Arriva vestito di sorriso che nessuno stilista potrà mai firmare...
Marco Mengoni al Teatro Romano di Verona mentre guarda ammirato una farfallina che si poggia sulle sue dita (ph_Grazia Cetri ) |
Il Teatro Romano ha la naturale predisposizione di un abbraccio: siamo noi ad abbracciare Marco o è lui ad abbracciare noi? Si vocifera che siamo una cosa sola.
Lo spazio circondato di cielo è la condizione ideale per una serata magica. Ho raccolto le stelle e ascoltato quella più luminosa. In questo mondo così malato - dove le parole e il loro senso perdono di significato - mi ritrovo in luoghi in cui la forza della parola, la forza delle emozioni e la forza della musica diventano la mia àncora di salvezza, catapultandomi in altre dimensioni, percorrendo geografie emozionali mai esplorate prima, uniche ed irripetibili.
I concerti di Mengoni, lo sappiamo bene, non sono mai uguali l’uno con l’altro, tanto quanto il donare, anche se quello che emerge prepotentemente è l’atto della condivisione, l’atto del dare e ricevere: una questione di vasi comunicanti perfetti.
Questo atto mi ha spinto sempre più a liberarmi dai particolarismi, dai piccoli egoismi della piccola città di provincia, ed è stato uno dei miei migliori investimenti da oltre quattro anni a questa parte. Nei concerti ricerco sempre la bellezza e anche l’estetica. Marco Mengoni è bello eticamente perché gli riconosco l’insostituibile unicità di ogni singolo individuo, l’unicità del suo progetto musicale e artistico, ed è bello esteticamente e, quindi, un doveroso e sacrosanto godimento di quello che la vista si trova a guardare. Insomma, credo che Dostoevskij, con la sua fiducia smisurata nei confronti dell’arte, abbia ragione a sostenere che "la Bellezza salverà il mondo".
Tutto il segreto è qui, senza la Bellezza non si potrebbe vivere. Mentre "il sonno della ragione genera mostri", noi ci stiamo dando da fare per condividere altro.
Il tour estivo è stato importante. Verona è stata una tappa importante. Marco è stato importante. Musicalmente (e grazie anche alla band) riesce a trasformare ogni volta pezzi già proposti in perle rare: dai pezzi dell’ultimo cd ai testi di quello precedente, accostando la meraviglia di Blacc I Need a Dollar.
Sempre più inarrivabile: un Mengoni colto, ricercato, raffinato, divertente … la sua voce sempre più "adorabile" che ti accarezza il viso: so dove cercare le anime belle.
Sul treno di ritorno guardavo le nuvole che disegnavano il cielo di pizzi e ricami: è proprio una bella giornata per ricordare la scorpacciata d’amore e, assumendo il "farmaco Mengoni" a rilascio prolungato, ho una copertura di qualche settimana. Al prossimo appuntamento potrò nutrire nuovamente cuore, anima e cervello … per poter vivere.
Grazie per essere arrivato vestito di sorriso che nessuno stilista potrà mai firmare. (Nunzia Fontana)
SEMPLICEMENTE SPLENDIDO. COMPLIMENTI NUNZIA
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