Sette note per cinque cerchi
Quando
Gelindo Bordin trionfò nella maratona dei Giochi Olimpici a Seul era
il 1988, ma Marco Mengoni non aveva ancora aperto gli occhi al
mondo.
Di quelli del 1992 avrà sentito l'inno “Barcelona”
composto e inciso da Freddy Mercury insieme al soprano Montserrat
Caballè, ma aveva 4 anni e forse non ci avrà fatto caso.
I
Giochi del 1996, ad Atlanta U.S.A., li avrà guardati in TV un po'
incuriosito sorseggiando, come tutti, una Coca Cola.
Sicuramente invece avrà seguito Sydney 2000. Atene 2004 e Pechino 2008, ma probabilmente neanche nei suoi sogni avrebbe pensato allora di essere coinvolto personalmente nelle Olimpiadi di Londra 2012.
Certo non per
le schiacciate della pallavolo o i salti dell'equitazione, ma per
stupire ed emozionare con la sua voce i selezionatissimi invitati che
potranno assistere ai concerti organizzati da Casa Italia.
Londra, sì, la città che dagli anni '60 è la culla di ogni fermento musicale di qua dall'Oceano. La Londra dei Beatles, di David Bowie, di Mick Jagger, di Amy Winehouse passando per i Clash e i Police.
Uno
dei luoghi mitici e mistici del mondo musicale che dalla seconda metà
del secolo scorso trasmette la sua energia sofisticata e dissacrante
ai giovani di tutto il mondo.
Marco la affronterà con i piedi in Italia, se così possiamo dire, dell'auditorium del Queen Elizabeth II Conference Center, a due passi da Westminster, ma non avrà davanti a sé un pubblico di fans appassionati. Piuttosto saranno persone provenienti da tutto il mondo in occasione dei Giochi che a Casa Italia avranno modo di avvicinarsi a quanto di meglio il nostro Paese può offrire in termini di arte, design, moda, enogastronomia.
Marco potrà così raggiungere in un suo concerto dal vivo, persone dei più disparati luoghi del pianeta che attraverso la sua voce e il suo stile potranno avere un ulteriore “assaggio” di quello che l'Italia può dare unendo emozione e fantasia, eleganza e passione.
Noi fans potremo ascoltarlo attraverso il collegamento con Radio Italia e condivideremo ogni suo battito di cuore. Gli basterà chiudere gli occhi e la platea cosmopolita in terra inglese diventerà il “suo” pubblico di Assago, del Granteatro, degli Arcimboldi e di tutti i luoghi grandi e piccoli che in Italia lo hanno esaltato facendo dare al giovane artista il meglio di sé.
I suoi concerti del Tour Teatrale
terminavano con una scatenata Hit the Road, Jack che ora può
diventare Hit the Road, Marco... vai, non sei a Londra da turista,
ma da musicista. E' il tuo momento e noi siamo tutti lì con te. (mlml)
Sicuro che ci saremo! Grazie di dar voce al pensiero di ognuno di noi fans della voce più bella d'Italia
RispondiEliminaNoi ci saremo sempre a sostenere questo Unico, Magnifico Artista...anche se le distanze ci separeranno, col cuore saremo lì con lui a Londra!
RispondiEliminaquesto pezzo mi ha fatto venire i brividi *__* soprattutto quest'ultimo trafiletto... vai artista!!!
RispondiEliminaCi saremo! "Saremo" sotto quel palco intenazionale emozionate con te e forse più di te... Vai Marco, spicca il volo!
RispondiEliminanoi ci saremo sempre a sostenere il nostro grande Artista anche se le distanze ci separano il nostro cuore e la mente e con te Vai Marco questo e' il tuo momento!!
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