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martedì 4 giugno 2013

Un palcoscenico come paradiso "qui e adesso"



Marco corre avanti, noi ci fermiamo
un momento per gustare ciò che è stato
e per sognare quel che sarà



ZERO/UNO Facile come un click. Dal vuoto apparente di una cifra piena di presagi – come il buio in una stanza che diventa solido come la luce, o come il silenzio prima o dopo la musica – al tuttopieno di 10 sold out consecutivi per una lussuosa Anteprima voluta da un artista che, fortunatamente, in questo caso non sa aspettare di tornare sopra un palco. 

ZERO Come l'anteprima dell'Anteprima, come l'ultima occhiata allo specchio prima di uscire e di correre, con una lisciata al ciuffo solo apparentemente distratta e la voglia di fare musica, ma anche parole, di raccontarsi per davvero.

UNO Come la prima che deve essere talmente perfetta da fare quasi paura, con quei mille e mille occhi pieni di aspettativa e la decisione di non accettare altri errori di valutazione perché questa volta si sale sul palco da vincitori e se deve capitare – come dice Paolo Conte - "si sbaglia da professionisti".

DUE Un artista e la sua manager. La voglia di cambiare, il bisogno di rischiare, il tuffo tra le grandi onde, quelle in cui se sai muoverti vai sulla cresta oppure ti ricacciano a fondo senza misericordia.


TRE ragazzi che c'erano e che ci sono ancora. Tre amici con cui crescere insieme, con cui sognare e poi dare un nome al sogno. La ritmica e la fantasia, la base di tutto.


QUATTRO Il battito della cassa, il rock, ma anche tutto il resto. Il tempo che fugge via disegnato, scolpito, colorato, ballato e che resterà tuo per sempre.


CINQUE Le dita di una mano che è cresciuta e diventata più forte, concreta. Che si tende e taglia l'aria o che afferra il microfono con la decisione di un atleta che corre la staffetta. Una mano che parla,come la voce che accarezza.


SEI Le corde di una chitarra magistrale, cristallina, fluida, elegante. Che sa scintillare negli assoli e ricamare sotto la voce. Venuta ad insegnare che non c'è altra distinzione se non tra musica bella o brutta, e da queste parti il brutto non si sa cosa sia.


SETTE Le note che si inseguono, si aggrovigliano e si srotolano in intrecci sempre nuovi e sorprendenti nei "tastierismi" di due eccellenti maestri che sanno anche sorridere. 


SETTE-bis Scusate se è poco, ma da quella sera a Malmö il settimo posto in classifica è diventato una sciccheria. La differenza tra fama e popolarità, mentre l'album scala le classifiche di tutto il mondo.


OTTO Il numero dell'infinito, perché infinite sono le volte in cui si ripete il rito quasi nuziale tra Marco e il suo pubblico, e al posto di un sì, lo voglio si sussurra un grazie. Parole diverse, significato identico.


NOVE Come le code di un “gatto” malefico che ha sibilato nell'aria lasciando cicatrici d'inchiostro. Ma è storia antica: il Medioevo può restare chiuso nella nostra memoria.


UNO/ZERO Dieci. Quando sono tanti gli zeri, anticipati da un singolo 1, acquistano il significato di massa, di folla. Di esercito, in questo caso. Che da anni o da un giorno si trova a pensare – citando De Gregori: "E non hai capito ancora come mai, gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai... Però stai bene dove stai".



L'Anteprima è terminata con i suoi straordinari momenti di entusiasmo e di musica, coi palloncini, i cartelli, le canzoni cantate in coro e il silenzio meraviglioso di un pubblico incantato nell'ascolto.

E poi la belle chiacchierate di Marco in cui – con sempre maggiore libertà – si sdoppia nel tipo che vuole a tutti i costi essere riconosciuto e il buttafuori che non guarda in faccia nessuno, neanche l'artista. 


La fiducia che diventa complicità nel raccontare come è nata una canzone, il divertimento di un imprevisto durante lo spettacolo, quella gioia incredibile nel trovarsi tutti insieme – in sala oppure dietro uno schermo e condividere immagini, suoni, emozioni.

L'estate porterà altri concerti, nuovi viaggi, nuovi spazi e Marco incontrerà tanti occhi nuovi davanti a sé. Sarà un'altra sfida, una di quelle che un artista vero ama affrontare: portare tutti quei cuori nel suo mondo e regalare due ore di meraviglia. 


Il giovane fool è diventato un mago consapevole che spariglia e ricompone il gioco con maestria, senza però smettere di emozionarsi su quel palco che forse è il paradiso qui, adesso. (mlml)

 

1 commento:

  1. Bellissimo raccondo di quello che è stato e di quello che sarà . Grazie !

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