ISTANTANEE DAL 2011 - 2° PARTE
Un anno iniziato con il magnifico concerto in piazza Plebiscito e concluso con l'augurio di un felice anno nuovo in piazza a Catanzaro: estroverso e camaleonte nel primo caso, energicamente rock nel secondo, Marco Mengoni in questo 2011 svela moltissimo del suo essere musicale. Per tracciare un po' l'alfa e l'omega del suo essere artista, facciamo ricorso all'intervista a Domenica In e a un divertentissimo siparietto a Radio Deejay
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Collage degli eventi ufficiali 2011 - seconda parte |
Un anno trascorso senza un tour estivo, con l'appuntamento a Villa Ada per ritrovarsi e per darsi appuntamento a novembre, anche se a giugno ancora non si sapeva. Ma è così che si ragiona sotto il palco del Re Matto: ci rivediamo alla prima, ovunque sia! Perché questo è l'effetto Mengoni: fa stare bene. E qui di seguito qualche testimonianza di tutto questo proprio "in diretta" dal pianeta mengoniano.
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Collage delle emozioni 2011 - 2° parte |
Cosa ti fa piangere? «La bellezza
nel mondo intorno a me».
(Intervista a Marco Mengoni).
Il mio momento veramente
magico del 2011 è stata una serata stupenda, arrivata grazie ad un concorso al quale
avevo partecipato senza troppa convinzione, visto che non avevo mai
vinto nulla. È stata una bella festa, noi e lui, un piacevole
intermezzo, che spezzava un lungo digiuno, al quale non eravamo
abituati. E poi gli incontri con le persone che finora avevo solo
incontrato virtualmente, uno scambiarsi impressioni, sensazioni e
desiderio di ascoltarlo ancora e ancora...
Io
non deliro, io sono il delirio!
Ci
ho pensato molto e alla fine ho scelto la data zero a Roccaraso...un
nuovo inizio! Ho un sacco di ricordi di quella serata... il viaggio
con le mie amiche, il freddo, la macchina che non voleva portarci a
destinazione... paura!!! Ma poi, una volta arrivate, l'emozione di
rivedere Marco su un palco con il suo nuovo lavoro è stata enorme.
Vedere soprattutto la sua emozione nel donarcelo è stato commovente!
Due ore di pura energia e di stupore da parte nostra di fronte a
tanto!
La musica
fa un sacco di cose, fa un sacco di errori tipo me, fa uscire fuori
degli errori musicali tipo me, ma la maggior parte delle volte è
evasione, per me è felicità. È uscire da un concerto o comunque
ascoltare delle voci o dei musicisti che ti rendono felici e ti
fanno veramente aprire la bocca e far mostrare i denti. È tutto
un po' ..bè, poi lo chiedi a me? Per me l'arte è un po' tutto!
Teniamo botta!
Marco che sta nel posto giusto, tra i grandi,
con
una grande orchestra alle spalle
che come al solito lo ha
applaudito,
una esibizione alla quale io e la mia amica Roby
non
dovevamo assistere perchè rimaste senza biglietto.
Ma si sa, era
Natale e un vecchio signore si è avvicinato
e ce ne ha regalati 2,
quarta fila, Marco proprio di fronte...
e poi dicono che Babbo Natale
non esiste!
"Bravo
Marco, bravo bravo bravo e bravo!" (Francesco Facchinetti)
Post-concerto
della data 0 del solo tour a Roccaraso,19.11.11 (anzi, forse 20.11.11
perché dopo la mezzanotte...). Il mio primo vero concerto da fan, uno
dei giorni più belli della mia vita. Il freddo, le file, le
corse, le transenne, i fan visti dal vivo e non attraverso uno
schermo, lui. Avevo un sorriso mentre cantava come non l’ho mai
avuto. Pensavo ‘Se mai dovesse vedermi, deve capire che sono
felice,che
la sua musica mi fa star bene.’ E stavo bene davvero. Avevo portato con
me un cartellone, che con tanto tempo ero riuscita a realizzare, e ci avevo scritto
‘Canta sempre con libertà’ in greco antico, ad oggi credo
l’augurio migliore che potessi fargli. L’avevo alzato durante il
concerto e Marco lo aveva notato. Così l’ho dato a chi avrebbe potuto darglielo. Poi lo stesso Marco è venuto a salutare i fan, bene, per due volte. A ridere e a scherzare come fossimo suoi amici, a
raccogliere tutti i nostri ‘Grazie’ e a ringraziarci a sua volta.
L’ho osservato molto quella sera, lo guardavo e
riguardavo, forse perché era la prima volta che lo vedevo dal vivo.
Lo trovavo bello, bello non in senso fisico, bello di una bellezza vera
e propria, come se emanasse un'aura particolare, come se
illuminasse con la sua presenza. Spero che questo che ho scritto riesca a esprimere tutta la ‘bellezza’ che ho
visto io in quella voce, su quel palco e poi davanti a noi, faccia a
faccia.
Meglio
uccidersi con le proprie mani che farsi uccidere da altri.
