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domenica 29 luglio 2012

Cronaca del premio per il doppiaggio



Sotto i bastioni 
della città 
di Alghero, 
la premiazione 
di Marco Mengoni 
con il Leggio d'Oro
prestigioso premio
 nazionale 
per il doppiaggio 
creato 
da Vittorio Vatteroni


Numeroso il pubblico, accorso soprattutto per vedere la premiazione 
del cantante come voce rivelazione - cartoon 




Tutti lo aspettavano e lui, camicia bianca a maniche corte e cravatta, è arrivato attorno alle 21, accompagnato dal suo manager Marta Donà. Immediatamente i fan, che erano lì già dalle prime ore del pomeriggio facendo una coda lunga e “bollente”, si sono scatenati in applausi, urla e saluti, e Marco - dopo qualche doveroso saluto ufficiale - si è avvicinato al suo pubblico concedendosi alle foto, ai baci, agli abbracci e perfino ai saluti telefonici: alcuni fans gli hanno passato il telefono per farlo salutare da amici e parenti!

Il pubblico intorno scalpitava: lo spettacolo non iniziava proprio a causa della folla che circondava “quel ragazzo”, detto anche “quel giovine” da una signora che - come altri - era incuriosita e andava chiedendo di chi si trattasse e le ragioni di tanto entusiasmo... 


Lo spettacolo inizia quando salgono sul palco Giorgia Palmas e Moreno Morello ad annunciare che è arrivato il momento tanto atteso da tutti i fan: signore e signori, Marco Mengoni

Entusiasmo alle stelle, tanto che un problema tecnico si è trasformato in una gag tra il presentatore e Marco, che non manca di salutare i suoi fan con la sua immancabile frase di rito ma chi ve l'ha fatto fa'!!!, prima di provare a glissare l'invito a cantare qualcosa per poi cedere al coro intonato dal pubblico (una performance niente male!) e accennando qualche nota di In Un Giorno Qualunque.

Che si proceda con la premiazione! Sale sul palco Vittorio Vatteroni – direttore artistico del premio - che legge la motivazione:  Voce rivelazione – cartoon per la sua inconfondibile e poliedrica voce che ha saputo spaziare dalle 7 note al doppiaggio per l'ironico e valente debutto

Mengoni, da sempre allergico ai complimenti, prova a schermirsi rispondendo a Vatteroni ma non potevi far qualcos'altro quando hai pensato a 'sto premio? Ma la domanda “peggiora” la situazione: l'ideatore del premio spiega a tutto il pubblico che la sua scelta è stata fatta proprio per permettere alle nuove generazioni e ai giovani di talento come lui di approdare a questo mestiere e di far conoscere il proprio valore, che il premio aveva bisogno di segno di innovazione e chi è oggi più innovativo di lui?

Foto di rito con premio in mano, saluti e via dietro le quinte tra gli appalusi scroscianti. E come da copione, ritorno sul palco a fine spettacolo per i saluti finali insieme a tutti gli altri doppiatori, sorridente e felice. (mc)


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