata raggiunta una dimensione musicale di alto livello?
“Indubbiamente! Si viene per ascoltare della musica, non solo per ascoltare il fenomeno Mengoni”.

Vista la sua esperienza nel mondo della musica, ci può aiutare a comprendere il motivo per cui le radio sembrano ignorare tanto talento?
“Le radio... si sa, passano sempre le stesse canzoni... e poi Marco fa pezzi difficili per il gusto medio... ma alla fine, a noi del gusto medio... ma che ce frega? a lui deve interessare il top del top".

In che senso difficili?
“Il disco di Marco è uno dei più difficili usciti in Italia negli ultimi anni. Non viene recepito a pieno  dal grande pubblico, ma il miracolo sta proprio nel fatto che sento e vedo cantare il pubblico canzoni molto complesse, e questo significa che la gente ha voglia comunque di prodotti sempre più complessi”.

Eppure il grande successo di questi concerti dimostra che il pubblico per Marco c'è in Italia, che qui c’è gente che ha voglia di cose nuove.
“Si, c'è, ma l'ambiente commerciale tende ad ignorarlo e a spingere gente molto più banale di lui, ma di certo questo non deve preoccuparlo. Lui sta a un livello superiore rispetto alla media e in ogni caso il prossimo disco - fossi in lui - lo farei in inglese o in spagnolo: i talenti come lui stanno stretti in Italia". 


Pensa che tutta questa presenza di pubblico possa essere un segnale importante, che possa contribuire ad imporre Mengoni nei circuiti musicali più diffusi?
“Indubbiamente una serie di teatri sold out o quasi è un ottimo segnale. Però, restando con i piedi per terra, il futuro di Marco non lo vedo in Italia. Io lo vedo nei grandi teatri all'estero: lì sì che verrebbe capito pienamente”.


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Enrico Melozzi in una bella foto di Stellisonica
Un paio di notizie
sul Maestro Enrico Melozzi

Potete leggere un gran bell'articolo che ci racconta chi sia, cosa ha fatto (così da poter avere la più giusta misura per "pesare" le sue parole sul talento del nostro Marco) cliccando questo link che porta sulle pagine del Giulianovanews

 Oppure potete andare a curiosare sulla sua pagina MySpace




Per conoscere al meglio un musicista compositore direttore d'orchestra è sempre buona cosa ascoltare le sue composizioni: qui potrete ascoltare L'Uomo Fiammifero e la Sinfonia Concertante in C minor

E per conoscere il suo gran bel progetto Teatro Valle Bene Comune - di cui questo blog si onora essere socio sostenitore - sfogliate il sito del Teatro Valle Occupato e pensate a quanto possa essere importante un piccolo gesto per fare della Cultura un Bene veramente Comune!


In questo blog, sul Teatro Valle Occupato e su Marco Mengoni al Valle:Musica e incursioni urbane












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