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martedì 20 marzo 2012

The fool on the stage," A piedi nudi sul palco"

Il Matto - Arcano Maggiore
dei Tarocchi


Eccolo. La sveglia, la fretta, la macchina, la strada, l'appuntamento, le amiche (sorrisi e abbracci) e poi l'autostrada, il navigatore, la città. No, “la” città. Si può entrare in centro, qualche santo ci fa trovare parcheggio in un vicoletto in cui si passa a stento. E poi camminare, guardare, mangiare qualcosa, arrivare - e mancano ancora tante ore.

Aspettare. Aspettare. Aspettare.
Il teatro stupendo, pieno di respiri, centinaia migliaia di respiri di artisti che hanno incantato il tempo con piume di pause e di suono. Poca luce, come è giusto in un luogo di magie. Passa questo e quello, alcuni parlano, altri suonano. Ma il cuore è lì che vuol dire una parola sola: eccolo.
Stropicciato, emozionato, forse un po' intimorito ma perfettamente a proprio agio in quella foresta di violoncelli. Un calzino a mezza gamba, uno a metà piede. Ho capito. Niente travestimenti, niente ruoli, niente parti: la pelle a contatto con le assi vibranti di quell'antico galeone che solca i sette mari della bellezza e del glorioso inganno dell'arte. I capelli ribelli perfino a se stessi, gli occhi inquieti pronti a seguire il sorriso che sembra andarsene in giro per la sala dotato di vita propria, del tutto incurante delle convenzioni che lo vorrebbero guidato dalla disciplina dell'occasione.
Lui non è qui per rispondere. Odia rispondere. È qui per vedere cosa succede e, se mai, partecipare ad un gioco, ad una serie di indovinelli a cui solo l'anima folle e pellegrina del musicista può intrecciare una risposta. Non sono qui per noi, sono qui “con” noi del pubblico, che senza sapere come ci troviamo a cantare e a fischiettare, a battere le mani e i piedi, a ridere e a fare “oooh” con la bocca tonda davanti alle magie di quei signori che buttano per aria i violoncelli e ci suonano l'anima così come non pensavamo ancora che potesse suonare. Dopo tanto tempo. Dopo tanta fatica e tanto dolore. Dopo tutto quello che ci fa specchiare di grigio la mattina e di nero la sera.

“Il Matto è una persona giovane, vestita di stracci, che cammina verso l'orlo di un precipizio. La sua testa è rivolta verso l'alto, le braccia allargate. Porta con sé un fagotto appeso all'estremità di un bastone. Nella mano sinistra tiene un fiore bianco. Il sole splende sopra di lui, e un cagnolino bianco lo accompagna. La carta rappresenta un individuo che sta per iniziare qualcosa di nuovo che potrebbe portarlo ovunque. L'innocenza e la freschezza del suo atteggiamento lo metteranno al riparo da possibili pericoli. La scelta di buttarsi in qualcosa di nuovo non è dettata dalla ragione, ma piuttosto dall'istinto e dallo Spirito che lo guida”.
Questa è la sua carta, l'Arcano Maggiore che ha lo zero per numero perché è fuori dal tempo, questa e non l'abile Mago, il potente Imperatore, lo ieratico Papa o il Trionfatore sul suo carro di gloria posticcia. La sua è sempre una scelta di libertà, all'interno della musica come all'esterno di essa. E che ci siano gli sberleffi, le risate, i giudizi e i pregiudizi, nulla distoglie il Fool dal suo incanto. La sua voce entra nell'anima come un raggio di luce in una stanza piena di specchi. Nulla rimane immobile, tutto danza di riflessi e di colori. Nulla rimane inerte.
I piedi si sollevano, molleggiano, respirano, accompagnano la voce nel volo anche per noi, che rimaniamo a terra. (mlml)

4 commenti:

  1. Molto bello questo ritratto del " Fool on the stage" a riprova che la sua singolare personalità è già stata descritta e appartiene all'esperienza artistica, da tanto tempo..un'intuizione rivelatrice

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  2. Che meraviglia, chiudo gli occhi, prendo il mio fagotto e volo anch'io verso il sole.

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  3. In qualunque modo si presentera' sara' una scelta libera e si' mi aspetto qualcosa di 'poco ordinario'ma lo amiamo anche per questo..no?

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  4. Ma che bello! Non lo ricordavo più, e leggendo mi sono ritrovata con i lacrimoni...perchè io c'ero, e soprattutto perchè hai saputo tradurre in parole l'idea che anch'io ho di Marco, sempre pronto a partire per nuove avventure, sempre pronto a volare e, quindi, a farci volare con lui...magico!

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