Ad Three Slide Menu

domenica 20 gennaio 2013

Nuova vita per la Canzone Italiana



Uno spettro si aggira per la Riviera dei Fiori : la Canzone Italiana 
data per morta anche troppe volte, che però continua a rivelarsi 
ed a rispecchiare nel bene e nel male la spirito del nostro Paese

Marco Mengoni in una foto pubblicata sulla bacheca facebook di Fiorella Mariucci

Quest'anno la direzione artistica impersonata da Fabio Fazio ha deciso di puntare tutto su di lei, scrollandole di dosso quell'appendice vagamente denigratoria di “sanremese” e riportandola alla sua dignità di Canzone tout court, brano musicale che pur nella sua brevità riesce a creare un mondo di emozioni.
Per questo ha affidato la direzione musicale a Mauro Pagani, eccellente musicista, compositore, arrangiatore e produttore, anima del più genuino gruppo rock italiano – la mitica P.F.M. - ed ideatore di quel miracolo culturale che fu la collaborazione tra il gruppo stesso e Fabrizio De André.

Se l'intento è quello di sanare la frattura tra il Paese e la sua Canzone, la ricetta adottata è quella della contemporaneità, cioè di far esprimere all'interno del Festival quegli artisti che maggiormente sono in sintonia con la nostra realtà e lo spirito che la rappresenta.

Alla domanda (già un po' “antica”) se la presenza di giovani artisti emersi grazie ai talent show costituisca il rischio di una perdita d'identità da parte della manifestazione, il Maestro Pagani risponde: Non basta uscire da uno di questi programmi per farsi strada. Chi non ha stoffa, dopo sei mesi di concerti finisce la carriera. E sulla qualità dei brani aggiunge: A Sanremo abbiamo Gianna Nannini, che insieme a Pacifico ha scritto un brano per Marco Mengoni, ed altri autori come Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Francesco Bianconi dei Baustelle, Avion Travel, Enzo Gragnaniello: talenti che distribuiscono talento.

La decisione di far portare a ciascun big due pezzi va nella stessa direzione: non più l'esasperazione di un “tutto o niente” nei tre minuti e spiccioli di un brano, ma la possibilità di mostrare le proprie capacità dal vivo in più sfaccettature, da artisti e non solo figuranti del gossip o vetuste cariatidi dal passato glorioso.

Certo, gli autori devono credere nei loro interpreti, non bastano nomi eccellenti a creare una magia, e su questo la rocker senese fa scuola: Mengoni canta da dio, dice senza mezzi termini.

La prospettiva è invitante e la Canzone Italiana, da indistinto fantasma, può tornare a trasformarsi in concreta presenza che ci accompagnerà per il tempo a venire. (mlml)

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta qui....