Inaspettato. Così si dice
dello spettacolo
di Marco Mengoni all'indomani della data zero
nei commenti dei suoi fans più "addicted to music"...
La data zero di ogni spettacolo è una sorta di prova
generale. Così si scelgono sempre posti un po’ lontani dai soliti giri, ma che
siano sufficientemente raggiungibili per garantire un pubblico davvero adulto e
“addetto”, per avere il miglior termometro sull’efficacia del ritmo e
dell’intensità di quanto portato sul palcoscenico.
Essendo una data zero, la scaletta che è stata presentata
potrebbe (la tentazione c’è sempre!) subire qualche cambiamento, per cui non la
riporteremo. Ma è certo che quando Marco Mengoni ha parlato di voler
attraversare la musica del passato, del presente e del futuro non esagerava
affatto!
Sì, nello spettacolo che è andato in scena domenica sera a
Castelleone c’è davvero di tutto e di più musicalmente parlando, con un unico
punto fermo: la voce e le doti interpretative del talento laziale ad essere gli
unici protagonisti delle quasi tre ore di concerto. Uno spettacolo ambizioso?
Sì. E anche difficile. Da qui l’ansia che abbiamo letto sul suo giovane volto a
poche ore dal “buio in sala”, anche se, a leggere i commenti piovuti
l’indomani, Mengoni non solo è riuscito perfettamente nell’intento, ma
addirittura è andato oltre, “inaspettato” proprio come da lui stesso suggerito.
Non volendo anticipare nulla di quello che sarà lo
spettacolo che avrà il suo esordio ufficiale giovedì 19 aprile al Teatro degli
Arcimboldi di Milano, abbiamo preparato un collage di commenti fatti da adulti
(diciamo anche “molto over 40” per la stragrande maggioranza) e in buona parte
addetti ai lavori, ovvero musicisti e/o cantanti e/o frequentatori di concerti
di lunghissimo corso.
Ad esempio, il batterista innamorato dei Grateful Dead dice
“Bello ieri! Per me è stato: ‘Un mucchio di ingredienti raffinati, una tavola
apparecchiata elegantemente, uno chef d'eccezione’. Credo che la cena sarà
sopraffina”; la cantante di coro classico – terribilmente severa nei giudizi –
ammette “ho sentito solo quel pezzo ma ho avvertito due cose: calore e magia!”,
pensiero cui risponde la cantante di blues “Esattamente! calore e tanta magia,
spettacolo elegantissimo, classe da vendere!”.
L’informatica (frequentatrice di
concerti di lungo corso) si confessa in un “Oggi posso dire che sono
strafortunata per aver assistito ad uno dei più bei concerti della mia vita.
Marco è stato qualcosa di indescrivibile! Non ho potuto assolutamente
trattenere le lacrime davanti a tanta bravura e passione! Ha toccato il cuore
di tutti coloro che hanno assistito allo spettacolo. A tutti quelli che
andranno ai prossimi concerti dico ‘preparatevi!’ perchè quello che vedrete
sarà strafantastico!”, la fan sempre parca di parole (ma quelle che dice sono
molto ascoltate) conferma “Unica pecca del nuovo tour? stare seduti! Per il
resto, estro e genialità hanno preso il sopravvento. Fuoriclasse. Niente di
meno”.
Dalla sensibilità della fotografa si legge “Dico solo che sei riuscito a
rappresentare l'Arte in tutti i suoi aspetti: un primo tempo elegante,
raffinato, si contrappone al secondo, più intenso ed energico. Anche con una
scenografia più essenziale, riempi la scena, catalizzi l'attenzione. La tua
presenza sul palco, da vero artista consumato, si conferma quel valore aggiunto
a quella vocalità strabiliante che ci ha conquistati tre anni fa. Coltiva i
tuoi sogni, sii felice e soddisfatto, vai avanti così!”; e dalla dolcezza
dell’insegnante “Da quello che ho assistito ieri sera è stato uno spettacolo
... OLTRE! Tutto è particolare, l'aria che si respira... il feeling che si
crea… sì, fermi sulle poltroncine ma si vola, con l'anima... un continuo lungo
volo con le note e la tua voce... difficile da descrivere con le parole... solo
chi sarà ad ascoltarti lo potrà e riuscirà a capire. (…) Ieri sera singhiozzavo
come una bambina, tanto era intensa e tanto era bella ogni nota, ogni tua parola
dritta al cuore e all'anima, come mai”.
Poi un altro paio di commenti, che nella loro sintesi ci
hanno colpito in modo particolare. Perché sappiamo da chi provengono,
ovvero due persone mature, analitiche, generose sì, ma senza deroghe al loro carattere
fermo e rigoroso. La prima dice “avevo il cuore che usciva dal petto, attimi di assoluta magia... sono frastornata, sbalordita, ammaliata...”; la seconda
(che dice ‘carino’ di un tramonto mozzafiato) scrive per sms “mi tremano le
mani!”.
A questo punto non possiamo far altro che attendere
impazienti il 19 aprile, trovare posto sulla nostra poltroncina e aprire occhi
e orecchie per un ennesimo, inaspettato volo del cuore.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta qui....