2011? Sì! c'è un momento in cui... C'è lui, completamente.
In questo periodo
di 'pausa' mi ero dimenticata di quello
che provo ascoltandolo. Giuro che rivedere questo video
ha fatto scattare in me
tanto, davvero tanto stasera, fino alle lacrime.
Me ne sono drogata per
un anno intero di questo momento.
Il modo in cui si tocca il
cuore, in cui batte le mani con gesti ampi
in cui si avvicina le
cuffie per sentire meglio la musica...
Adoro questo momento perchè
traspare libertà,tutta la libertà
che mi ha insegnato. È come una
grande festa: il concerto finisce,
si accendono le luci, l'artista si
toglie i vestiti di scena e,
vestito in modo semplice, senza
riflettori, senza schemi da seguire,
semplicemente festeggia, si lascia
andare, libero di essere chi vuole,
di fare e cantare ciò che vuole. Festeggia con il suo pubblico.
Guardate che sorriso, che gioia che
traspare, dà il massimo
proprio ora che è libero e fuori da ogni
schema.
Lo adoro, è il Marco che amo... libertà, libertà, libertà.
...ve
lo devo dire, un po' non vedo l'ora
Mi ricordo di una cosa che è stata detta
in un giorno speciale... in un periodo molto simile a quello che
stiamo vivendo adesso. 16 Giugno 2011, Villa Ada, Roma. Un concerto
che non dimenticherò mai. Atteso, arrivato per caso con un concorso
vinto con molta fortuna, e il posto in cui ho visto per la prima
volta molti dei volti che oggi dividono con me questa passione.
Aspettavamo tutti un'unica cosa, il nuovo album... C'era un'aria
frizzante e magica, piena di aspettative, ricca di quella voglia di
ascoltare finalmente il primo vero lavoro del nostro artista del
cuore. L'emozione quella sera era tanta, sia per noi che per lui... e
c'è una frase che riassume tutto quello che era nei nostri cuori
quella sera mentre Marco ci diceva di stare con le mani in pasta, e
che era tutto lì quasi pronto per essere donato a noi ...ve
lo devo dire, un po' non vedo l'ora. E si vedeva che scalpitava
dicendolo... proprio come me, allo stesso modo, con la stessa voglia
di tornare a farci cantare. Ora che nel bel mezzo dell'attesa non c'è
nulla di simile a quel concerto, quel ricordo mi riempie di
tenerezza, e mi fa pensare che adesso Marco sia ad uno step ancor più
importante, e su quel gradino mi ci sento anche un po' io, ad
accompagnarlo.
... L'arrivo di Marco sul palcoscenico di Villa Ada, perché per me è stato
l'inizio di tutto.
Fino a qualche mese prima, Marco Mengoni era solo
uno dei tanti cantanti che
passavano in radio, che ascoltavo
distrattamente. E adesso, mi trovavo lì,
sotto un palco ad
ascoltarlo. Non sapevo davvero cosa aspettarmi.
Per mesi avevo
immaginato quel momento e, a dire la verità, ero piuttosto ansiosa.
Luci spente, silenzio sospeso, bacchette che battono il tempo, e poi
il boato che accoglie Marco. Il boato di un pubblico che non vedeva
l'ora
di ritrovarsi lì sotto un palco a vivere ancora una volta una
serata in compagnia
del proprio artista preferito. Tutte quelle urla
mi lasciarono un po' spiazzata,
perché non mi aspettavo una tale
accoglienza (tra le altre cose, era il mio primo
concerto di musica
leggera dal vivo), ma in fondo era da mesi che non si sentiva
la sua
voce. E una volta che mi ritrovai Marco davanti ai miei occhi,
mi
sembrò quasi di conoscerlo da sempre, come se fossi stata sempre là
ad applaudirlo.
L'ingresso di Marco a Villa Ada, 16 giugno 2011
In
teoria e in pratica sei solo veramente perché poi devi far forza su
di te, è come amare prima te e poi amare gli altri... se non riesci a
stare solo con te stesso, non riesci neanche a dare spazio a tutte le
persone che ti circondano e tutte le esperienze che poi ti vengono
contro
Fui stupita di ritrovare ancora questa cover nel Tour che da X
Factor fino ad ora non ha mai abbandonata. Ricordo che la canzone fu causa di una bella discussione con Morgan, perché Marco, non
conoscendola, era molto insicuro di una buona riuscita.. .e invece, un
capolavoro che ha rivestito magnificamente ad ogni occasione...un
genio!
Oltre
a Lucio, ho avuto la fortuna di conoscere Adriano Celentano e Mina, e
ho capito che i grandissimi hanno una voglia di arte infinita e la
voglia di combattere contro quello che non va nel nostro sistema.
Hanno la gioia, ecco. E io, che non sono nessuno, ora che quella
gioia l’ho vista nei loro occhi, lo devo fare per forza ’sto
lavoro. Perché, tra qualche anno, quello sguardo lo voglio anch’io. (Intervista a Gioia - Novembre 2011)
Ti
cercano tutti, ti aspettano tutti! (Fiorello)
(6.Continua)